Autostima? No, grazie!

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Sims
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Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 17:02

Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!

Truecolors

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Truecolors » 23/07/2010, 17:38

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
Ciao :)
Dal mio punto di vista penso che sia importante credere in se stessi prima di tutto,piacersi e sapersi accettare.Parlo per esperienza personale,non mi permetterei mai di sparare giudizi su di te,visto che non so nulla (ma magari questa è l'occasione buona per uno scambio di vedute e di pensieri).C'è stato un periodo in cui non mi sopportavo,vedevo le persone intorno a me e mi sembrava di stare in un 'mondo a parte'.E mi chiedevo perchè io, non potessi fare parte di quel mondo...Ma poi analizzando bene la cosa,ho capito che poi,il mio modo di essere non era poi così male...Tante persone trattano male altre per pura questione di invidia...se sono gli altri a farti venire questi dubbi,che magari non vali o non sei all'altezza per fare qualcosa...io ci starei alla larga...l'invidia è una brutta bestia...L'essere diverso da altri,il portare avanti determinati principi e non comportarsi come fa la massa (a me sembrano tutti usciti dallo stesso stampino,a volte),magari ti isola un po'...ma alla fine paga,perchè trovi persone che ti assomigliano...a volte la ricerca richiede un po' di tempo e fatica...ma si può fare...

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 23/07/2010, 17:58

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
Penso che l autostima sia una cosa non facile da costruire !!! credo e dico per quanto mi riguarda l età sicuramente aiuta , nel senso che si acquista una certa serenità e te ne freghi del resto ... critiche giudizi e cltro .... ognuno e fatto alla sua maniera !!!! e chi se ne frega ? !!! vivere sereni il più possibile e la cosa + importante :D :D :D rispettando il modo di essre degli altri ma facendo rispettare il proprio modo ! :yoman:

Sims
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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 18:05

truecolors ha scritto:...
tamtam ha scritto:...
Viste queste due risposte in un certo senso simili credo di dover fare una precisazione: non parlo di autostima nelle relazioni con gli altri, senso di inferiorità, anche se ne è una conseguenza. Io parlo del sentirsi brutti dentro, cattivi, pessime persone, temere per chi ci ama e per questo aspettarsi costantemente l'abbandono... cose che derivano non tanto dalla nostra (apparente) diversità da chi ci circonda ma da esperienze negative subite, di solito da bambini/max adolescenti e di solito in famiglia.

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Truecolors » 23/07/2010, 18:25

Sims ha scritto:Io parlo del sentirsi brutti dentro, cattivi, pessime persone, temere per chi ci ama e per questo aspettarsi costantemente l'abbandono... cose che derivano non tanto dalla nostra (apparente) diversità da chi ci circonda ma da esperienze negative subite, di solito da bambini/max adolescenti e di solito in famiglia.
Se quello che scrivi è come ti senti,io penserei più a qualcosa legato alla depressione,non all'autostima.A me è successo di andare in depressione dopo la morte di mamma...la chiamavano 'elaborazione del lutto'...ma era il vuoto che aveva (ed ha lasciato).E mi son trovata anch'io a cozzare con i miei pensieri...addirittura a volte li sentivo come non 'miei'...era come se avessi perso la mia 'personalità',sentivo che non mi appartenevo e non mi riconoscevo...e stavo male....
Ps : non voglio spaventarti con quello che ho scritto,nel senso che magari ho capito fischi per fiaschi...magari è solo un 'periodo no' che passa da solo,e non è nemmeno depressione

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da tropicsnow » 23/07/2010, 18:26

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
l’autostima è una spia di allarme; quando cala ci avvisa che stiamo inseguendo desideri altrui trascurando quelli che sono i nostri reali bisogni. è molto importante l'immagine si sè: molto spesso ci armiamo di buoni propositi e determinazione ma se prima non modifichiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi tenderemo inconsciamente a sabotarci. conta molto anche eliminare dalla nostra vita quelle persone che contribuiscono ad abbassarne il livello e di cui cerchiamo di soddisfare le aspettive. se si tratta di persone con le quali non è possibile troncare definitivamente i rapporti si può limitarli al minimo: non è necessario metterle al corrente di ogni nostro pensiero e decisione.
bisogna fare chiarezza con se stessi rispetto quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita. dopo di chè prendiamo una decisione e agiamo secondo quello che a NOI sembra più giusto fare senza pensare che potrebbe non piacere a tali persone.
eliminare anche i pensieri negativi: continuare a ripeterti frasi come “non sono all’altezza”, “non ci riesco”, “non sono capace” è un modo per la tua psiche di creare delle scappatoie quando hai paura di affrontare qualcosa. queste scuse non ti aiutano: diventa consapevole di questi pensieri negativi e sostituiscili sistematicamente con pensieri positivi come “ho già affrontato questa cosa, posso affrontare anche questo”, “ho ottenuto questa cosa, posso raggiungere anche questo obiettivo”. e non venirmi a raccontare che non hai mai raggiunto un obiettivo nella tua vita :P :P :P
impara a dire no. sapere dire No quando serve è una dimostrazione di grande autorevolezza e può aiutarti ad affermare le tue posizioni e di conseguenza accrescere la stima che hai di te stessa. non temere di perdere la considerazione e l'affetto degli altri se non sei all'altezza delle loro aspettative: chi ti ama non ti abbandonerà per questo ma ti accetta per quello che sei.

spero di esserti stata di aiuto :rolleyes:
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 18:57

Truecolors ha scritto:Se quello che scrivi è come ti senti,io penserei più a qualcosa legato alla depressione,non all'autostima.A me è successo di andare in depressione dopo la morte di mamma...la chiamavano 'elaborazione del lutto'...ma era il vuoto che aveva (ed ha lasciato).E mi son trovata anch'io a cozzare con i miei pensieri...addirittura a volte li sentivo come non 'miei'...era come se avessi perso la mia 'personalità',sentivo che non mi appartenevo e non mi riconoscevo...e stavo male....
Ps : non voglio spaventarti con quello che ho scritto,nel senso che magari ho capito fischi per fiaschi...magari è solo un 'periodo no' che passa da solo,e non è nemmeno depressione
Crisi depressive ne ho ma a scatenarle c'è sempre qualcosa che c'entra con l'autostima, col non sentirmi amata da persone importanti, da un senso di grave fallimento. Il mio "periodo no" dura da molto ma non è sempre "no". Solo che certe questioni le vorrei chiudere. Spero che la tua situazione sia migliorata, per quanto come dici il vuoto resta. Grazie per la tua osservazione!

Ospite

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 23/07/2010, 19:06

tropicsnow ha scritto:[...]



l’autostima è una spia di allarme; quando cala ci avvisa che stiamo inseguendo desideri altrui trascurando quelli che sono i nostri reali bisogni. è molto importante l'immagine si sè: molto spesso ci armiamo di buoni propositi e determinazione ma se prima non modifichiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi tenderemo inconsciamente a sabotarci. conta molto anche eliminare dalla nostra vita quelle persone che contribuiscono ad abbassarne il livello e di cui cerchiamo di soddisfare le aspettive. se si tratta di persone con le quali non è possibile troncare definitivamente i rapporti si può limitarli al minimo: non è necessario metterle al corrente di ogni nostro pensiero e decisione.
bisogna fare chiarezza con se stessi rispetto quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita. dopo di chè prendiamo una decisione e agiamo secondo quello che a NOI sembra più giusto fare senza pensare che potrebbe non piacere a tali persone.
eliminare anche i pensieri negativi: continuare a ripeterti frasi come “non sono all’altezza”, “non ci riesco”, “non sono capace” è un modo per la tua psiche di creare delle scappatoie quando hai paura di affrontare qualcosa. queste scuse non ti aiutano: diventa consapevole di questi pensieri negativi e sostituiscili sistematicamente con pensieri positivi come “ho già affrontato questa cosa, posso affrontare anche questo”, “ho ottenuto questa cosa, posso raggiungere anche questo obiettivo”. e non venirmi a raccontare che non hai mai raggiunto un obiettivo nella tua vita :P :P :P
impara a dire no. sapere dire No quando serve è una dimostrazione di grande autorevolezza e può aiutarti ad affermare le tue posizioni e di conseguenza accrescere la stima che hai di te stessa. non temere di perdere la considerazione e l'affetto degli altri se non sei all'altezza delle loro aspettative: chi ti ama non ti abbandonerà per questo ma ti accetta per quello che sei.

spero di esserti stata di aiuto :rolleyes:


ti avevo scritto aggiungendo un link .... ma probabilmente gli amministratori non vogliono questo visto che il post e stato tolto
:!: comunque volevo suggerirti secondo le mie esperienze di fare una ricerca s u google le costellazioni familiari .. per quanto mi riguarda sono state davvero utili :D per quanto riguarda la propria adolescenza con la propria famiglia di origine ....

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 19:10

tropicsnow ha scritto:l’autostima è una spia di allarme; quando cala ci avvisa che stiamo inseguendo desideri altrui trascurando quelli che sono i nostri reali bisogni. è molto importante l'immagine si sè: molto spesso ci armiamo di buoni propositi e determinazione ma se prima non modifichiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi tenderemo inconsciamente a sabotarci. conta molto anche eliminare dalla nostra vita quelle persone che contribuiscono ad abbassarne il livello e di cui cerchiamo di soddisfare le aspettive. se si tratta di persone con le quali non è possibile troncare definitivamente i rapporti si può limitarli al minimo: non è necessario metterle al corrente di ogni nostro pensiero e decisione.
bisogna fare chiarezza con se stessi rispetto quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita. dopo di chè prendiamo una decisione e agiamo secondo quello che a NOI sembra più giusto fare senza pensare che potrebbe non piacere a tali persone.
eliminare anche i pensieri negativi: continuare a ripeterti frasi come “non sono all’altezza”, “non ci riesco”, “non sono capace” è un modo per la tua psiche di creare delle scappatoie quando hai paura di affrontare qualcosa. queste scuse non ti aiutano: diventa consapevole di questi pensieri negativi e sostituiscili sistematicamente con pensieri positivi come “ho già affrontato questa cosa, posso affrontare anche questo”, “ho ottenuto questa cosa, posso raggiungere anche questo obiettivo”. e non venirmi a raccontare che non hai mai raggiunto un obiettivo nella tua vita :P :P :P
impara a dire no. sapere dire No quando serve è una dimostrazione di grande autorevolezza e può aiutarti ad affermare le tue posizioni e di conseguenza accrescere la stima che hai di te stessa. non temere di perdere la considerazione e l'affetto degli altri se non sei all'altezza delle loro aspettative: chi ti ama non ti abbandonerà per questo ma ti accetta per quello che sei.

spero di esserti stata di aiuto :rolleyes:
Le tue parole centrano la questione e mi è molto utile vederle nero su bianco. Sono tutte frasi che intendo memorizzare e ripetermi come mantra.
L'aspetto dell'autostima come spia di allarme non l'avevo mai considerato. Lo trovo un concetto chiaro e utile: qualcosa che ci avvisa quando tradiamo noi stessi.
Io sto cercando fortemente di tenere lontane le persone che mi provocano le peggiori ricadute e purtroppo sono proprio di quel tipo da cui non è facile sciogliersi (a meno di fingere un importante incarico dall'altra parte del globo...). Però c'è chi dall'alto della sua professionalità dapprima mi invitava alla ricerca del dialogo e poi (capita l'antifona) non ha mai parlato di allontanamento quanto di accettazione dei limiti altrui. Accettazione che tarda ad arrivare...
Obiettivi ne ho raggiunti ma a volte a guardarli tutti in fila non riescono proprio a sembrarmi più grandi dei fallimenti. E mi viene una rabbia quando penso che i fallimenti a cui mi riferisco non sono tali ma interpretazioni di “situazioni”!

PS Ma certi ruoli della nostra vita sono davvero allontanabili come dici? O la mia è solo un'inutile fuga?

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 19:14

tamtam ha scritto:ti avevo scritto aggiungendo un link .... ma probabilmente gli amministratori non vogliono questo visto che il post e stato tolto
:!: comunque volevo suggerirti secondo le mie esperienze di fare una ricerca s u google le costellazioni familiari .. per quanto mi riguarda sono state davvero utili :D per quanto riguarda la propria adolescenza con la propria famiglia di origine ....
Grazie, tamtam. Ho visto il link e ho letto tutto il sito. Molto interessante e poi io davvero non pongo limiti al tipo di approccio se porta a qualche risultato. Ma come faccio a sapere dove fanno questi seminari? E, domanda venale, sono cari?

Truecolors

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Truecolors » 23/07/2010, 19:27

Sims ha scritto:[...]


Crisi depressive ne ho ma a scatenarle c'è sempre qualcosa che c'entra con l'autostima, col non sentirmi amata da persone importanti, da un senso di grave fallimento. Il mio "periodo no" dura da molto ma non è sempre "no". Solo che certe questioni le vorrei chiudere. Spero che la tua situazione sia migliorata, per quanto come dici il vuoto resta. Grazie per la tua osservazione!
Grazie Sims,sia per aver risposto ,e secondo ,perchè nonostante tu non stia particolarmente in forma in questo periodo,riesci a trovare parole per confortare me (Quindi,so per certo che non hai pensieri cattivi in testa e riesci ad essere altruista anche nei momenti no...e questo è molto bello da parte tua,credimi e credici!!!)
Ti auguro di poter dare quella ventata nuova alla tua vita,la voglia di cambiamento c'è...e a naso...(ho un fiuto da segugio)...hai grinta!!!
:D

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 23/07/2010, 19:29

Sims ha scritto:[...]



Grazie, tamtam. Ho visto il link e ho letto tutto il sito. Molto interessante e poi io davvero non pongo limiti al tipo di approccio se porta a qualche risultato. Ma come faccio a sapere dove fanno questi seminari? E, domanda venale, sono cari?
prego figurati ....
devi cercare in rete purtroppo ... io queste esperienze le ho fatte a udine in friuli... qui da noi chiedono 60 euro per costellazione se vuoi conoscere la tua famiglia di origine e 40 se partecipi alle sedute che comunque durano una giornata ... dirai che palle ma ti posso assicurare che ne esci molto ricca !!! normalmente le fanno di domenica ... ti do un link spero ti arrivi :D



http://www.lecostellazionifamiliari.net/costellazionicalendario.htm

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da tropicsnow » 23/07/2010, 19:48

Sims ha scritto:Le tue parole centrano la questione e mi è molto utile vederle nero su bianco. Sono tutte frasi che intendo memorizzare e ripetermi come mantra.
L'aspetto dell'autostima come spia di allarme non l'avevo mai considerato. Lo trovo un concetto chiaro e utile: qualcosa che ci avvisa quando tradiamo noi stessi.
Io sto cercando fortemente di tenere lontane le persone che mi provocano le peggiori ricadute e purtroppo sono proprio di quel tipo da cui non è facile sciogliersi (a meno di fingere un importante incarico dall'altra parte del globo...). Però c'è chi dall'alto della sua professionalità dapprima mi invitava alla ricerca del dialogo e poi (capita l'antifona) non ha mai parlato di allontanamento quanto di accettazione dei limiti altrui. Accettazione che tarda ad arrivare...
Obiettivi ne ho raggiunti ma a volte a guardarli tutti in fila non riescono proprio a sembrarmi più grandi dei fallimenti. E mi viene una rabbia quando penso che i fallimenti a cui mi riferisco non sono tali ma interpretazioni di “situazioni”!


PS Ma certi ruoli della nostra vita sono davvero allontanabili come dici? O la mia è solo un'inutile fuga?

purtroppo non lo sono. nolenti o volenti fanno parte di noi. però puoi mettere una certa distanza emotiva tra te e loro.
l'allontanamento te l'ho suggerito perchè così è più facile riuscire ad alzare il livello della propria autostima senza che ci sia qualcuno che continuamente la mina. potresti ritornare, se lo desideri, quando avrai acquisito più fiducia in te stessa e non ti sentirai schiacciare ad ogni parola.

l'esperto ti ha suggerito di accettare i limiti altrui però per farlo, secondo me, dovresti prima conoscere e accettare i tuoi e soprattutto dovresti avere un buon livello di autostima. è un circolo vizioso...

inoltre essere consapevoli del fatto che i fallimenti non sono tali ma frutto di un'errata interpretazione è già un passo avanti. dovresti capire dove si annida l'errore che fai, perchè li consideri tali...
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Mister71 » 23/07/2010, 20:13

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
E' tutto chiaro, o quasi, ma c'è un problema di fondo, relativo alla parte che ti ho sottolineato.
L'autostima, cioé l'immagine che noi abbiamo di noi stessi, infarcita di buone opinioni, oppure di cattive opinioni o anche di un misto tra le due, prende le mosse dalla relazione con gli altri, da quello che le persone che incontriamo sulla nostra strada ci dicono di noi, soprattutto quando le riteniamo consapevolmente oppure no importanti. Cambia quando il peso relativo di quello che dicono gli altri si modifica, e più siamo dipendenti dalle opinioni degli altri, più la nostra autostima sarà il deposito delle opinioni altrui dentro di noi, esponendoci di volta in volta a momenti di soddisfazione ma più spesso di dubbio e sconforto. Questa premessa è per tentare di mostrarti la trappola, vale a dire il cercare di modificare una visione complessa e radicata dentro di noi, costruita da noi con il largo contributo degli altri ricorrendo comunque agli altri, quindi non uscendo mai da questo labirinto, ma semplicemente spostandosi da un'altra parte.

Come se ne esce? Ti propongo una tra le possibili soluzioni, ma ricordati che una persona che viva dei tormenti può allontanarsi da questi solo se davvero ne ha voglia, cioé se il desiderio di cambiare è più pratico che teorico. Comunque, rifletti così:
Quando ricevi una lode, sei contenta, ma è un pensiero altrui che non ha solidità, tranne quella che tu gli attribuisci. Semplicemente un pensiero sotto forma di parole. Quando ricevi una opinione negativa, questa è "solo" una opinione, come quella che anche tu puoi esprimere nei confronti di un'altra persona, o anche solo pensarla. Se tu, ad esempio, hai una cattiva opinione di me, come può questo determinare dei cambiamenti nella mia persona? Il mio corpo è il medesimo di un istante prima, e anche la mia mente. Non è cambiato nulla, perché un pensiero è come una bolla di sapone, come il vapore. Se io in questo momento ti mando a quel paese, tu come tutti ti precipiti a reagire in vari modi, trascinata a valle da qualche emozione, ma se non lo fai, cioé se ti fermi ad osservare, allora vedi che la frase da me pronunciata è solo una frase, un suono, il cui significato non è intrinseco alla frase stessa, ma dipende dalla cultura (una forma elegante e complessa di "vapore"), al significato e all'importanza che tu gli attribuisci.

Insomma: non gioire delle lodi, non soffermarti sul loro contrario, non abbeverarti alla fonte delle opinioni altrui, o sarai sempre dipendente, e comincia una disamina obiettiva e razionale della tua persona, con pregi e difetti visti da te e non da un altro. Del resto, se una opinione negativa, positiva o neutra avesse davvero una solidità, una sua realtà capace di influenzare la persona a cui è indirizzata, questa ne percepirebbe l'influenza anche se tu non la pronunciassi! Il semplice fatto che un pensiero non comunicato non fa effetto, perché non è reale come un mattone che ti cade in testa, ti dimostra che siamo noi a spalancare le porte a quello che gli altri hanno da dirci.

Nessuno quando nasce si porta appresso dei tormenti. Sono gli altri che ce li regalano. Non continuare a rivolgerti agli altri... ;)

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da stellacadente1957 » 23/07/2010, 21:21

Sims ha scritto:[...]


Crisi depressive ne ho ma a scatenarle c'è sempre qualcosa che c'entra con l'autostima, col non sentirmi amata da persone importanti, da un senso di grave fallimento. Il mio "periodo no" dura da molto ma non è sempre "no". Solo che certe questioni le vorrei chiudere. Spero che la tua situazione sia migliorata, per quanto come dici il vuoto resta. Grazie per la tua osservazione!
Ciao Sims..per quanto mi concerne..io mi sono sentita come dici tu...non amata e con un forte senso di abbandono..solo quando avevo perso me stessa..
Anche a me questa cosa è successa dopo un lutto in famiglia.
Anche io non mi riconoscevo piu.
Anche io forte senso di abbandono e smarrimento.
Davo la colpa al mondo della mia tirstezza e del mio stato di prostrazione...fino a che non mi sono resa conto che era solo causa mia.
E dakl quel momento tutto è cambiato..piano piano ho ritrovato la mia forza e la mia stima..
Soddisfatta della persona che ero ho ripreso il controllo di me stessa e ho riacquistato la mia solidita'.
Ma credo siano momenti che si passano.indipendentemente dall'eta'...
Io li chiamo "percorsi" che prima o poi capitano a tutti..
Un abbracio...sono certa tu sia una persona stupenda..di certo non cattiva e malvagia..no no..

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da tropicsnow » 23/07/2010, 22:03

Mister71 ha scritto: Non continuare a rivolgerti agli altri... ;)
quanto affermi lo condivido e lo sostengo: i giudizi altrui avranno l'importanza che noi gli attribuiremo nel bene e nel male. una critica ferisce solo chi lo permette, chi giudica parti del proprio carettere gravemente sbagliate. di fronte alla critica, chi coltiva questa "personalità negata" si sente subito colpito in una "zona sensibile", si mette sotto accusa e, in definitiva, è tutto sommato d'accordo con la critica che gli viene fatta, per cui finisce per esserne schiacciato. non ha insomma valide difese da opporre. (vedi Rikardo)
quindi mi chiedo se una persona sprovvista di autostima è in grado di capirlo. mi spiego: lo capisce sicuramente a livello razionale ma emotivamente? emotivamente è in grado di metterlo in pratica? se la sua mancanza di autostima è legata proprio a questa dipendenza dai giudizi altrui, o di determinate persone, come riuscirà a non farsi influenzare? dovrebbe sviluppare prima qualcos'altro ad esempio credere nelle proprie potenzialità, credere fermamente di possedere le capacità che la rendono felice e di poter cambiare quello che non le piace; utilizzare il proprio potenziale pensando esclusivamente al suo benessere... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 23/07/2010, 22:59

Mister71 ha scritto:E' tutto chiaro, o quasi, ma c'è un problema di fondo, relativo alla parte che ti ho sottolineato.
L'autostima, cioé l'immagine che noi abbiamo di noi stessi, infarcita di buone opinioni, oppure di cattive opinioni o anche di un misto tra le due, prende le mosse dalla relazione con gli altri, da quello che le persone che incontriamo sulla nostra strada ci dicono di noi, soprattutto quando le riteniamo consapevolmente oppure no importanti. Cambia quando il peso relativo di quello che dicono gli altri si modifica, e più siamo dipendenti dalle opinioni degli altri, più la nostra autostima sarà il deposito delle opinioni altrui dentro di noi, esponendoci di volta in volta a momenti di soddisfazione ma più spesso di dubbio e sconforto. Questa premessa è per tentare di mostrarti la trappola, vale a dire il cercare di modificare una visione complessa e radicata dentro di noi, costruita da noi con il largo contributo degli altri ricorrendo comunque agli altri, quindi non uscendo mai da questo labirinto, ma semplicemente spostandosi da un'altra parte.

Come se ne esce? Ti propongo una tra le possibili soluzioni, ma ricordati che una persona che viva dei tormenti può allontanarsi da questi solo se davvero ne ha voglia, cioé se il desiderio di cambiare è più pratico che teorico. Comunque, rifletti così:
Quando ricevi una lode, sei contenta, ma è un pensiero altrui che non ha solidità, tranne quella che tu gli attribuisci. Semplicemente un pensiero sotto forma di parole. Quando ricevi una opinione negativa, questa è "solo" una opinione, come quella che anche tu puoi esprimere nei confronti di un'altra persona, o anche solo pensarla. Se tu, ad esempio, hai una cattiva opinione di me, come può questo determinare dei cambiamenti nella mia persona? Il mio corpo è il medesimo di un istante prima, e anche la mia mente. Non è cambiato nulla, perché un pensiero è come una bolla di sapone, come il vapore. Se io in questo momento ti mando a quel paese, tu come tutti ti precipiti a reagire in vari modi, trascinata a valle da qualche emozione, ma se non lo fai, cioé se ti fermi ad osservare, allora vedi che la frase da me pronunciata è solo una frase, un suono, il cui significato non è intrinseco alla frase stessa, ma dipende dalla cultura (una forma elegante e complessa di "vapore"), al significato e all'importanza che tu gli attribuisci.

Insomma: non gioire delle lodi, non soffermarti sul loro contrario, non abbeverarti alla fonte delle opinioni altrui, o sarai sempre dipendente, e comincia una disamina obiettiva e razionale della tua persona, con pregi e difetti visti da te e non da un altro. Del resto, se una opinione negativa, positiva o neutra avesse davvero una solidità, una sua realtà capace di influenzare la persona a cui è indirizzata, questa ne percepirebbe l'influenza anche se tu non la pronunciassi! Il semplice fatto che un pensiero non comunicato non fa effetto, perché non è reale come un mattone che ti cade in testa, ti dimostra che siamo noi a spalancare le porte a quello che gli altri hanno da dirci.

Nessuno quando nasce si porta appresso dei tormenti. Sono gli altri che ce li regalano. Non continuare a rivolgerti agli altri... ;)
Il tuo approccio ha sicuramente qualcosa di pragmatico: ripetersi nella mente "sono solo parole, io sono la stessa persona di 5 minuti fa" può far passare oltre. Ma non sono convinta che vada bene per tutti e mi associo ai dubbi che ti ha indicato tropicsnow.
La mancanza di autostima che ha origine dall'assenza di un naturale accudimento all'interno della famiglia e da episodi vari in cui la persona mette in dubbio di essere degna d'amore perché si è sentita abbandonata e respinta dalla famiglia stessa è radicata a tal punto nell'intimo che l'autoconvincimento non basta.
Io addirittura sono al livello che i "complimenti" mi mettono a disagio PERCHE' PENSO DI NON MERITARLI e mi ripeto che se la persona che ho davanti mi conoscesse bene non me li farebbe. Credo che nemmeno un pluriomicida potrebbe arrivare a tanta cattiveria verso se stesso. Eppure... :rolleyes: Non mi fraintendere; farò tesoro anche della tua risposta, solo ho la sensazione che tu non abbia colto in pieno la questione.
Ma dimmi: tu in questo modo hai trovato giovamento? Hai risolto problemi analoghi con questo motodo?

Ospite

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 23/07/2010, 23:37

Sims ha scritto:La mancanza di autostima che ha origine dall'assenza di un naturale accudimento all'interno della famiglia e da episodi vari in cui la persona mette in dubbio di essere degna d'amore perché si è sentita abbandonata e respinta dalla famiglia stessa è radicata a tal punto nell'intimo che l'autoconvincimento non basta.

Io addirittura sono al livello che i "complimenti" mi mettono a disagio PERCHE' PENSO DI NON MERITARLI e mi ripeto che se la persona che ho davanti mi conoscesse bene non me li farebbe.
Forse quanto cerchi di esprimere e' la valutazione e/o affermazione. :?:

Mi sembra di capire che nella tua infanzia e/o adolescenza la tua famiglia ti abbia valutata pochissimo e/o non ti abbia presa in seria considerazione per la persona che sei e/o eri per natura. Quanto di "buono" o "positivo" facevi o sei riuscita a fare; a loro non sembrava bastare mai.

Forse e' per questo che ti trovi disagiata quando ti fanno dei complimenti.
Non hai ricevuto delle sane e giuste affermazioni.

Sims
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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 24/07/2010, 11:38

affabile ha scritto:Forse e' per questo che ti trovi disagiata quando ti fanno dei complimenti.
Non hai ricevuto delle sane e giuste affermazioni.
Sì. Ho aperto questo topic per sentire le esperienze di chi dalla mia situazione è uscito, comunque migliorato, e può darmi dei consigli. Sono work in progress ( ;) ) ma vorrei accelerare il più possibile questa mia crescita. Fosse mai che magari non ho da campare cent'anni, magari ne passo qualcuno più serena... :rolleyes:

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Mister71 » 24/07/2010, 13:02

Sims ha scritto:[...]

Il tuo approccio ha sicuramente qualcosa di pragmatico...
Ciao, vorrei dividere il tuo post in sezioni, così posso rispondere punto per punto e analiticamente. Allora:
ripetersi nella mente "sono solo parole, io sono la stessa persona di 5 minuti fa" può far passare oltre. Ma non sono convinta che vada bene per tutti e mi associo ai dubbi che ti ha indicato tropicsnow.
La ripetizione nella mente in questo modo sembra qualcosa di simile ad una specie di autoconvincimento, un'autopersuasione, e forse tu l'hai interpretata in questo modo, mentre è il risultato di un continuo "esame di realtà" che devi abituarti a fare. Dovresti cominciare a stare vicina alle cose "così come sono" cioé facendo caso ai pensieri e ai significati che ti vengono in mente quando pensi ad una cosa oppure ad una persona e vedere se sono reali e realistici. La realtà è ciò che ti si pone davanti così come si presenta, così come è. Se ti metti seduta per conto tuo, e guardi una parte del tuo corpo, ad esempio le gambe, il seno, i capelli eccetera, la vedi così come è oppure vedi l'opinione che qualcuno può aver espresso in passato? Tu hai un paio di gambe, fatte in un certo modo: se io mi avvicino e ti dico "che belle gambe" la tua percezione di questa parte del tuo corpo viene toccata, ma il punto è che le tue gambe sono le stesse identiche di prima, sono sempre loro. Non sono ingrassate, non sono dimagrite, non hanno cambiato colore. Sono le stesse, grossomodo. E se un altro ragazzo ti fa un apprezzamento in negativo, questa volta, anche qui la tua percezione subisce una smossa, però le tue gambe erano le stesse di quando io ti ho detto che erano belle. Quindi come sono le tue gambe, belle o brutte? Dov'è la realtà, e dov'è l'opinione?
Se vai al ristorante, magari mangi una cosa con gusto. Se io mangio la tua stessa cosa, può darsi che non mi piaccia affatto. Quindi quel piatto noi due lo vediamo in modo diverso, e la mia opinione ha forse più dignità e verità della tua? E' solo una opinione, non una realtà connaturata, strettamente legata a quel piatto, perché se fosse così avrebbe un sapore unico uguale per tutti. Ma proprio per tutti.
La realtà è che quel piatto è così come è, come le tue gambe sono così come sono. Il resto è un insieme di pensieri discordanti.
La mancanza di autostima che ha origine dall'assenza di un naturale accudimento all'interno della famiglia e da episodi vari in cui la persona mette in dubbio di essere degna d'amore perché si è sentita abbandonata e respinta dalla famiglia stessa è radicata a tal punto nell'intimo che l'autoconvincimento non basta.
E' inutile girarci intorno: quello che i nostri genitori dicono di noi, quello che fanno e quello che non fanno, ha importanza per noi, è un forte condizionamento. E' una tendenza naturale quella di pensare di avere delle colpe, di aver meritato un certo trattamento, mentre soltanto con la maturità successiva si può vedere la realtà, e cioé che loro sono stati cattivi genitori, in parte per colpa loro e magari in parte perché erano impelagati in loro problemi emotivi, ma non deve dirtelo un'altro, devi vederlo da te, devi fare tu questa constatazione. Devi esaminarli, e dato che ci sei, non lasciarti sfuggire di cogliere al volo la scarica di emozioni che ti parte dentro quando pensi a loro, alle loro azioni, ai loro sbagli. Hai delle reazioni emotive dentro di te, legate a loro? Rabbia e rancore, ad esempio, con una sensazione di amore che ogni tanto fa capolino? Esistono reazioni simili dentro di te? Se una famiglia fosse soltanto un luogo di armonia, non ci sarebbero reazioni, ma solo sorrisi e tanto amore ricambiato. Quando sei venuta al mondo, non stavi già reagendo a qualcosa, sei nata e basta. Le reazioni emotive sono appunto reazioni, quindi qualcosa nel tuo ambiente le ha causate, ed è lì che devi puntare il dito. E la direzione del tuo dito non punta verso di te, altrimenti dovremmo pensare che un bambino nasca già con meriti e colpe. Non è realistico, mentre è molto più vicino alla realtà che se io sono tanto arrabbiato, è perché qualcuno ha causato la mia rabbia, o forse quando sono nato anche la rabbia è nata con me? Tu sei venuta al mondo in una certa famiglia, da essa hai tratto i primi significati ed è stato molto più semplice colpevolizzare se stessi, magari incoraggiata da certe voci continue, piuttosto che poter ritenere che queste avessero torto.
Se tu partorisci e poi abbandoni tuo figlio in una ruota degli esposti (contenitori messi a disposizione da certi ospedali per evitare che un neonato venga lasciato per strada...) crescendo, lui potrebbe pensare e anche convincersi che qualcosa di sbagliato ci fosse in lui, giustificando il tuo agire. E' così che facciamo da bambini, perché ci sembra che i grandi abbiano sempre ragione. Ma non è la realtà, ti pare?

Io addirittura sono al livello che i "complimenti" mi mettono a disagio PERCHE' PENSO DI NON MERITARLI e mi ripeto che se la persona che ho davanti mi conoscesse bene non me li farebbe.
Perché invece di guardare la tua persona in modo distaccato, lo fai partendo da tutto quello che ti sei convinta di essere. Con una buona dose di autoaggressività e senso di colpa. Come dire: "sono io, non valgo niente, non mi merito niente, ecco perché mi hanno trattato così, e questo che mi fa un complimento non ha capito nulla."

Invece quello che non ti conosce non può essere influenzato dalla tua storia, ma soltanto da ciò che tu gli mostri oggi, attualmente. Il resto esiste nella tua testa, appena fuori dell'osso del cranio non c'è più. Altrimenti chiunque ti vedrebbe esattamente come tu ti vedi
Credo che nemmeno un pluriomicida potrebbe arrivare a tanta cattiveria verso se stesso.
Appunto. Se ti conoscessi e ti tirassi uno schiaffo saresti meno sorpresa che se ti facessi una carezza. Perché finché quello che accade è coerente con l'idea che ti porti dentro, allora è normale e conferma anche quello che pensi, mentre se avviene il contrario, sei pronta a difendere la tua idea radicata, come se un malato di tumore difendesse una metastasi, credendola parte integrante del proprio corpo.
Eppure... :rolleyes: Non mi fraintendere; farò tesoro anche della tua risposta, solo ho la sensazione che tu non abbia colto in pieno la questione.

Ma dimmi: tu in questo modo hai trovato giovamento? Hai risolto problemi analoghi con questo motodo?
Io ho avuto genitori severi, e almeno in parte ho vissuto esperienze simili alle tue. Lo so che cosa si può smuovere dentro. Conosco un certo tipo di emozioni, però ho imparato a non dare troppo credito ai miei pensieri, se questi sono sorti con il contributo di altri. E poi ho smesso da tempo di pensare che qualcun'altro possa avere sempre ragione sul mio conto...

Ciao cara... :) ;) :)

Sims
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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 24/07/2010, 15:20

Mister71 ha scritto:Ciao, vorrei dividere il tuo post in sezioni, così posso rispondere punto per punto e analiticamente. Allora:
...

La ripetizione nella mente in questo modo sembra qualcosa di simile ad una specie di autoconvincimento, un'autopersuasione, e forse tu l'hai interpretata in questo modo, mentre è il risultato di un continuo "esame di realtà" che devi abituarti a fare. Dovresti cominciare a stare vicina alle cose "così come sono" cioé facendo caso ai pensieri e ai significati che ti vengono in mente quando pensi ad una cosa oppure ad una persona e vedere se sono reali e realistici. La realtà è ciò che ti si pone davanti così come si presenta, così come è. Se ti metti seduta per conto tuo, e guardi una parte del tuo corpo, ad esempio le gambe, il seno, i capelli eccetera, la vedi così come è oppure vedi l'opinione che qualcuno può aver espresso in passato? Tu hai un paio di gambe, fatte in un certo modo: se io mi avvicino e ti dico "che belle gambe" la tua percezione di questa parte del tuo corpo viene toccata, ma il punto è che le tue gambe sono le stesse identiche di prima, sono sempre loro. Non sono ingrassate, non sono dimagrite, non hanno cambiato colore. Sono le stesse, grossomodo. E se un altro ragazzo ti fa un apprezzamento in negativo, questa volta, anche qui la tua percezione subisce una smossa, però le tue gambe erano le stesse di quando io ti ho detto che erano belle. Quindi come sono le tue gambe, belle o brutte? Dov'è la realtà, e dov'è l'opinione?
Se vai al ristorante, magari mangi una cosa con gusto. Se io mangio la tua stessa cosa, può darsi che non mi piaccia affatto. Quindi quel piatto noi due lo vediamo in modo diverso, e la mia opinione ha forse più dignità e verità della tua? E' solo una opinione, non una realtà connaturata, strettamente legata a quel piatto, perché se fosse così avrebbe un sapore unico uguale per tutti. Ma proprio per tutti.
La realtà è che quel piatto è così come è, come le tue gambe sono così come sono. Il resto è un insieme di pensieri discordanti.
[...]
E' inutile girarci intorno: quello che i nostri genitori dicono di noi, quello che fanno e quello che non fanno, ha importanza per noi, è un forte condizionamento. E' una tendenza naturale quella di pensare di avere delle colpe, di aver meritato un certo trattamento, mentre soltanto con la maturità successiva si può vedere la realtà, e cioé che loro sono stati cattivi genitori, in parte per colpa loro e magari in parte perché erano impelagati in loro problemi emotivi, ma non deve dirtelo un'altro, devi vederlo da te, devi fare tu questa constatazione. Devi esaminarli, e dato che ci sei, non lasciarti sfuggire di cogliere al volo la scarica di emozioni che ti parte dentro quando pensi a loro, alle loro azioni, ai loro sbagli. Hai delle reazioni emotive dentro di te, legate a loro? Rabbia e rancore, ad esempio, con una sensazione di amore che ogni tanto fa capolino? Esistono reazioni simili dentro di te? Se una famiglia fosse soltanto un luogo di armonia, non ci sarebbero reazioni, ma solo sorrisi e tanto amore ricambiato. Quando sei venuta al mondo, non stavi già reagendo a qualcosa, sei nata e basta. Le reazioni emotive sono appunto reazioni, quindi qualcosa nel tuo ambiente le ha causate, ed è lì che devi puntare il dito. E la direzione del tuo dito non punta verso di te, altrimenti dovremmo pensare che un bambino nasca già con meriti e colpe. Non è realistico, mentre è molto più vicino alla realtà che se io sono tanto arrabbiato, è perché qualcuno ha causato la mia rabbia, o forse quando sono nato anche la rabbia è nata con me? Tu sei venuta al mondo in una certa famiglia, da essa hai tratto i primi significati ed è stato molto più semplice colpevolizzare se stessi, magari incoraggiata da certe voci continue, piuttosto che poter ritenere che queste avessero torto.
Se tu partorisci e poi abbandoni tuo figlio in una ruota degli esposti (contenitori messi a disposizione da certi ospedali per evitare che un neonato venga lasciato per strada...) crescendo, lui potrebbe pensare e anche convincersi che qualcosa di sbagliato ci fosse in lui, giustificando il tuo agire. E' così che facciamo da bambini, perché ci sembra che i grandi abbiano sempre ragione. Ma non è la realtà, ti pare?
[...]
Perché invece di guardare la tua persona in modo distaccato, lo fai partendo da tutto quello che ti sei convinta di essere. Con una buona dose di autoaggressività e senso di colpa. Come dire: "sono io, non valgo niente, non mi merito niente, ecco perché mi hanno trattato così, e questo che mi fa un complimento non ha capito nulla."

Invece quello che non ti conosce non può essere influenzato dalla tua storia, ma soltanto da ciò che tu gli mostri oggi, attualmente. Il resto esiste nella tua testa, appena fuori dell'osso del cranio non c'è più. Altrimenti chiunque ti vedrebbe esattamente come tu ti vedi
[...]
Appunto. Se ti conoscessi e ti tirassi uno schiaffo saresti meno sorpresa che se ti facessi una carezza. Perché finché quello che accade è coerente con l'idea che ti porti dentro, allora è normale e conferma anche quello che pensi, mentre se avviene il contrario, sei pronta a difendere la tua idea radicata, come se un malato di tumore difendesse una metastasi, credendola parte integrante del proprio corpo.
[...]
Io ho avuto genitori severi, e almeno in parte ho vissuto esperienze simili alle tue. Lo so che cosa si può smuovere dentro. Conosco un certo tipo di emozioni, però ho imparato a non dare troppo credito ai miei pensieri, se questi sono sorti con il contributo di altri. E poi ho smesso da tempo di pensare che qualcun'altro possa avere sempre ragione sul mio conto...

Ciao cara... :) ;) :)
Grazie, Mister! :D Grazie del tempo che hai messo in questa risposta e dell'impegno per farmi capire meglio. Il "metodo" che mi presenti è un modo di pensare che certo non si improvvisa e che trovo per ora un po' meccanico. :shy: Ma tenterò.
Su tutto il resto posso dirti che hai descritto perfettamente come mi sento. Le soluzioni da mettere in atto, i meccanismi mentali da scardinare e invertire non le sento per la prima volta, sono qualcosa con cui pian piano cerco di entrare in confidenza. Avrei bisogno di ricordarmelo più spesso e ti ringrazio per avermi dato un memento. Sapere che tutto questo si può superare si elimina quell'aspetto di disperazione che a volte mi blocca nella paura di non poter mai stare bene con me stessa. :rolleyes:

Ospite

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 28/07/2010, 10:11

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
ciao sims non ti ho risposto subito pechè è una questione cosi' complicata, io non leggo nulla di psicologia o filosofia e posso parlarti solo del mio vissuto (ed in questo momento non mi va).
ti consiglio di non confrontarti agli altri, perchè probabilmente non hanno vissuto quel che hai vissuto tu. la parola autostima è cosi' abusata, ma facendo un lavoro (che anche tu puoi immaginare) ho individuato i punti con cui posso stare meglio, da un anno a questa parte. era molto tempo che non ero piu' quella di prima ( e qui mi fermo in pubblico). questi sono i punti che ho individuato per migliorare l'immagine del mio io ed è stata una cosa automatica lavorando da dentro senza obbligarmi a fare nulla di meccanico. forse tropic te l'ha già detto.
- decidere di allontanarmi emotivamente da figure che, pur avendo una posizione dominante su di me, in realtà dipendono da me.
parlare con tale figure non serve a nulla, spesso rimango inerte e le osservo con gli strumenti che ho imparato ad acquistare, molto spesso rispondo anche-
_ filtrare quello che mi dicono gli altri. non ho rinunciato a me stessa ed alla mia personalità (per quanto sims credimi sono solo all'inizio) , sebbene sopita, rispetto alla vitalità di un avolta; ho notato pero' che le critiche altrui spesso nascondono rancori, insicurezze ; invece di rimanere inerte (pensando che è colpa mia) decido o di sorvolare se la persona mi piace (ho una faccia da tonta e davvero dimentico quello che è statto detto) o ressetto la persona se la conosco da poco.
anche con le persone a cui voglio bene STO CERCANDO (a dirti la verità non mi è ancora riuscito) di non essere sempre a disposizione, di valutare il motivo per cui mi è stata chiesto un favore e di puntare solo sulla persona essenziale o su chi conosco da molto.
ci sono persone che chiedono davvero troppo..
so sims che è poco, ma . valutando da dove sono partita (zero), è quello che sono riuscita a fare da settembre.
anche i consigli degli specialisti non sono infallibili, vanno filtrati......
p.s: io sono qui, sims....ci siamo capite!!!! ;)

pomme

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da pomme » 28/07/2010, 13:29

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
Ciao sims,
io sono convinta che l'autostima non sia qualcosa che una volta conquistata sarà tua per sempre. Ma è necessario coltivarla giorno per giorno, attraverso piccoli passi, a volte crolla e bisogna pazientemente ricostruirla pian piano.
Io di autostima ne ho veramente poca, e quando proprio sono a terra cerco di impegnarmi in qualcosa che mi dia un risultato concreto. Realizzare qualcosa, raggiungere degli obiettivi e lavorare duramente per il traguardo, coltivare i propri talenti, assecondare le nostre inclinazioni, secondo me possono aiutare a sentirsi meglio con se stessi

Micol*

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Micol* » 28/07/2010, 15:06

Sims ha scritto:Il lungo peregrinare mi ha condotto a una tappa che per vari motivi è ora che io superi. Diciamo che non ho più scelta.
Devo accrescere la mia autostima.
Per qualcuno è una banalità, per altri il dilemma della vita; infatti postando il discorso qui mi aspetto risposte molto varie. Sto riponendo nel confronto con gli altri molte aspettative in quanto mi accorgo che da sola al momento c'è come qualcosa che mi impedisce di vedere oltre il punto in cui sono arrivata.
Vorrei quindi chiedervi, stando sul generale per preservare tutte le nostre privacy, come state ad autostima e soprattutto vorrei dei consigli da chi di voi - ho visto che qualcuno c'è ;) - ha lavorato su questo fronte e ha visto dei cambiamenti. Cosa si può fare, da cosa si parte?
Spero che quanto ho scritto sia chiaro e che basti per potermi rispondere.
Grazie a chi avrà voglia di condividere la sua esperienza!
Ciao sims io sono convinta che tu sia lì lì per risolvere ciò che non va....Il fatto che tu voglia confrontarti che tu ne parli con tanta serenità mi fa capire che sei "avanti"!A volte bastano piccole cose per dare quel piccolo aiuto che serve magari ragionare troppo sulle situazioni appesantisce più di quel che serve non so se mi sono spiegata....Un abbraccio ;)

Ospite

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Ospite » 28/07/2010, 17:57

Micol* ha scritto:[...]



Ciao sims io sono convinta che tu sia lì lì per risolvere ciò che non va....Il fatto che tu voglia confrontarti che tu ne parli con tanta serenità mi fa capire che sei "avanti"!A volte bastano piccole cose per dare quel piccolo aiuto che serve magari ragionare troppo sulle situazioni appesantisce più di quel che serve non so se mi sono spiegata....Un abbraccio ;)
ah ecco, micol mi ha dato uno spunto: ho smesso di lambiccarmi il cervello rimurginando su pensieri fissi (tranne uno) . mi sono lasciata vivere ed ho visto che molti problemi erano per lo piu' blocchi o sintomi della mia insicurezza, sia nell'amore, sia nell'amicizia, sia nei rapporti con gli altri.
tendevo a razionalizzare troppo , a sentirmi in colpa anche dell'esserci.
e quindi poi esplodevo emotivamente: ora mi arrabbio con calma piu' spesso, in modo da non esplodere tutta in una volta.
varie paranoie si sono proprio sciolte al sole: dopo lunghi periodi di "ragionamenti insulsi" ho capito che facendo cosi' stavo FERMA. guardo indietro e gioisco anche dei piu' piccoli successi (tieni conto che io ero una che all'università mi arrabbiavo per un 28 certe volte... ;) ).
credo che tropic lo dicesse : sto cercando di imparare a convivere con me, penso di valere (come la pubblicità ;) ) con i miei limiti AL DI LA' DEI RISULTATI ESTERNI CHER OTTENGO O DEL RISULTATO DELLE MIE PRESTAZIONI ( per qualcuno professionali, per altri emotive).
non sai quante volte mi sono detta "che palle avere come compagnia sempre me stessa" :DD

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Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Sims » 31/07/2010, 0:14

parola ha scritto: p.s: io sono qui, sims....ci siamo capite!!!! ;)
Grazie di cuore!


Grazie, Parola, Micol e Pomme per aver messo un po' di voi qui davanti per aiutarmi.
Mi sento in un momento di grande evoluzione e - Micol ci avevi visto giusto - sto cominciando a raccogliere dei frutti. Si è sciolto qualcosa dentro di me... Forse un mese fa sono stata così male che il botto sul fondo mi ha dato un grosso impulso a riprendere con più determinazione certi percorsi. La situazione complessa, fatta di più rapporti da aggiustare e di più livelli di traumi più o meno gravi adesso la maneggio con più destrezza, la conosco, so dove devo andare. Non è facile... e so, Parola, che anche i professionisti vanno presi con le pinze. Se sento interpretazioni azzardate lo faccio subito presente: tempo, denaro e energie emotive investite con una persona credo si sfruttino meglio senza lasciare andare troppo per la tangente i professionisti della parola ma guidandoli sempre noi che siamo in quel momento i veri protagonisti.
Spero di andare avanti e di non ricascare subito già proprio ora che mi sembra di capire qualcosa. Vedo la vostra tenacia e mi conforta.

Micol*

Re: Autostima? No, grazie!

Messaggio da Micol* » 31/07/2010, 16:06

Sims ha scritto:[...]



Grazie di cuore!


Grazie, Parola, Micol e Pomme per aver messo un po' di voi qui davanti per aiutarmi.
Mi sento in un momento di grande evoluzione e - Micol ci avevi visto giusto - sto cominciando a raccogliere dei frutti. Si è sciolto qualcosa dentro di me... Forse un mese fa sono stata così male che il botto sul fondo mi ha dato un grosso impulso a riprendere con più determinazione certi percorsi. La situazione complessa, fatta di più rapporti da aggiustare e di più livelli di traumi più o meno gravi adesso la maneggio con più destrezza, la conosco, so dove devo andare. Non è facile... e so, Parola, che anche i professionisti vanno presi con le pinze. Se sento interpretazioni azzardate lo faccio subito presente: tempo, denaro e energie emotive investite con una persona credo si sfruttino meglio senza lasciare andare troppo per la tangente i professionisti della parola ma guidandoli sempre noi che siamo in quel momento i veri protagonisti.
Spero di andare avanti e di non ricascare subito già proprio ora che mi sembra di capire qualcosa. Vedo la vostra tenacia e mi conforta.
E vai Sims!!!!!!! :yodance: