Animale

Il forum dove parlare un po' di tutto e di più ( o del + e del - ) Tutti assieme nella nostra piazza virtuale su MailAmici

Regole del forum
Se la discussione tratta un tema specifico potrebbe essere spostata nell'eventuale forum inerente
TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 08/07/2010, 12:27

Questo è un dubbio che mi solletica fin da piccolo e sulla quale ho delle teorie. :P

Avete mai pensato a cosa significa la parola "animale"?
L'essere umano si è abituato ad usarla per separare noi da animali di altre specie, ma l'uomo stesso è un animale, per come la natura lo ha creato e ha creato al pari le altre specie.
Nel linguaccio comune suona come un insulto e spesso viene usato proprio in questo modo ("tu sei un animale", "non siamo mica animali" (ah no?) ).
Ma se l'umanità usasse questa parola letteralmente, secondo il suo vero significato, e non nell'interpretazione attuale, se l'uomo definisse abitualmente anche se stesso come animale, cosa significherebbe in realtà "animale"? Non trovate che questa parola non abbia in realtà nessun significato?
E secondo voi perché l'uomo non vuole considerarsi un animale?
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46


Messaggio da dies irae » 08/07/2010, 13:51

ciao, complimenti per l'argomento.

penso sia una questione di tipo culturale, credo ci siano rilevanti differenze tra ad esempio popoli in cui è stata forte l'influenza cristiana (nella bibbia il riferimento alla superiorità dell'essere umano è evidente), e altri in cui predominavano altri tipi di filosofia, tipo la reincarnazione.

da noi in italia solo in tempi recenti si è lottato e ottenuto qualche risultato per far riconoscere anche a livello penale la dignità delle specie non umane, se penso ad esempio alle generazioni di pochi decenni fa, non avevano per gli animali certamente la stessa sensibilità e rispetto che rileviamo oggi.

inoltre ogni volta che si è parlato dell'argomento in vari forum o dal vivo ho rilevato quasi sempre una netta rivendicazione di superiorità da parte delle persone, motivata dal fatto che noi disponiamo di una intelligenza e raziocinio decisamente superiori.

come dici tu è aria fritta, non hanno senso queste distinzioni, ritengo anzi che la specie umana sia la più stupida e barbara in assoluto, vista la sua tendenza alla distruzione dell'ambiente che la circonda, e degli appartenenti alla sua specie, che non penso abbia eguali.

ah riguardo il linguaggio comune, io preferisco utilizzare la parola "bestia" invece di "animale", seppur siano sinonimi percepisco una lieve differenza che mi piace sottolineare.

spero di aver centrato l'argomento del thread, perchè non è per niente banale.

Avatar utente
tropicsnow
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 4405
Iscritto il: 05 aprile 2009
Sesso:

Re: Animale

Messaggio da tropicsnow » 08/07/2010, 15:24

TheEmptyFlow ha scritto:Questo è un dubbio che mi solletica fin da piccolo e sulla quale ho delle teorie. :P

Avete mai pensato a cosa significa la parola "animale"?
L'essere umano si è abituato ad usarla per separare noi da animali di altre specie, ma l'uomo stesso è un animale, per come la natura lo ha creato e ha creato al pari le altre specie.
Nel linguaccio comune suona come un insulto e spesso viene usato proprio in questo modo ("tu sei un animale", "non siamo mica animali" (ah no?) ).
Ma se l'umanità usasse questa parola letteralmente, secondo il suo vero significato, e non nell'interpretazione attuale, se l'uomo definisse abitualmente anche se stesso come animale, cosa significherebbe in realtà "animale"? Non trovate che questa parola non abbia in realtà nessun significato?
E secondo voi perché l'uomo non vuole considerarsi un animale?
io ho sempre pensato che l'uomo è del tutto simile agli animali soprattutto per quanto riguarda l' istinto. l'unica cosa che lo distingue è l'intelletto, la ragione. ciò che distingue l'azione dell'uomo è il fatto che essa costituisce esercizio della finalità. l'uomo, sulla base della conoscenza delle leggi della casualità, è in grado di antivedere, entro una determinata estensione, i possibili effetti della sua azione e, conseguentemente, pilotare, secondo scopi differenti, il proprio agire verso il risultato avuto di mira, in modo del tutto pianificato.
dies irae ha scritto: ah riguardo il linguaggio comune, io preferisco utilizzare la parola "bestia" invece di "animale", seppur siano sinonimi percepisco una lieve differenza che mi piace sottolineare.
idem. anche io preferisco il termine "bestia" :) oppure uso la parola "barbaro" che forse si addice meglio all'uomo senza scomodare il mondo animale :D
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40


Messaggio da TheEmptyFlow » 08/07/2010, 22:46

dies irae ha scritto:ciao, complimenti per l'argomento.

penso sia una questione di tipo culturale, credo ci siano rilevanti differenze tra ad esempio popoli in cui è stata forte l'influenza cristiana (nella bibbia il riferimento alla superiorità dell'essere umano è evidente), e altri in cui predominavano altri tipi di filosofia, tipo la reincarnazione.

da noi in italia solo in tempi recenti si è lottato e ottenuto qualche risultato per far riconoscere anche a livello penale la dignità delle specie non umane, se penso ad esempio alle generazioni di pochi decenni fa, non avevano per gli animali certamente la stessa sensibilità e rispetto che rileviamo oggi.

inoltre ogni volta che si è parlato dell'argomento in vari forum o dal vivo ho rilevato quasi sempre una netta rivendicazione di superiorità da parte delle persone, motivata dal fatto che noi disponiamo di una intelligenza e raziocinio decisamente superiori.

come dici tu è aria fritta, non hanno senso queste distinzioni, ritengo anzi che la specie umana sia la più stupida e barbara in assoluto, vista la sua tendenza alla distruzione dell'ambiente che la circonda, e degli appartenenti alla sua specie, che non penso abbia eguali.

ah riguardo il linguaggio comune, io preferisco utilizzare la parola "bestia" invece di "animale", seppur siano sinonimi percepisco una lieve differenza che mi piace sottolineare.

spero di aver centrato l'argomento del thread, perchè non è per niente banale.
Direi che hai centrato perfettamente..

La logica "uomo superiore" è talmente radicata che la gente nemmeno se ne accorge e dà per scontato che l'essere umano abbia qualunque diritto sulla vita o sul benessere degli altri esseri viventi. Prima viene l'uomo, poi tutto il resto... Sembra quasi scontato, ma non si capisce il perché..

Per quel che riguarda nello specifico la parola "animale", mi viene in mente una frase di qualcuno che citava "Auschwitz inizia quando si guarda un mattatoio e si pensa sono soltanto animali" e trovo che il significato di animale sia proprio questo. Pensiamo agli ebrei nei campi di concentramento, erano esseri la cui vita non aveva rilevanza, che non avevano diritti, erano inferiori. Chi li uccideva non credeva di aver commesso chissà cosa, ma non perché fosse stupido o crudele, semplicemente correva quella mentalità e gran parte delle persone ne era convinta...chi aveva un po' più sensibilità probabilmente voltava lo sguardo, magari proprio ripetendosi "sono soltanto animali".
Non è l'animale in se per come si intende. Animale è semplicemente un essere la cui esistenza non ha importanza, della cui vita si può disporre a proprio piacimento perché è una vita meno importante rispetto a quella "ufficiale". Nel caso ebrei lo si motivava con un discorso di razza, nel caso animali con un discorso di specie...la cui differenza sta nell'intelligenza, nel confronto tra un essere più dotato o meno. Ma poi nessuno sa per quale motivo l'intelligenza dà diritti che possono passare sopra a habitat e vite che appartengono ad altri..

Sul discorso di tropicshow non credo sia totalmente vero..perché anche altre specie organizzano, pilotano e valutano le conseguenze. Solo che noi possiamo avere una visuale solo "intra-umana" e ci sembra di avere chissà quali capacità rispetto ad altri, ma ci sono specie che hanno "poteri" che noi non abbiamo (o non più).

E' proprio una questione di tipo culturale. Una cultura che giustifica la logica del "potere=diritto" con la presunta superiorità e con la logica secondo cui tutto è stato fatto per l'uomo. Il senso di colpa in questa maniera viene meno e si annulla col passare delle generazioni.
Secondo me nei primi tempi in cui l'uomo attraversava la transizione da cacciatore-raccoglitore ad agricoltore-civilizzatore si era creata una sorta di crisi di coscienza in cui alcuni uomini iniziavano a percepire che la piega che stava prendendo l'umanità non era esattamente quella giusta... Da qui nacque la Genesi, scritta magari dagli oppositori di questi "alcuni", che non vedevano l'ora di piegare il mondo alle loro conoscenze.. (teoria del tutto Emptyflowniana :) ma in realtà non solo..)
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

Micol*

Re: Animale

Messaggio da Micol* » 08/07/2010, 23:43

TheEmptyFlow ha scritto:Questo è un dubbio che mi solletica fin da piccolo e sulla quale ho delle teorie. :P

Avete mai pensato a cosa significa la parola "animale"?
L'essere umano si è abituato ad usarla per separare noi da animali di altre specie, ma l'uomo stesso è un animale, per come la natura lo ha creato e ha creato al pari le altre specie.
Nel linguaccio comune suona come un insulto e spesso viene usato proprio in questo modo ("tu sei un animale", "non siamo mica animali" (ah no?) ).
Ma se l'umanità usasse questa parola letteralmente, secondo il suo vero significato, e non nell'interpretazione attuale, se l'uomo definisse abitualmente anche se stesso come animale, cosa significherebbe in realtà "animale"? Non trovate che questa parola non abbia in realtà nessun significato?
E secondo voi perché l'uomo non vuole considerarsi un animale?
Io penso che usare la parola animale in senso dispreggiativo sia dovuto al fatto che gli animali sono fatti di puro istinto senza regole senza limiti senza percezione del bene e del male.Quando noi uomini abbiamo reazioni incontrollate insomma perdiamo la testa ci avviciniamo ad un comportamento primordiale e forse inconsciamente ci riporta alle nostre origini....migliori o peggiori dipende dai punti di vista.....Noi siamo animali con la consapevolezza di dover mettere dei limiti al nostro istinto.

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 8:51

Micol* ha scritto:[...]



Io penso che usare la parola animale in senso dispreggiativo sia dovuto al fatto che gli animali sono fatti di puro istinto senza regole senza limiti senza percezione del bene e del male.Quando noi uomini abbiamo reazioni incontrollate insomma perdiamo la testa ci avviciniamo ad un comportamento primordiale e forse inconsciamente ci riporta alle nostre origini....migliori o peggiori dipende dai punti di vista.....Noi siamo animali con la consapevolezza di dover mettere dei limiti al nostro istinto.
Eppure non trovi che sia strano che noi rispetto agli altri dobbiamo mettere dei freni alla nostra conformazione naturale? Che dobbiamo automodificare il modo col quale siamo stati creati?
Il punto è che l'animale puro non ha bisogno di bene o male, ma segue quello che la natura gli dice....da notare che nessun animale non umano commette omicidi, inganna i propri simili, uccide altre specie per divertimento, o in generale fa cose da "male" di proposito. Gli altri animali non hanno consapevolezza del bene o del male semplicemente perché di "male" non ne fanno.
Io credo che per l'uomo non sarebbe stato diverso, anche l'uomo prima non era malvagio, non lo è per natura. L'uomo rispetto agli altri animali possiede il dono del "male" (e da qui la necessità di controllarsi ed evitare il male) perché in qualche maniera conduce una vita artificiale, frustrata e per l'appunto non naturale. Vive in cattività, segue regole restrittive per le quali spesso è necessario rubare agli altri, fare faticose scalate all'interno della società per sopravvivere (e non c'è posto, nè risorse, per tutti) e simulare condizioni per soddisfare il bisogno di emozioni che nell'ambiente in cui vive scarseggiano... In realtà il nostro ergerci al di sopra della natura ed essercene trasportati al di fuori non è stato nient'altro che un autocatturarci, perché ci siamo ingabbiati da soli e costretti a mangiarci l'un l'altro, salvo poi creare regole per evitare che questo avvenga...
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46


Messaggio da dies irae » 09/07/2010, 9:16

grazie emptyflow, mi hai dato un bel pò di cose su cui ragionare, soprattutto il paragone con la situazione degli ebrei che può essere proiettato più in generale in situazioni di oppressione e spersonalizzazione (si dice così?) del prossimo che possono avere luogo anche in ambiti circoscritti del nostro quotidiano.

se ti va sarei curioso di sapere se hai un background di studi particolari, perchè vedo che ti muovi con agilità su questioni complesse, e per quanto mi riguarda è costruttivo starti ad ascoltare

Micol*

Re: Animale

Messaggio da Micol* » 09/07/2010, 10:20

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Eppure non trovi che sia strano che noi rispetto agli altri dobbiamo mettere dei freni alla nostra conformazione naturale? Che dobbiamo automodificare il modo col quale siamo stati creati?Il punto è che l'animale puro non ha bisogno di bene o male, ma segue quello che la natura gli dice....da notare che nessun animale non umano commette omicidi, inganna i propri simili, uccide altre specie per divertimento, o in generale fa cose da "male" di proposito. Gli altri animali non hanno consapevolezza del bene o del male semplicemente perché di "male" non ne fanno.
Io credo che per l'uomo non sarebbe stato diverso, anche l'uomo prima non era malvagio, non lo è per natura. L'uomo rispetto agli altri animali possiede il dono del "male" (e da qui la necessità di controllarsi ed evitare il male) perché in qualche maniera conduce una vita artificiale, frustrata e per l'appunto non naturale. Vive in cattività, segue regole restrittive per le quali spesso è necessario rubare agli altri, fare faticose scalate all'interno della società per sopravvivere (e non c'è posto, nè risorse, per tutti) e simulare condizioni per soddisfare il bisogno di emozioni che nell'ambiente in cui vive scarseggiano... In realtà il nostro ergerci al di sopra della natura ed essercene trasportati al di fuori non è stato nient'altro che un autocatturarci, perché ci siamo ingabbiati da soli e costretti a mangiarci l'un l'altro, salvo poi creare regole per evitare che questo avvenga...
Ma noi ci siamo evoluti....mettiamo il freno altrimenti sarebbe il caos....In natura un maschio uccide i cuccioli per fare in modo che la femmina vada in calore lo si accetta perchè è natura.Siamo noi ad essere cambiati forse l'uomo primitivo agiva anche lui in questo modo e non aveva la consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato dava sfogo a quello che sentiva.L'uomo al giorno d'oggi non porta più rispetto verso quello che lo circonda e verso i suoi simili perchè si è abituato allo standard.....Indietro si può tornare?Non credo e anche se si potesse non impareremmo dai nostri errori siamo esseri troppo complessi mossi da troppi sentimenti ed emozioni.

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40


Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 12:14

Micol* ha scritto:[...]

Ma noi ci siamo evoluti....mettiamo il freno altrimenti sarebbe il caos....In natura un maschio uccide i cuccioli per fare in modo che la femmina vada in calore lo si accetta perchè è natura.Siamo noi ad essere cambiati forse l'uomo primitivo agiva anche lui in questo modo e non aveva la consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato dava sfogo a quello che sentiva.L'uomo al giorno d'oggi non porta più rispetto verso quello che lo circonda e verso i suoi simili perchè si è abituato allo standard.....Indietro si può tornare?Non credo e anche se si potesse non impareremmo dai nostri errori siamo esseri troppo complessi mossi da troppi sentimenti ed emozioni.
Questa cosa dei maschi non la sapevo, ma da una veloce ricognizione del mondo internettiano :P pare sia una caratterista solo di alcuni felini (e nemmeno tutti) che uccidono i piccoli per rimandare in calore la femmina, piccoli che poi sono del maschio precedente e non i suoi (altrimenti si sarebbero estinti alla prima generazione), ma i felini non hanno a che fare con i discendenti della specie umana, sono animali cacciatori, esclusivamente carnivori e tendenti per natura ad uccidere molto più facilmente di noi. Tra l'altro da quel che mi è parso di vedere, questo capita più in cattività che non in natura.
L'uomo viene dalla scimmia o dai gorilla, animali tendenzialmente pacifici e non nati per uccidere (non abbiamo zanne, artigli, nè muscolatura tanto potente da poter fare del male) e nonostante l'uomo civile esista da 5.000 anni o poco più, noi siamo evoluti allo stato attuale da più di 45.000 anni, per qualcuno persino qualche centiaio di anni in più. Precisiamo che essere civilizzati è ben diverso dall'essere evoluti, gli indiani d'america fino a 300 anni fa, prima che arrivassero i "civili", vivevano in maniera più che naturale, ma non avevano/hanno nulla di diverso rispetto a noi...
In definitiva per più di tre quarti della sua esistenza evoluta l'uomo è stato evoluto, ma in armonia con la natura e al pari con le altre specie, mentre per una piccola parte (e non in tutte le parti del mondo) un dominatore...quest'ultima parte non va confusa con l'evoluzione, ma solo come uno strappo che ha preso una brutta piega e che tra l'altro ci trascinerà non molto tardi verso la fine, assieme al resto del mondo che abbiamo reso schiavo.. Mi sembra in questo senso più un involuzione, visto che se avessimo mantenuto il naturale rapporto col mondo ora saremmo più sani, più felici e con prospettive di vita più lunghe..

dies irae ha scritto:
se ti va sarei curioso di sapere se hai un background di studi particolari, perchè vedo che ti muovi con agilità su questioni complesse, e per quanto mi riguarda è costruttivo starti ad ascoltare
Ahimé, no e questo mi frustra abbastanza, perché mi piacerebbe conoscere i dettagli di quelli che sono solo miei ragionamenti e intuizioni...al momento sto leggendo delle cose e le mie ultime ispirazioni vengono da un libro molto bello e illuminante che sto cercando di finire e tratta di come il distacco dalla natura abbia privato l'uomo del suo insegnante più saggio e di come la rottura con gli "animali" abbia influenzato il suo modo di comportarsi e le deviazioni della sua mente....è interessantissimo, ma è un librone e non ho mai tempo... :? penso che ci darò dentro con le ferie.. :P
Comunque ringrazio io te :) e mi fa piacere che trovi interessanti questi argomenti...capita molto raramente in effetti..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

julianus_83

Re: Animale

Messaggio da julianus_83 » 09/07/2010, 12:27

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Eppure non trovi che sia strano che noi rispetto agli altri dobbiamo mettere dei freni alla nostra conformazione naturale? Che dobbiamo automodificare il modo col quale siamo stati creati?
Il punto è che l'animale puro non ha bisogno di bene o male, ma segue quello che la natura gli dice....da notare che nessun animale non umano commette omicidi, inganna i propri simili, uccide altre specie per divertimento, o in generale fa cose da "male" di proposito. Gli altri animali non hanno consapevolezza del bene o del male semplicemente perché di "male" non ne fanno.
Io credo che per l'uomo non sarebbe stato diverso, anche l'uomo prima non era malvagio, non lo è per natura. L'uomo rispetto agli altri animali possiede il dono del "male" (e da qui la necessità di controllarsi ed evitare il male) perché in qualche maniera conduce una vita artificiale, frustrata e per l'appunto non naturale. Vive in cattività, segue regole restrittive per le quali spesso è necessario rubare agli altri, fare faticose scalate all'interno della società per sopravvivere (e non c'è posto, nè risorse, per tutti) e simulare condizioni per soddisfare il bisogno di emozioni che nell'ambiente in cui vive scarseggiano... In realtà il nostro ergerci al di sopra della natura ed essercene trasportati al di fuori non è stato nient'altro che un autocatturarci, perché ci siamo ingabbiati da soli e costretti a mangiarci l'un l'altro, salvo poi creare regole per evitare che questo avvenga...
l'uomo è possessore del "male" a differenza delle altre specie viventi? non riesco proprio comprenderlo....mi chiedo allora: quando quel branco di cani ha sbranato quel bimbo in sicilia che andava in bici lo hanno fatto forse per bontà? si dice tanto che ai cani manca solo la parola, quindi vuol dire che non manca tutto il resto....anche la capacità di fare del male.

con questa provocazione voglio dire che tutti gli esseri viventi agiscono per difendersi da qualcosa o da qualcuno, per istinto di sopravvivenza e non....alle volte fanno delle cose che x noi sono inconcepibili e gli uomini fanno lo stesso, che ci piaccia o no. è l'istinto di sopravvivenza ciò che comanda i nostri comportamenti così come quello degli animali. Chiaro che noi siamo molti di più, abbiamo le armi e facciamo le guerre, mentre due grossi leoni al massimo si scannano fra di loro x decidere il capobranco....ma il meccanismo è lo stesso.

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 12:32

julianus_83 ha scritto:[...]



l'uomo è possessore del "male" a differenza delle altre specie viventi? non riesco proprio comprenderlo....mi chiedo allora: quando quel branco di cani ha sbranato quel bimbo in sicilia che andava in bici lo hanno fatto forse per bontà? si dice tanto che ai cani manca solo la parola, quindi vuol dire che non manca tutto il resto....anche la capacità di fare del male.

con questa provocazione voglio dire che tutti gli esseri viventi agiscono per difendersi da qualcosa o da qualcuno, per istinto di sopravvivenza e non....alle volte fanno delle cose che x noi sono inconcepibili e gli uomini fanno lo stesso, che ci piaccia o no. è l'istinto di sopravvivenza ciò che comanda i nostri comportamenti così come quello degli animali. Chiaro che noi siamo molti di più, abbiamo le armi e facciamo le guerre, mentre due grossi leoni al massimo si scannano fra di loro x decidere il capobranco....ma il meccanismo è lo stesso.
Rileggi il discorso di sopra sulle ristrettezze della civiltà... I cani più di altri ne soffrono, specie se non possono nemmeno trovare da mangiare e se vengono maltrattati.. Le stesse frustrazioni e la stessa rabbia che il mondo umano genera all'uomo è amplificato in un cane randagio quanto in quella di un barbone o un assassino... Prova a pensarci..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

Ares87
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 610
Iscritto il: 18 maggio 2009
Età: 36


Messaggio da Ares87 » 09/07/2010, 12:47

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Questa cosa dei maschi non la sapevo, ma da una veloce ricognizione del mondo internettiano :P pare sia una caratterista solo di alcuni felini (e nemmeno tutti) che uccidono i piccoli per rimandare in calore la femmina, piccoli che poi sono del maschio precedente e non i suoi (altrimenti si sarebbero estinti alla prima generazione), ma i felini non hanno a che fare con i discendenti della specie umana, sono animali cacciatori, esclusivamente carnivori e tendenti per natura ad uccidere molto più facilmente di noi. Tra l'altro da quel che mi è parso di vedere, questo capita più in cattività che non in natura.
L'uomo viene dalla scimmia o dai gorilla, animali tendenzialmente pacifici e non nati per uccidere (non abbiamo zanne, artigli, nè muscolatura tanto potente da poter fare del male) e nonostante l'uomo civile esista da 5.000 anni o poco più, noi siamo evoluti allo stato attuale da più di 45.000 anni, per qualcuno persino qualche centiaio di anni in più. Precisiamo che essere civilizzati è ben diverso dall'essere evoluti, gli indiani d'america fino a 300 anni fa, prima che arrivassero i "civili", vivevano in maniera più che naturale, ma non avevano/hanno nulla di diverso rispetto a noi...
In definitiva per più di tre quarti della sua esistenza evoluta l'uomo è stato evoluto, ma in armonia con la natura e al pari con le altre specie, mentre per una piccola parte (e non in tutte le parti del mondo) un dominatore...quest'ultima parte non va confusa con l'evoluzione, ma solo come uno strappo che ha preso una brutta piega e che tra l'altro ci trascinerà non molto tardi verso la fine, assieme al resto del mondo che abbiamo reso schiavo.. Mi sembra in questo senso più un involuzione, visto che se avessimo mantenuto il naturale rapporto col mondo ora saremmo più sani, più felici e con prospettive di vita più lunghe..


[...]



Non credo che vivere seguendo le leggi della natura ci avrebbe allungato la vita... Scusa ma quanto vivevano gli uomini primitivi? Certo molto molto meno di noi. L'intelletto ci distingue dagli altri animali e questo ha le sue conseguenze, positive e negative, ma che vanno accettate.
è vero, forse non ci sarebbero state le guerre, ma non ci sarebbe stata nemmeno la scienza, la letteratura, la poesia, la tecnologia e tutto quello che di grande l'umanità ha fatto e che gli altri animali non sanno fare...
Sono d'accordo che l'uomo non debba mai perdere la sua parte animale, altrimenti tra un pò dovremo distinguerci dalle macchine anzichè da loro, ma fino a un certo punto....

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46

Re: Animale

Messaggio da dies irae » 09/07/2010, 13:29

julianus_83 ha scritto:quando quel branco di cani ha sbranato quel bimbo in sicilia che andava in bici lo hanno fatto forse per bontà?
tu lo giudichi un atto di cattiveria, perchè per te il bambino ha un certo significato, ma il cane in realtà non ha coscientemente voluto operare del male, ha solo fatto quello che il suo istinto lo porta a fare in reazione a determinati stimoli.

gli animali hanno i loro comportamenti naturali ed istintivi, seguono delle regole ben precise di cui la natura li ha forniti.
per quanto riguarda questi fatti, io vado sempre con i piedi di piombo, perchè spesso se non sempre la causa scatenante risiede nell'uomo, anche se involontaria.
per farti un esempio, un bambino piccolo (non un adulto! un bambino piccolo di taglia simile o più piccola di quella del cane, è importante) può non venire riconosciuto dal cane per quello che è, ma alla stregua di un gatto o di un altro animale di taglia piccola che il cane è abituato a cacciare. se poi il bimbo sorride mostrando i denti mentre magari tenta di mettergli le mani addosso, per il cane la minaccia alla propria incolumità è palese.

questa è solo una piccola parte dei comportamenti istintivi che la natura insegna alle specie animali, e tramite cui regola la loro esistenza e le loro società, a volte complesse come le nostre. non ha assolutamente senso parlare di malvagità, caratteristica esclusiva e RAZIONALE dell'essere umano.

Avatar utente
tropicsnow
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 4405
Iscritto il: 05 aprile 2009
Sesso:

Re: Animale

Messaggio da tropicsnow » 09/07/2010, 14:27

dies irae ha scritto:[...]



tu lo giudichi un atto di cattiveria, perchè per te il bambino ha un certo significato, ma il cane in realtà non ha coscientemente voluto operare del male, ha solo fatto quello che il suo istinto lo porta a fare in reazione a determinati stimoli.

infatti il cane decodifica ciò che vede e si determina all'azione conseguente solo sulla base di cognizione e ignoranza, prescindendo da ogni valutazione estrinseca, relativa al bene e al male eventualmente ricevuti. la sua mozione verso l'altro non è cieca ma regolata da un criterio conoscitivo cui è connessa la formulazione di un giudizio di valore: il "familiare" è buono, lo "straniero" cattivo; il primo è meritevole di rispetto e tutela, mentre il secondo va aggredito o respinto.

TheEmptyFlow ha scritto:
non trovi che sia strano che noi rispetto agli altri dobbiamo mettere dei freni alla nostra conformazione naturale? Che dobbiamo automodificare il modo col quale siamo stati creati?
per fortuna! immagina cosa accadrebbe se non fosse così, ci sarebbero molti più omicidi, stupri e quant'altro. il caos. l'introduzione del contratto sociale ha posto fine allo stato di natura e ha segnato l'inizio dello stato sociale. accettando spontaneamente le leggi che vengono loro imposte, gli uomini perdono una parte della loro assoluta e pericolosa libertà per assicurarsi una maggiore tranquillità e sicurezza sociale.

questa concezione della società civile come il prodotto di un accordo, il frutto di una convenzione tra gli uomini ha portato molti studiosi e filosofi, di tutti i tempi, a ritenere la società organizzata che assegnasse ad ognuno il suo posto e i suoi doveri, il solo luogo in cui la natura umana, con le attitudini e i valori diversi dei singoli, potesse trovare completa espressione. a considerare lo Stato l'unico luogo in cui l'uomo, considerato “animale politico”, fosse in grado di manifestare la sua superiorità rispetto al resto del mondo animale mediante la repressione della ferinità, l'unico luogo nel quale poteva svelare la sua natura morale con la scoperta del giusto e dell'ingiusto. la creazione di uno Stato dunque, ossia la costituzione di una comunità politica attraverso l'opera legislatrice, è sì la conseguenza di un atto cosciente, ma ciò non vuol dire che sia un prodotto innaturale, bensì la manifestazione più compiuta della natura umana.
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

julianus_83

Re: Animale

Messaggio da julianus_83 » 09/07/2010, 14:34

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Rileggi il discorso di sopra sulle ristrettezze della civiltà... I cani più di altri ne soffrono, specie se non possono nemmeno trovare da mangiare e se vengono maltrattati.. Le stesse frustrazioni e la stessa rabbia che il mondo umano genera all'uomo è amplificato in un cane randagio quanto in quella di un barbone o un assassino... Prova a pensarci..
...e quindi se le frustrazioni colpiscono i cani così come un assassino vuol dire che il male non è certo una peculiarità dell'uomo...così mi stai dando ragione... :)

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 14:44

julianus_83 ha scritto:[...]



...e quindi se le frustrazioni colpiscono i cani così come un assassino vuol dire che il male non è certo una peculiarità dell'uomo...così mi stai dando ragione... :)
Il male è una peculiarità del "vivere in cattività" :-) colpisce qualunque essere vivente...che non fosse una peculiarità naturale dell'uomo già lo dissi...
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46

Re: Animale

Messaggio da dies irae » 09/07/2010, 14:47

TheEmptyFlow ha scritto: Il male è una peculiarità del "vivere in cattività" :-) colpisce qualunque essere vivente...che non fosse una peculiarità naturale dell'uomo già lo dissi...
boh io questa cosa non la capisco.
come può l'animale avere la coscienza del bene e del male? come può fare qualcosa di cattivo per il gusto di farlo?

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 14:57

dies irae ha scritto:[...]



boh io questa cosa non la capisco.
come può l'animale avere la coscienza del bene e del male? come può fare qualcosa di cattivo per il gusto di farlo?
Se tu prendi un bambino, lo malmeni e lo getti per strada, che tipo di carattere ti aspetti da lui? Sarà rabbioso, indifferente alle sofferenze altrui e pronto a passare sopra a chiunque...sfiduciato verso gli altri esseri viventi e per l'appunto cattivo...
Se tieni un cane, lo picchi, lo fai morire di fame e lasci che corra per strada che carattere può sviluppare... Più o meno lo stesso. Sono reazioni psicologiche, non so se si possano chiamare "di coscienza", ma così funziona il cervello di qualunque animale (uomo incluso)..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

julianus_83

Re: Animale

Messaggio da julianus_83 » 09/07/2010, 14:59

dies irae ha scritto:[...]



tu lo giudichi un atto di cattiveria, perchè per te il bambino ha un certo significato, ma il cane in realtà non ha coscientemente voluto operare del male, ha solo fatto quello che il suo istinto lo porta a fare in reazione a determinati stimoli.

gli animali hanno i loro comportamenti naturali ed istintivi, seguono delle regole ben precise di cui la natura li ha forniti.
per quanto riguarda questi fatti, io vado sempre con i piedi di piombo, perchè spesso se non sempre la causa scatenante risiede nell'uomo, anche se involontaria.
.
infatti è quello di cui ho parlato anchi'io: tutti gli animali agiscono così, ma anche l'uomo lo fa....un gesto da noi considerato meschino o cattivo come quello di togliere la vita un altro essere vivente è la regola nel regno animale.

noi qui tutti parliamo come se il cervello e la razionalità dell'uomo fossero infinite e quelle degli animali molto limitate, ma anche l'uomo ha i suoi limiti, ci sono luoghi dove il nostro cervello non può arrivare...con tutto il dovuto rispetto credo che mai nessuno riuscirà a capire appieno cosa passa x la testa di un cane o di un altro animale...sono tutte ipotesi ma sarebbe bello poter entrare nella loro testa.. :)

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46

Re: Animale

Messaggio da dies irae » 09/07/2010, 15:03

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Se tu prendi un bambino, lo malmeni e lo getti per strada, che tipo di carattere ti aspetti da lui? Sarà rabbioso, indifferente alle sofferenze altrui e pronto a passare sopra a chiunque...sfiduciato verso gli altri esseri viventi e per l'appunto cattivo...
Se tieni un cane, lo picchi, lo fai morire di fame e lasci che corra per strada che carattere può sviluppare... Più o meno lo stesso. Sono reazioni psicologiche, non so se si possano chiamare "di coscienza", ma così funziona il cervello di qualunque animale (uomo incluso)..

secondo me non parliamo della stessa cosa.
nell'esempio che hai fatto, io pongo l'accento su chi malmena, non su chi è malmenato.

un essere umano può picchiare un simile e abbandonarlo per sadismo, perversione, malvagità pura.

fino a prova contraria, non mi pare che la stessa cosa la possa fare un cavallo o una rondine, se non per una motivazione più fondata che il semplice piacere di arrecare dolore.

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 17:17

dies irae ha scritto:[...]




secondo me non parliamo della stessa cosa.
nell'esempio che hai fatto, io pongo l'accento su chi malmena, non su chi è malmenato.

un essere umano può picchiare un simile e abbandonarlo per sadismo, perversione, malvagità pura.

fino a prova contraria, non mi pare che la stessa cosa la possa fare un cavallo o una rondine, se non per una motivazione più fondata che il semplice piacere di arrecare dolore.
Forse sfociamo su un discorso del tipo "è nato prima l'uovo o la gallina", ma anche io mi riferivo a chi malmena. Lo fa perché è stato a sua volta "malmenato", dove per malmenato si intende sempre "avere avuto una vita di stenti e sofferenze".

Parlavamo del cane...il quale in seguito alla vita non agiata, nella quale ha sicuramente subito maltrattamenti, noncuranza e fame, si è poi ritrovato a condurre una vita "da delinquente"... Non ti so dire se poi lo faccia per "divertimento" o per altro, non posso essere nella testa di un cane così come non può qualunque essere umano, che sia etologo o studioso di qualsiasi genere.. Sta di fatto che tramite la conoscenza profonda di un animale (esperienza personale) si può constatare come due esseri, pur se di specie diverse, se vivono nelle stesse condizioni finiscono per avere lo stesso identico carattere..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 17:54

tropicsnow ha scritto:[...]

per fortuna! immagina cosa accadrebbe se non fosse così, ci sarebbero molti più omicidi, stupri e quant'altro. il caos. l'introduzione del contratto sociale ha posto fine allo stato di natura e ha segnato l'inizio dello stato sociale. accettando spontaneamente le leggi che vengono loro imposte, gli uomini perdono una parte della loro assoluta e pericolosa libertà per assicurarsi una maggiore tranquillità e sicurezza sociale.

questa concezione della società civile come il prodotto di un accordo, il frutto di una convenzione tra gli uomini ha portato molti studiosi e filosofi, di tutti i tempi, a ritenere la società organizzata che assegnasse ad ognuno il suo posto e i suoi doveri, il solo luogo in cui la natura umana, con le attitudini e i valori diversi dei singoli, potesse trovare completa espressione. a considerare lo Stato l'unico luogo in cui l'uomo, considerato “animale politico”, fosse in grado di manifestare la sua superiorità rispetto al resto del mondo animale mediante la repressione della ferinità, l'unico luogo nel quale poteva svelare la sua natura morale con la scoperta del giusto e dell'ingiusto. la creazione di uno Stato dunque, ossia la costituzione di una comunità politica attraverso l'opera legislatrice, è sì la conseguenza di un atto cosciente, ma ciò non vuol dire che sia un prodotto innaturale, bensì la manifestazione più compiuta della natura umana.
Pericolosa libertà? Non trovi paradossale questo concetto? Il caos non esiste in natura, gli stupri, gli omicidi e quant'altro nascono con la civiltà. La società civile per vivere necessità tra l'altro che un gruppo rimanga in povertà, perché non ci sono risorse per tutti.
Vedi il bello di questo, ma a che prezzo? Un sesto del pianeta muore di fame e sono proprio quelle zone in cui c'è più ricchezza di risorse. Gli altri cinque sesti vivono le loro ore di luce in luoghi chiusi e una giornata di 12 ore si riduce a 3 ore di tempo libero. Esiste ancora la schiavitù (prostituzione, lavoro nero, lavoro minorile, che i paesi civilizzati finanziano alla grande) Invenzioni che appartengono società civile che tu decanti sono la depressione, i tumori e altre patologie mentali che in natura non sono mai esistite e gran parte delle scoperte scientifiche servono solo a tappare i problemi creati dalla civiltà...a prezzo tra l'altro di altri esseri che vengono torturati... Vorrei mandarti tanti link in cui puoi verificare la "soppressione della ferinità" e vedere quanto il mondo sia una vera e propria fabbrica della sofferenza più estrema solo a causa dell'uomo... A me è bastato vederne uno per desiderare per tutto il giorno che ne è seguito l'estinzione della razza umana solo per annullare quella sofferenza e fare sì che nel mondo potesse tornare la serenità, annullando quell'inferno...
Il caos che tu temi esiste già e in proporzioni di un'imponenza che nemmeno puoi immaginare, ma nessuno te lo fa vedere.. L'uomo naturale era almeno dieci volte più civile di quello moderno perché guardava con rispetto, ammirazione e stupore, verso tutti gli esseri che incrociava mentre camminava in un mondo libero e sano..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

dies irae
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 817
Iscritto il: 13 maggio 2009
Età: 46

Re: Animale

Messaggio da dies irae » 09/07/2010, 18:01

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Forse sfociamo su un discorso del tipo "è nato prima l'uovo o la gallina", ma anche io mi riferivo a chi malmena. Lo fa perché è stato a sua volta "malmenato", dove per malmenato si intende sempre "avere avuto una vita di stenti e sofferenze".

Parlavamo del cane...il quale in seguito alla vita non agiata, nella quale ha sicuramente subito maltrattamenti, noncuranza e fame, si è poi ritrovato a condurre una vita "da delinquente"... Non ti so dire se poi lo faccia per "divertimento" o per altro, non posso essere nella testa di un cane così come non può qualunque essere umano, che sia etologo o studioso di qualsiasi genere.. Sta di fatto che tramite la conoscenza profonda di un animale (esperienza personale) si può constatare come due esseri, pur se di specie diverse, se vivono nelle stesse condizioni finiscono per avere lo stesso identico carattere..

questo è un tipo di discorso che digerisco a fatica, perchè spesso viene usato per deresponsabilizzare gente che commette reati o azioni antisociali.
c'è gente che compie atti malvagi anche senza avere avuto una vita piena di stenti e sofferenze, e c'è gente che ha sofferto molto e se lo tiene per sè, non va a farlo ricadere sugli altri.
l'uomo se è capace di intendere e volere è responsabile di quello che fa, quindi se opera il male è perchè VUOLE fare del male.

per gli animali come dicevamo valgono altre regole, non li ritengo responsabili delle proprie azioni più di quanto lo sia un terremoto o uno tsunami.

poi boh, magari sbaglio.

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 09/07/2010, 19:02

dies irae ha scritto:[...]




questo è un tipo di discorso che digerisco a fatica, perchè spesso viene usato per deresponsabilizzare gente che commette reati o azioni antisociali.
c'è gente che compie atti malvagi anche senza avere avuto una vita piena di stenti e sofferenze, e c'è gente che ha sofferto molto e se lo tiene per sè, non va a farlo ricadere sugli altri.
l'uomo se è capace di intendere e volere è responsabile di quello che fa, quindi se opera il male è perchè VUOLE fare del male.

per gli animali come dicevamo valgono altre regole, non li ritengo responsabili delle proprie azioni più di quanto lo sia un terremoto o uno tsunami.

poi boh, magari sbaglio.
Su questo sono d'accordo con te. Avevo il tuo stesso pensiero anche mentre lo scrivevo, non era un discorso giustificativo, ma mi serviva per rendere l'idea.
Non ti so dare una risposta. Probabilmente sì. Qui entra in gioco la capacità di pensiero e autocritica, per cui alcune persone ne hanno di più e altre di meno...o semplicemente ci sono state circostanze diverse.. Idem per il caso di mancanza di stenti e sofferenze con delinquenza e non.. Ma credo comunque che nessun essere VOGLIA..o meglio, vuole in quanto è indotto a farlo da qualche meccanismo mentale per cui soddisfa un qualche bisogno (bisogno di apparire, di fare gruppo, di vedere sofferenza o vendicarsi di qualcosa)... Ma sono sempre deviazioni causate da malesseri che, chi più chi meno, abbiamo per cercare di sopperire al modo di vivere cui siamo costretti..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

Avatar utente
kim90
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1821
Iscritto il: 14 gennaio 2006
Età: 60

Re: Animale

Messaggio da kim90 » 12/07/2010, 13:23

Micol* ha scritto:[...]



Io penso che usare la parola animale in senso dispreggiativo sia dovuto al fatto che gli animali sono fatti di puro istinto senza regole senza limiti senza percezione del bene e del male.Quando noi uomini abbiamo reazioni incontrollate insomma perdiamo la testa ci avviciniamo ad un comportamento primordiale e forse inconsciamente ci riporta alle nostre origini....migliori o peggiori dipende dai punti di vista.....Noi siamo animali con la consapevolezza di dover mettere dei limiti al nostro istinto.
Intervento giudizioso, la tua osservazione oltre ad essere dettagliata rappresenta la risposta giusta al quesito posto dall’utente del topic. Mica male Micol, complimenti! ;)

-

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 12/07/2010, 14:53

kim90 ha scritto:[...]



Intervento giudizioso, la tua osservazione oltre ad essere dettagliata rappresenta la risposta giusta al quesito posto dall’utente del topic. Mica male Micol, complimenti! ;)

-
Ehm :rolleyes: temo però che l'utente del topic abbia espresso dettagliatamente nella risposta successiva il perché non è per lui risposta soddisfacente.. :P
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)

Micol*

Re: Animale

Messaggio da Micol* » 12/07/2010, 16:26

kim90 ha scritto:[...]



Intervento giudizioso, la tua osservazione oltre ad essere dettagliata rappresenta la risposta giusta al quesito posto dall’utente del topic. Mica male Micol, complimenti! ;)

-
Ti ringrazio Kim!(complimenti per la foto mentre arrampichi)

ildilemmadelprigioniero


Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 14/07/2010, 23:37

TheEmptyFlow ha scritto:[...]




L'uomo viene dalla scimmia o dai gorilla
L'uomo non discende dalle scimmie. In particolare non discende dalle grandi scimmie antropomorfe (gorilla, scimpanzè, ecc.). Egli ha in comune con le antropomorfe un antenato, ma non discende da esse. Si tratta infatti di due linee evolutive distinte.

ildilemmadelprigioniero

Re: Animale

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 15/07/2010, 11:46

TheEmptyFlow ha scritto: E secondo voi perché l'uomo non vuole considerarsi un animale?
L’uomo è principalmente un essere “culturale” essendo dotato di ragione e facoltà intellettive notevoli. Questo però non lo rende superiore alle altre specie animali: le facoltà intellettive umane sono infatti da considerare “funzionali” all’uomo stesso e soltanto ad esso (esse sono indifferenti al resto delle specie viventi). Purtroppo ciò non risulta abbastanza chiaro a molti e le visioni antropocentriche dell’universo si sprecano: Dio ha creato l’uomo “a sua immagine e somiglianza”, tutto ciò che Dio ha creato ha come destinatario l’uomo: ad es. i fiori sbocciano per l’uomo, gli usignoli cantano per l’uomo, ecc. Più che un antropocentrismo, sarebbe corretto definirlo come “narcisisismo” della cultura umana (ovviamente con ciò non bisogna confondere l’antropocentrismo con il teocentrismo).

Indubbiamente anche il dettato biblico ha contribuito in modo nefasto corroborando questa visione distorta: “ E Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” (Genesi, 26). In Levitico, 29 (“Animali che contaminano”) si prescrive:
“Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte (…) Chiunque li toccherà morti, sarà immondo sino alla sera”.
Nel medioevo “La grande catena dell’Essere” aveva lo scopo di dimostrare che Dio aveva creato l’universo in modo ordinato e gerarchico. McPherson Smith Camerone e S. Charles spiegano che l’ordine gerarchico tendeva verso l’alto: più si saliva più ci si approssimava alla perfezione. Le forme più elementari della catena erano rappresentate da rocce e minerali (sul gradino più basso vi erano le rocce che non avevano alcun valore per l’uomo, su un gradino immediatamente superiore il terreno fertile, infine sui gradini apicali della scala, o catena, oro e diamanti, ovviamente…). Seguivano poi nell’ordine: piante (sui gradini più alti le piante utili per l’uomo, come ad esempio le piante curative, gli alberi da frutto, oppure ancora quelle belle a vedersi, come le rose; su gradini inferiori erbacce e piante velenose) animali (quelli più intelligenti stavano in alto, quelli più pericolosi o nocivi come gli insetti infestanti in basso. Curiosa la considerazione che fece nel 16oo il puritano John Ray a proposito della “funzione” degli insetti nocivi: “Perché ve ne sono così tanti? Perché alcuni insetti per noi velenosi, sono invece cibo per altri organismi: per questo i polli si nutrono dei ragni. (…) Dio fu compiaciuto di usare insetti come locuste come un flagello per castigare e punire persone o Nazioni malvage”) uomini, angeli :O (gli arcangeli in alto, i cherubini in basso :rolleyes: ) e infine (ovviamente) Dio.
Le specie animali erano “fisse” ed erano state create da Dio nella forma che presentano ancora oggi
(per fortuna poi nacque C. Darwin che smentì questa visione fissista aprendo le porte alla rivoluzione evoluzionistica).
Anche il contributo dei cosiddetti santi non fu apprezzabile: ad es. per S. Tommaso gli animali non hanno un’anima ed uccidere un animale non costituisce reato: "La divina Provvidenza li ha dati ad uso dell’uomo, onde se ne serve senza colpa, uccidendoli o adoperandoli in altra maniera. Come uccidere uno schiavo non è recare offesa allo schiavo ma al suo padrone, così è per gli animali. La loro vita e la loro morte è subordinata al nostro vantaggio. Ma non bisogna essere crudeli verso di essi perché questo potrebbe rendere crudele l’uomo verso il suo simile. Non si può amare nessuna creatura irragionevole e neppure volerle bene. Non si può avere nessuna amicizia per le creature irragionevoli. Né amore, né affetto, né amicizia sono possibili e neppure carità. Tutte le creature devono essere assoggettate all’uomo. Non vi è dunque dovere morale se non verso esseri morali. Il padrone non ha doveri verso il servo."
Il diavolo inoltre spesso si manifesta sotto forma di animale.

Detto questo è chiaro però che non ci si può limitare a trattare la questione dal punto di vista dei fraintendimenti (diciamo così) in cui è caduta la religione…

TheEmptyFlow
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 604
Iscritto il: 12 aprile 2005
Età: 40

Re: Animale

Messaggio da TheEmptyFlow » 15/07/2010, 15:33

ildilemmadelprigioniero ha scritto:[...]


L’uomo è principalmente un essere “culturale” essendo dotato di ragione e facoltà intellettive notevoli. Questo però non lo rende superiore alle altre specie animali: le facoltà intellettive umane sono infatti da considerare “funzionali” all’uomo stesso e soltanto ad esso (esse sono indifferenti al resto delle specie viventi). Purtroppo ciò non risulta abbastanza chiaro a molti e le visioni antropocentriche dell’universo si sprecano: Dio ha creato l’uomo “a sua immagine e somiglianza”, tutto ciò che Dio ha creato ha come destinatario l’uomo: ad es. i fiori sbocciano per l’uomo, gli usignoli cantano per l’uomo, ecc. Più che un antropocentrismo, sarebbe corretto definirlo come “narcisisismo” della cultura umana (ovviamente con ciò non bisogna confondere l’antropocentrismo con il teocentrismo).

Indubbiamente anche il dettato biblico ha contribuito in modo nefasto corroborando questa visione distorta: “ E Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” (Genesi, 26). In Levitico, 29 (“Animali che contaminano”) si prescrive:
“Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte (…) Chiunque li toccherà morti, sarà immondo sino alla sera”.
Nel medioevo “La grande catena dell’Essere” aveva lo scopo di dimostrare che Dio aveva creato l’universo in modo ordinato e gerarchico. McPherson Smith Camerone e S. Charles spiegano che l’ordine gerarchico tendeva verso l’alto: più si saliva più ci si approssimava alla perfezione. Le forme più elementari della catena erano rappresentate da rocce e minerali (sul gradino più basso vi erano le rocce che non avevano alcun valore per l’uomo, su un gradino immediatamente superiore il terreno fertile, infine sui gradini apicali della scala, o catena, oro e diamanti, ovviamente…). Seguivano poi nell’ordine: piante (sui gradini più alti le piante utili per l’uomo, come ad esempio le piante curative, gli alberi da frutto, oppure ancora quelle belle a vedersi, come le rose; su gradini inferiori erbacce e piante velenose) animali (quelli più intelligenti stavano in alto, quelli più pericolosi o nocivi come gli insetti infestanti in basso. Curiosa la considerazione che fece nel 16oo il puritano John Ray a proposito della “funzione” degli insetti nocivi: “Perché ve ne sono così tanti? Perché alcuni insetti per noi velenosi, sono invece cibo per altri organismi: per questo i polli si nutrono dei ragni. (…) Dio fu compiaciuto di usare insetti come locuste come un flagello per castigare e punire persone o Nazioni malvage”) uomini, angeli :O (gli arcangeli in alto, i cherubini in basso :rolleyes: ) e infine (ovviamente) Dio.
Le specie animali erano “fisse” ed erano state create da Dio nella forma che presentano ancora oggi
(per fortuna poi nacque C. Darwin che smentì questa visione fissista aprendo le porte alla rivoluzione evoluzionistica).
Anche il contributo dei cosiddetti santi non fu apprezzabile: ad es. per S. Tommaso gli animali non hanno un’anima ed uccidere un animale non costituisce reato: "La divina Provvidenza li ha dati ad uso dell’uomo, onde se ne serve senza colpa, uccidendoli o adoperandoli in altra maniera. Come uccidere uno schiavo non è recare offesa allo schiavo ma al suo padrone, così è per gli animali. La loro vita e la loro morte è subordinata al nostro vantaggio. Ma non bisogna essere crudeli verso di essi perché questo potrebbe rendere crudele l’uomo verso il suo simile. Non si può amare nessuna creatura irragionevole e neppure volerle bene. Non si può avere nessuna amicizia per le creature irragionevoli. Né amore, né affetto, né amicizia sono possibili e neppure carità. Tutte le creature devono essere assoggettate all’uomo. Non vi è dunque dovere morale se non verso esseri morali. Il padrone non ha doveri verso il servo."
Il diavolo inoltre spesso si manifesta sotto forma di animale.

Detto questo è chiaro però che non ci si può limitare a trattare la questione dal punto di vista dei fraintendimenti (diciamo così) in cui è caduta la religione…
La parola "culturale" è sempre un concetto relativo a mio avviso... Cultore di alcune cose, ignorante di altre. E' inevitabile. Anche altri animali "cultono" :rolleyes: di diverse cose, che però si limitano all'utilità e alla sopravvivenza della loro specie. Ritengo comunque che ogni segnale che il nostro corpo lancia, vadano sempre a richiamare la nostra condizione naturale, come condizione primaria della nostra esistenza...ed anche se spesso ignoriamo questi messaggi, qualunque cosa ci comunica che l'uomo vuole la natura... Siamo animali. E come animali ci rendiamo conto che ogni sensazione soffocante del nostro quotidiano svanisce se proviamo ad immaginarci in mezzo al verde, a guardare un tramonto, o immagini di valli incontaminate.. Ci sentiamo più liberi..
Per il resto penso che tu abbia centrato perfettamente. Io stesso, bimbo molto attento ed entusiasmato dall'educazione cattolica, ho ritenuto per vent'anni che ogni cosa del mondo fosse stata creata per l'uomo. Definivo gli animali come "robot naturali", di cui ovviamente potevamo servirci senza sentirci in colpa. Li disprezzavo in quanto esseri strani che dovevano solo starmi lontano. Salvo poi trovarmi, con mio profondo disgusto, un cane in casa...che mese dopo mese ha piegato le mie convinzioni fino a farmele completamente capovolgere..e non perché è il mio cane, ma perché la nostra cultura ci tiene lontani da quegli esseri, ci impedisce di conoscerli e ci costringe a farcene un'altra idea. Quando intrattieni un rapporto con un altra specie comprendi il dialogo e il senso di cose che ci vengono tenute nascoste... Può capitare con un cane, con un gatto, con un maiale o con una capra...a dirlo fa ridere, ma è così...e noi sgozziamo ogni secondo migliaia di potenziali "cani" ritenendolo giusto.. (senza tra l'altro azzardarci a guardare in che maniera realmente avviene)
Ahimé la cultura di cui si parlava sopra è questa... Convinzioni generali che ci convincono (e alla grande) di una realtà, che anche se sbagliata, si insinua nella nostra mente e appare come la più giusta del mondo senza che nemmeno ce ne si accorga..
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


(Draconian - The Cry of Silence)