TheEmptyFlow ha scritto:
E secondo voi perché l'uomo non vuole considerarsi un animale?
L’uomo è principalmente un essere “culturale” essendo dotato di ragione e facoltà intellettive notevoli. Questo però non lo rende superiore alle altre specie animali: le facoltà intellettive umane sono infatti da considerare “funzionali” all’uomo stesso e soltanto ad esso (esse sono indifferenti al resto delle specie viventi). Purtroppo ciò non risulta abbastanza chiaro a molti e le visioni antropocentriche dell’universo si sprecano: Dio ha creato l’uomo “a sua immagine e somiglianza”, tutto ciò che Dio ha creato ha come destinatario l’uomo: ad es. i fiori sbocciano per l’uomo, gli usignoli cantano per l’uomo, ecc. Più che un antropocentrismo, sarebbe corretto definirlo come “narcisisismo” della cultura umana (ovviamente con ciò non bisogna confondere l’antropocentrismo con il teocentrismo).
Indubbiamente anche il dettato biblico ha contribuito in modo nefasto corroborando questa visione distorta: “ E Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” (Genesi, 26). In Levitico, 29 (“Animali che contaminano”) si prescrive:
“Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte (…) Chiunque li toccherà morti, sarà immondo sino alla sera”.
Nel medioevo “La grande catena dell’Essere” aveva lo scopo di dimostrare che Dio aveva creato l’universo in modo ordinato e gerarchico. McPherson Smith Camerone e S. Charles spiegano che l’ordine gerarchico tendeva verso l’alto: più si saliva più ci si approssimava alla perfezione. Le forme più elementari della catena erano rappresentate da rocce e minerali (sul gradino più basso vi erano le rocce che non avevano alcun valore per l’uomo, su un gradino immediatamente superiore il terreno fertile, infine sui gradini apicali della scala, o catena, oro e diamanti, ovviamente…). Seguivano poi nell’ordine: piante (sui gradini più alti le piante utili per l’uomo, come ad esempio le piante curative, gli alberi da frutto, oppure ancora quelle belle a vedersi, come le rose; su gradini inferiori erbacce e piante velenose) animali (quelli più intelligenti stavano in alto, quelli più pericolosi o nocivi come gli insetti infestanti in basso. Curiosa la considerazione che fece nel 16oo il puritano John Ray a proposito della “funzione” degli insetti nocivi: “Perché ve ne sono così tanti? Perché alcuni insetti per noi velenosi, sono invece cibo per altri organismi: per questo i polli si nutrono dei ragni. (…) Dio fu compiaciuto di usare insetti come locuste come un flagello per castigare e punire persone o Nazioni malvage”) uomini, angeli

(gli arcangeli in alto, i cherubini in basso

) e infine (ovviamente) Dio.
Le specie animali erano “fisse” ed erano state create da Dio nella forma che presentano ancora oggi
(per fortuna poi nacque C. Darwin che smentì questa visione fissista aprendo le porte alla rivoluzione evoluzionistica).
Anche il contributo dei cosiddetti santi non fu apprezzabile: ad es. per S. Tommaso gli animali non hanno un’anima ed uccidere un animale non costituisce reato: "La divina Provvidenza li ha dati ad uso dell’uomo, onde se ne serve senza colpa, uccidendoli o adoperandoli in altra maniera. Come uccidere uno schiavo non è recare offesa allo schiavo ma al suo padrone, così è per gli animali. La loro vita e la loro morte è subordinata al nostro vantaggio. Ma non bisogna essere crudeli verso di essi perché questo potrebbe rendere crudele l’uomo verso il suo simile. Non si può amare nessuna creatura irragionevole e neppure volerle bene. Non si può avere nessuna amicizia per le creature irragionevoli. Né amore, né affetto, né amicizia sono possibili e neppure carità. Tutte le creature devono essere assoggettate all’uomo. Non vi è dunque dovere morale se non verso esseri morali. Il padrone non ha doveri verso il servo."
Il diavolo inoltre spesso si manifesta sotto forma di animale.
Detto questo è chiaro però che non ci si può limitare a trattare la questione dal punto di vista dei fraintendimenti (diciamo così) in cui è caduta la religione…