
ho problema che non richiede immense riflessioni, vorrei solo un vostro parere:
allora due settimane fa ho fatto uno degli ultimi esami all'università, era un esame scritto, a cui avevo studiato, e inoltre gli argomenti mi sono sempre piaciuti e c'entrano parzialmente con la mia tesi (su cui lavoro da quasi un anno). Molti miei compagni hanno copiato all'esame, in quanto lui non si muoveva dalla cattedra, e il professore nel dare le valutazioni, ha confrontato gli esami di tutti, così ad uscirne penalizzata sono stata io (pur ??? prendendo un voto alto, 26... ma gli altri hanno preso di più), in quanto non avevo copiato pari pari dal quaderno ma avevo studiato, quindi magari le mie risposte non sono state proprio così lunghe o complete (nonostante sono sicura di aver c'entrato l'argomento perchè avevo studiato, e ??? il voto alto senza aver copiato lo dimostra).
Appena saputo il voto ho chiesto al prof di tenerlo in sospeso per decidere se rifare o no l'esame in quanto vorrei presentarmi alla laurea con la media del 27 almeno, e volevo attendere il voto anche dell'ultimo esame per sapere cosa fare.
Ora visto il 30 dell'ultimo esame, so che posso accettare questo voto, e in settimana andrò a registrarlo. Con questo professore ho una certa confidenza, dato che è stato mio relatore alla tesi triennale, e vorrei dirgli, dopo la verbalizzazione dell'esame, qualcosa come "se mi permette un consiglio, stia più attento a chi copia, se no ci rimettiamo sempre noi che abbiamo studiato" o qualcosa di simile...
ma non vorrei che a lui sembrasse una lamentela sul mio voto che anche se inferiore ad altri, rimane pur sempre un voto alto, o come un atto di presunzione di saper tutto (so e sa anche lui che i miei voti non sono sempre stati eccellenti).
Resto zitta o provo a dirglielo?
grazie..
