tra uomo e donna è parità?

Il forum dove parlare un po' di tutto e di più ( o del + e del - ) Tutti assieme nella nostra piazza virtuale su MailAmici

Regole del forum
Se la discussione tratta un tema specifico potrebbe essere spostata nell'eventuale forum inerente
mamma Luli
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 723
Iscritto il: 16 settembre 2009
Età: 75

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da mamma Luli » 27/05/2010, 19:48

Lospy ha scritto:[...]



Ciao a tutti!
Spero di non passare da maschilista x questo mio intervento perchè non lo sono!
personalmente credo e riconosco una parità sotto un punto di vista "mentale"(intellettuale decisionale ..etc.etc.)mentre trovo innegabile una differenza dal punto di vista strettamente legato alle capacita/possibilità dettate dalla costituzione fisica,ben riconoscendo eccezioni da una parte e dall'altra!Non mi trovo personalmente d'accordo con le quote rosa e con l'obbligo d'assgnazione di un determinato numero di posti riservati alle donne... Es: perchè in determinato campo assegnare l'obbligo di 20 posti riservati alle donne... cosa s'ignifica?? se ce ne sono competenti e adatte a ricoprire il ruolo solo 19? ne va presa una inadatta?? e se fossero 21? una una verrà scartata?? e magari a favore di un'uomo incompetente in quel settore??lo trovo tutto furchè sinonimo d'uguaglianza... è involutivo speculativo commerciale e propagandistico!!! in una società democratica e meritocratica questo non dovrebbe mai accadere... poi ovviamente vista la realtà in cui viviamo questa può essere l'unica strada da percorrere per avere dei risultati... ma non è certo così che si sconfigge l'ignoranza...(è un mia opinione)

In questi punti sono d'accordo con te.
Quello che io vorrei poter lasciare ai posteri è il raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna, che ognuno cioè possa giocarsi le oppurtunità che la vita gli offre nel modo migliore a secondo delle sue capacità.
Di uguaglianza non parlerei proprio, uomo e donna non sono uguali, né fisicamente, né mentalmente.
Poi, come già qualcun altro ha detto, la parità prima di tutto deve essere nella testa della donna che deve avere anche la volontà e la capacità di farla rispettare dagli altri.
Io avevo una nonna che era nata alla fine dell'800 e vi posso assicurare che non vedo nessuna donna oggi considerata "alla pari" come vedevo considerata lei sia in famiglia che al di fuori della famiglia (lavoro compreso). Mi ha insegnato tante cose e prima di tutto la ringrazio di avermi insegnato a dare rispetto agli altri, ma anche a pretenderlo per me stessa.
Io sono stata favorevole al movimento femminista al suo nascere, ma no nel suo proseguo. Era diventata una lotta tra uomo-donna, troppa rabbia, troppe pretese......
De resto io penso che in realtà la donna abbia avuto in famiglia (anche se non in tutte, ovviamente) grande potere avendo avuto in molti casi sia la gestione della cassa familiare che la gestione dell'educazione dei figli, Due punti di grande importanza tramite i quali, anche se più lentamente, aveva comunque la possibilità di cambiare la società.
Con il movimento femminista abbiamo ottenuto che venisse accettato il lavoro della donna come sua esigenza di indipendenza, ma abbiamo insegnato l'indipendenza anche all'uomo. Abbiamo fatto sì che sentisse l'esigenza di imparare a cucinare, lavare e stirare, e secondo me, l'uomo di questo dovrebbe ringraziarci.

Avatar utente
senzaorario
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 1270
Iscritto il: 16 aprile 2007
Sesso:
Età: 58

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da senzaorario » 27/05/2010, 22:06

tropicsnow ha scritto:50 anni di battaglie per un'uguaglianza tra le donne e gli uomini hanno permesso di assicurare le pari opportunità e l'uguaglianza di trattamento tra i due sessi, nonché di lottare contro ogni discriminazione basata sul sesso ma ci sono ancora degli ostacoli...

secondo voi la parità esiste davvero? uomo e donna sono allo stesso livello?
in cosa lo sono e cosa ancora bisogna fare?
Si sta combattendo da lustri la giusta battaglia per appianare le differenze , ma purtroppo commettendo l'ingenuo ( o meditato?) errore di considerare la societò come se solo a discapito del gentil sesso ci siano , da sempre, discriminazioni. In realtà le cose non stanno proprio così, e se la situazione femminile merita rispetto anche quella maschile lo merita.
Vi consiglio un sito, anche se è un pò che non si aggiorna,
http://digilander.libero.it/uomini/
e di informarvi su chi è Valentina Piattelli.
Tengo a dire che non sono un misogino nè un maschilista, ma che sono anche antifemminista.
Pari opportunità tra uomini e donne, insomma, agendo pro entrambi fronti.
la realtà non ha bisogno di essere verosimile, perchè è vera.
L.Pirandello

Avatar utente
kim90
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1821
Iscritto il: 14 gennaio 2006
Età: 60

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da kim90 » 05/06/2010, 14:38

momo0577 ha scritto:[...]

In determinati settori le donne sono veramente poche e le quote rosa sono necessarie per stimolarne l’inserimento e abbattere le barriere culturali, mentali, di donne e uomini, e iscritte nella consuetudine del settore.
Perfetto, come ho già detto, se ritenete che la parità non é stata ancora raggiunta e che in molti settori lavorativi le donne siano davvero poche per motivi di discriminazione, ok… inseritevi tranquillamente svolgendo gli stessi lavori dell’uomo.
Perdonate se divento ripetitivo, ma vi rammento di nuovo che c’è molta richiesta di mansioni di manodopera: muratore, carpentiere , meccanico, asfaltista. e quant’altro, potete tranquillamente cominciare ad inserirvi in questi ambiti lavorativi.
Inoltre in caso di divorzio invertiamo la rotta, cominciamo a far pagare gli alimenti e l’assegno di mantenimento anche alla donna.
In questa maniera ci sarà un’ uguaglianza concreta, a tutti gli effetti.
Che ne dite?
Sicuramente questa mia replica è un po’ provocatoria, ma si comprenda la legittimità di quanto ho detto. In che modo? Semplicemente riflettendo! ;)

Ciao

Ospite

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ospite » 05/06/2010, 18:30

kim90 ha scritto:[...]
Inoltre in caso di divorzio invertiamo la rotta, cominciamo a far pagare gli alimenti e l’assegno di mantenimento anche alla donna.
In questa maniera ci sarà un’ uguaglianza concreta, a tutti gli effetti.
Che ne dite?

Sicuramente questa mia replica è un po’ provocatoria, ma si comprenda la legittimità di quanto ho detto. In che modo? Semplicemente riflettendo! ;)
Hai detto bene secondo me. Spesso si protesta e si creano rimostranze e contrapposizioni, solo per il gusto di farle. Non sono qui a dire che tante donne rivendicano e pretendono per partito preso, ma è innegabile che qualcuna va oltre le righe, e sarebbe utile proporle qualche inversione di rotta come quella che hai citato.

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da tempest » 05/06/2010, 23:20

kim90 ha scritto:[...]



Perfetto, come ho già detto, se ritenete che la parità non é stata ancora raggiunta e che in molti settori lavorativi le donne siano davvero poche per motivi di discriminazione, ok… inseritevi tranquillamente svolgendo gli stessi lavori dell’uomo.
Perdonate se divento ripetitivo, ma vi rammento di nuovo che c’è molta richiesta di mansioni di manodopera: muratore, carpentiere , meccanico, asfaltista. e quant’altro, potete tranquillamente cominciare ad inserirvi in questi ambiti lavorativi.
Inoltre in caso di divorzio invertiamo la rotta, cominciamo a far pagare gli alimenti e l’assegno di mantenimento anche alla donna.
In questa maniera ci sarà un’ uguaglianza concreta, a tutti gli effetti.
Che ne dite?
Sicuramente questa mia replica è un po’ provocatoria, ma si comprenda la legittimità di quanto ho detto. In che modo? Semplicemente riflettendo! ;)

Ciao
A me le quote rosa non piacciono, ma sto cominciando a temere che nel nostro paese queste siano il cosiddetto "male minore". Preferisisco un uomo capace ad una donna meno capace, ma a parità di capacità, siamo sicuri che le donne abbiano pari opportunità? Io no. Quindi le quote rosa sono qualcosa che accetterei "tappandomi il naso" come si dice...
Per il resto...non comprendo il tuo discorso sui lavori pesanti, la nostra costituzione oltre a dire che la Repubblica è fondata sul lavoro, dice che ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in base alle proprie capacità, ciò che si chiede quindi è pari opportunità in campi dove ci sono pari capacità.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html

Sul divorzio e la separazione ho già detto anche io che ci sono grossi squilibri a favore della donna.

Avatar utente
bluver
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 848
Iscritto il: 20 luglio 2009
Età: 56

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da bluver » 06/06/2010, 6:32

tempest ha scritto:[...]


A me le quote rosa non piacciono, ma sto cominciando a temere che nel nostro paese queste siano il cosiddetto "male minore". Preferisisco un uomo capace ad una donna meno capace, ma a parità di capacità, siamo sicuri che le donne abbiano pari opportunità? Io no. Quindi le quote rosa sono qualcosa che accetterei "tappandomi il naso" come si dice...
Per il resto...non comprendo il tuo discorso sui lavori pesanti, la nostra costituzione oltre a dire che la Repubblica è fondata sul lavoro, dice che ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in base alle proprie capacità, ciò che si chiede quindi è pari opportunità in campi dove ci sono pari capacità.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html

Sul divorzio e la separazione ho già detto anche io che ci sono grossi squilibri a favore della donna.
concordo pienamente
Io son come loro in perpetuo volo

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da arietina76 » 06/06/2010, 10:09

tempest ha scritto:[...]


A me le quote rosa non piacciono, ma sto cominciando a temere che nel nostro paese queste siano il cosiddetto "male minore". Preferisisco un uomo capace ad una donna meno capace, ma a parità di capacità, siamo sicuri che le donne abbiano pari opportunità? Io no. Quindi le quote rosa sono qualcosa che accetterei "tappandomi il naso" come si dice...
Per il resto...non comprendo il tuo discorso sui lavori pesanti, la nostra costituzione oltre a dire che la Repubblica è fondata sul lavoro, dice che ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in base alle proprie capacità, ciò che si chiede quindi è pari opportunità in campi dove ci sono pari capacità.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html

Sul divorzio e la separazione ho già detto anche io che ci sono grossi squilibri a favore della donna.
come Bluver, anch'io concordo con Tempest.
il concetto di parità non va inteso come parità sempre e comunque, a tutti i costi, ma come parità a fronte di pari capacità.
e anch'io credo che, in molti settori, ancora non sia proprio così.

anch'io credo poi che, in tema di separazione e divorzio, ci siano spesso squilibri a favore della donna, ma questo è un altro discorso, che non toglie nulla a quello che si è già detto....

Avatar utente
tropicsnow
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 4405
Iscritto il: 05 aprile 2009
Sesso:

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da tropicsnow » 06/06/2010, 11:01

kim90 ha scritto:[...]
Perfetto, come ho già detto, se ritenete che la parità non é stata ancora raggiunta e che in molti settori lavorativi le donne siano davvero poche per motivi di discriminazione, ok… inseritevi tranquillamente svolgendo gli stessi lavori dell’uomo.
qui ha già risposto tempest...
aggiungo solo che il mio idraulico è una donna :D
kim90 ha scritto: Inoltre in caso di divorzio invertiamo la rotta, cominciamo a far pagare gli alimenti e l’assegno di mantenimento anche alla donna.
In questa maniera ci sarà un’ uguaglianza concreta, a tutti gli effetti.
Che ne dite?

ci sono casi in cui è la donna ad avere un reddito superiore a quello del marito ed è pertanto lei a staccare l'assegno di mantenimento ;)
occorre distinguere tra assegno alimentare o di mantenimento; il primo copre le spese relative ai beni di prima necessità ed il presupposto per la sua previsione è uno stato di bisogno del coniuge il quale risulti privo, del tutto o quasi, dei mezzi di sostentamento, mentre il secondo ha lo scopo di assicurare al coniuge il mantenimento di un tenore di vita equivalente a quello goduto in costanza di matrimonio.
quanto all'obbligo di mantenimento, bisogna distinguere il mantenimento disposto in favore dei figli da quello in favore del coniuge.
quanto al primo, premesso che l'obbligo di mantenimento nei confronti dei figli grava sempre su entrambi i genitori, normalmente l'assegno di mantenimento viene posto a carico del genitore che non convive con i figli, quale contributo al mantenimento dei medesimi, proprio al fine di bilanciare il mantenimento cui provvede quotidianamente il genitore convivente, il quale non solo affronta le spese giornaliere per i figli, ma si preoccupa anche della cura quotidiana degli stessi.
altra cosa è il mantenimento in favore della moglie che non è sempre dovuto - come quello in favore dei figli - ma può essere disposto qualora il coniuge non abbia adeguati redditi propri che gli consentano di mantenere un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio e va quantificato tenendo conto dei reciproci redditi.

ricordo anche che ci sono molti mariti che non solo non passano l'assegno di mentenimento alla ex moglie ma neppure ai figli! questi uomini una volta che si son separati dimenticano che in un recente passato hanno avuto una famiglia ed è la donna a farsi completamente carico di tutto!
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da arietina76 » 06/06/2010, 13:45

tropicsnow ha scritto:[...]

ricordo anche che ci sono molti mariti che non solo non passano l'assegno di mentenimento alla ex moglie ma neppure ai figli! questi uomini una volta che si son separati dimenticano che in un recente passato hanno avuto una famiglia ed è la donna a farsi completamente carico di tutto!
anche questo è vero....

ildilemmadelprigioniero

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 06/06/2010, 16:13

tropicsnow ha scritto:
uomo e donna sono allo stesso livello?
Nel mercato del lavoro no (e non per colpa delle donne). Lo studio della Rosti è uno dei migliori in Italia sul tema:

http://xoomer.virgilio.it/raccontarsi/presentazioni2006/Rosti_lasegregazione.pdf

Ares87
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 610
Iscritto il: 18 maggio 2009
Età: 36

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ares87 » 06/06/2010, 21:25

tropicsnow ha scritto:50 anni di battaglie per un'uguaglianza tra le donne e gli uomini hanno permesso di assicurare le pari opportunità e l'uguaglianza di trattamento tra i due sessi, nonché di lottare contro ogni discriminazione basata sul sesso ma ci sono ancora degli ostacoli...

secondo voi la parità esiste davvero? uomo e donna sono allo stesso livello?
in cosa lo sono e cosa ancora bisogna fare?
Secondo me le donne hanno raggiunto la parità quasi ovunque ormai.
Nel lavoro la situazione è tragica per tutti e non credo che le donne siano più svantaggiate...
Riguardo a dove questa parità non è stata raggiunta mi vengono in mente la Chiesa, la politica comunque poichè, quote o non quote, la situazione non è alla pari, ma soprattutto i libri di scuola.
Non si studia, o lo si fa poco, infatti, il contributo storico che molte donne hanno dato in Italia (e non solo), soprattutto durante il Risorgimento contribuendo a infondere primi concetti repubblicani.
Se penso comunque alla mia esperienza, la discriminazione l'ho sempre vista ma.... al contrario! A scuola le ragazze sono sempre state più avvantaggiate di noi maschi e oltretutto molti lavori sono "riservati" alle donne... Sempre per questa strana convinzione che diano meno problemi... boh...
Siamo pari quindi...

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da tempest » 06/06/2010, 21:48

Ares87 ha scritto:[...]

molti lavori sono "riservati" alle donne... Sempre per questa strana convinzione che diano meno problemi... boh...
Siamo pari quindi...
Per quali lavori si ha la convinzione che le donne diano meno problemi?

Ci sono alcuni alcuni ruoli che sono appannaggio di donne, ma per buoni motivi, ti faccio un esempio: l'assistente sociale o la psicologa che aiuta le vittime di violenza sessuale su donne e bambini... la figura femminile è più rassicurante di quella maschile in questo campo molto delicato, no?

Ares87
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 610
Iscritto il: 18 maggio 2009
Età: 36

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ares87 » 06/06/2010, 22:39

tempest ha scritto:[...]


Per quali lavori si ha la convinzione che le donne diano meno problemi?

Ci sono alcuni alcuni ruoli che sono appannaggio di donne, ma per buoni motivi, ti faccio un esempio: l'assistente sociale o la psicologa che aiuta le vittime di violenza sessuale su donne e bambini... la figura femminile è più rassicurante di quella maschile in questo campo molto delicato, no?
Per esempio molti pub, negozi di abbigliamento, supermercati, richiedono esplicitamente la presenza di figure femminili piuttosto che maschili. Penso lo facciano perchè considerano le ragazze più gestibili e meno intraprendenti...

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da tempest » 07/06/2010, 10:55

Ares87 ha scritto:[...]



Per esempio molti pub, negozi di abbigliamento, supermercati, richiedono esplicitamente la presenza di figure femminili piuttosto che maschili. Penso lo facciano perchè considerano le ragazze più gestibili e meno intraprendenti...
Ah..ho capito...
Secondo me invece si tratta di ragioni di mercato, nei pub/bar spesso i clienti si intrattengono più volentieri se ci sono ragazze la banco ( specie se sono carine...vedi il nostro utente tappo ;)), le donne passano meno tempo al bar a chiaccherare , nei negozi di abbigliamento poi bisogna considerare il tipo di lavoro: le donne si sentono più a loro agio con altre donne per avere consigli, parlare della loro "taglia", e chiedere come mascherare certi daspetti della loro figura e valorizzarne altri, gli uomini non passano ore nei negozi di abbigliamento, sono più decisi e meno insicuri e a loro non dispiace una ragazza che li consigli.
Nei supermercati invece vedo parità di occupazione tra donne e uomini.



Visto che è una questione di attualità in questi giorni...aggiungo che non c'è parità nel sistema pensionistico: gli uomini al momento sono svantaggiati, è una situazione che l'Europa chiede con insistenza di correggere, a mio avviso, con ragione.

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da arietina76 » 07/06/2010, 14:04

tempest ha scritto:[...]


Ah..ho capito...
Secondo me invece si tratta di ragioni di mercato, nei pub/bar spesso i clienti si intrattengono più volentieri se ci sono ragazze la banco ( specie se sono carine...vedi il nostro utente tappo ;)), le donne passano meno tempo al bar a chiaccherare , nei negozi di abbigliamento poi bisogna considerare il tipo di lavoro: le donne si sentono più a loro agio con altre donne per avere consigli, parlare della loro "taglia", e chiedere come mascherare certi daspetti della loro figura e valorizzarne altri, gli uomini non passano ore nei negozi di abbigliamento, sono più decisi e meno insicuri e a loro non dispiace una ragazza che li consigli.
Nei supermenrcati invece vedo parità di occupazione tra donne e uomini.
concordo. in molti esercizi commerciali la richiesta di un commesso o di una commessa dipende, più che da discorsi di parità, solo dalla logica del mercato.
come giustamente ha detto Tempest, ad esempio i bar sono più frequentati da uomini, e quindi gli esercenti crecano per lo più ragazze, preferibilmente di bella presenza.
in questi casi credo la parità dei sessi (o la discriminazione) non c'entri nulla...

Ares87
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 610
Iscritto il: 18 maggio 2009
Età: 36

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ares87 » 07/06/2010, 22:38

tempest ha scritto:[...]


Ah..ho capito...
Secondo me invece si tratta di ragioni di mercato, nei pub/bar spesso i clienti si intrattengono più volentieri se ci sono ragazze la banco ( specie se sono carine...vedi il nostro utente tappo ;)), le donne passano meno tempo al bar a chiaccherare , nei negozi di abbigliamento poi bisogna considerare il tipo di lavoro: le donne si sentono più a loro agio con altre donne per avere consigli, parlare della loro "taglia", e chiedere come mascherare certi daspetti della loro figura e valorizzarne altri, gli uomini non passano ore nei negozi di abbigliamento, sono più decisi e meno insicuri e a loro non dispiace una ragazza che li consigli.
Nei supermercati invece vedo parità di occupazione tra donne e uomini.



Visto che è una questione di attualità in questi giorni...aggiungo che non c'è parità nel sistema pensionistico: gli uomini al momento sono svantaggiati, è una situazione che l'Europa chiede con insistenza di correggere, a mio avviso, con ragione.
Allora anche l'azienda che non assume la donna incinta è una logica di mercato, ma comunque è discriminante...

Avatar utente
kim90
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1821
Iscritto il: 14 gennaio 2006
Età: 60

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da kim90 » 07/06/2010, 22:53

tempest ha scritto:[...]


A me le quote rosa non piacciono, ma sto cominciando a temere che nel nostro paese queste siano il cosiddetto "male minore". Preferisisco un uomo capace ad una donna meno capace, ma a parità di capacità, siamo sicuri che le donne abbiano pari opportunità? Io no. Quindi le quote rosa sono qualcosa che accetterei "tappandomi il naso" come si dice...
Per il resto...non comprendo il tuo discorso sui lavori pesanti, la nostra costituzione oltre a dire che la Repubblica è fondata sul lavoro, dice che ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in base alle proprie capacità, ciò che si chiede quindi è pari opportunità in campi dove ci sono pari capacità.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html

Sul divorzio e la separazione ho già detto anche io che ci sono grossi squilibri a favore della donna.


Per quanto riguarda gli articoli che tu hai citato in campo costituzionale è argomento scontato, su cui peraltro credo non ci sia nulla da dire o da disquisire
Sul discorso dei lavori pesanti io ho voluto tracciare un riferimento più che lecito, considerando che troppe donne fomentano contro un sistema sociale, che a loro giudizio, le vedono tuttora diverse dall’uomo soprattutto riguardante il campo del lavoro.
All’interno della vostra fazione si ripete all’infinito che la donna non ha raggiunto l’uguaglianza, che c’è molto da fare, che trovano notevoli difficoltà per raggiungere gli stessi diritti nel campo professionale…Un trito e ritrito.

Io invece ribadisco che le donne si sono inserite dappertutto, oggi occupano posti in tutti i campi, Medicina, Forze armate, Politica, e tanti altri.
Ma nonostante ciò, e lo vediamo in questo forum, molte continuano imperterrite a rivendicare diritti facendo riferimento sempre al campo professionale.
Trovo inutile tutto questo spreco di energia per fomentare contro un sistema oramai già profondamente evoluto sulle pari opportunità, continuare su questo passo si entra in un loop vizioso.

Spesso dietro queste arringhe vengono a galla solo pretese illusorie che tutto sia dovuto, e nulla deve mancare, come se l’uomo (maschio) sia il privilegiato assoluto in tutto e per tutto e che miri a togliere alla donna. Niente di più falso!

Inoltre non è da escludersi che queste rivendicazioni possano diventare un semplice discorso di comodo, o meglio un pietoso alibi per la donna che, di fronte agli insuccessi nel campo professionale e lavorativo, deve per forza trovare il capro espiatorio. La musica è sempre la stessa, alla prima difficoltà sul lavoro e nel campo professionale si coglie l’occasione per additare la società come cattiva e discriminante verso la donna. Ma tutto ciò fa parte di un vecchio retaggio di una cultura oramai superata, i tempi sono cambiati e sarebbe ora di dare un freno a questi preconcetti, direi infondati, che vedono sempre l’uomo antagonista alla donna.

Potrei elencarvi un’ infinità di casi in cui è stato spesso l’uomo a trovare difficoltà e ostacoli mentre la donna è stata più che favorita, ma sarebbe una perdita di tempo con il rischio di debordare in una competizione senza fine.


PS/A proposito di quote rosa…mi chiedo le quote azzurre ancora non si intravedono? ;)


ciao

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da tempest » 08/06/2010, 2:04

kim90 ha scritto:[...]

Io invece ribadisco che le donne si sono inserite dappertutto, oggi occupano posti in tutti i campi, Medicina, Forze armate, Politica, e tanti altri.
Ma nonostante ciò, e lo vediamo in questo forum, molte continuano imperterrite a rivendicare diritti facendo riferimento sempre al campo professionale.
Trovo inutile tutto questo spreco di energia per fomentare contro un sistema oramai già profondamente evoluto sulle pari opportunità, continuare su questo passo si entra in un loop vizioso.

ciao

L'uomo non è privilegiato su tutto, io stessa ho citato alcuni ambiti nei quali non lo è: il divorzio e il sistema pensionistico su tutti. Ho anche detto che la donna madre a mio avviso non ha ( spesso ) per il lavoro lo stesso interesse dell'uomo e la stessa voglia di "arrivare". Ritengo di essere stata obiettiva.
Per quanto concerne la parte che ho quotato, non concordo con la tua opinione: non credo affatto che il sistema Italia sia "profondamente evoluto nelle pari opportunità", e credo che ciò sia dimostrato dalla scarsa presenza di donne in ruoli di prestigio e di potere nei campi che tu hai citato.
Nessuno vuole fomentare una guerra dei sessi, certamente non in questo fourm, tropicsnow ha fatto una domanda ed ognuno ha dato una risposta secondo percezioni, esperienze personali e dati/statistiche oggettivi/e. Le statistiche degli altri paesi occidentali ci offrono un quadro diverso dal nostro, le donne italiane saranno quindi meno in gamba delle altre donne europee? Mah...io sono più propensa a vedere qualche mal funzionamento nel nostro sistema piuttosto che a ritenere le donne italiane meno capaci.

Avatar utente
bluver
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 848
Iscritto il: 20 luglio 2009
Età: 56

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da bluver » 08/06/2010, 6:18

kim90 ha scritto:[...]



......
All’interno della vostra fazione si ripete all’infinito che la donna non ha raggiunto l’uguaglianza, che c’è molto da fare, che trovano notevoli difficoltà per raggiungere gli stessi diritti nel campo professionale…Un trito e ritrito.

Io invece ribadisco che le donne si sono inserite dappertutto, oggi occupano posti in tutti i campi, Medicina, Forze armate, Politica, e tanti altri.
Ma nonostante ciò, e lo vediamo in questo forum, molte continuano imperterrite a rivendicare diritti facendo riferimento sempre al campo professionale.
Non è voler essere faziosi
In molte hanno riconosciuto anche disegualianza a favore di uomini
Ribadisco che pur avendo a livello legislativo una serie di tutele di tutto rispetto ci sono ancora molte possibilità di elusione delle stesse.

Nei casi in cui
-ti senti dire "sappia che per questo posto sceglierò sempre un uomo anche se meno preparato" (non vi erano giustificazioni di sorta) o se sei dall'altra parte, mi raccomando vediamo di non prendere donne
- ti ritrovi a costruire sistemi di valutazione che premiano la presenza invece del risultato e questo va ad incidere sui livelli retributivi
- le organizzazionidelle attività sono fatte a misura d'uomo in termini di orari e programmazioni varie , anche in assenza di motivi che lo giustifichino
- e non continuo con altri esempi possibili, sia formalmente evidenti che più sottili e difficili da evidenziare.....

Io non ritengo che si possa parlare di effettiva parità raggiunta
Possiamo mascherarci dietro una presunta incapacità gestionale organizzativa di chi gestisce le organizzazioni? Può sicuramente essere ma possiamo negare che incidano ancora preconcetti culturali?

Non nego che poi ci sia chi approfitta delle tutele per farsi i proprio comodi, ma questo avviene in ogni campo e lo fanno uomini e donne
Nemmeno nego che ci sia chi gioca sul suo essere donna per raggiungere in modo più semplice i risultati sperati e lo condanno, perchè va a discapito non solo dell'uomo ma anche della donna che investe seriamente nel suo lavoro.

kim90 ha scritto:[...]
Trovo inutile tutto questo spreco di energia per fomentare contro un sistema oramai già profondamente evoluto sulle pari opportunità, continuare su questo passo si entra in un loop vizioso.


Inciso più generale.
Quando parliamo di diritti in senso lato ritengo si debba stare attenti sia non perseverare nelle lotta ad oltranza fine a se stessa, ma nemmeno ad adagiarsi su risultati pensando che siano assodati e consolidati. Il pericolo di fare passi indietro c'è in ogni campo ( non solo in termini di pari opportunità, ma anche nella libertà di espressione, diritti umani, democrazia, ecc). Qui mi fermo perchè andrei fuori topic

kim90 ha scritto:[...]
Spesso dietro queste arringhe vengono a galla solo pretese illusorie che tutto sia dovuto, e nulla deve mancare, come se l’uomo (maschio) sia il privilegiato assoluto in tutto e per tutto e che miri a togliere alla donna. Niente di più falso!

Inoltre non è da escludersi che queste rivendicazioni possano diventare un semplice discorso di comodo, o meglio un pietoso alibi per la donna che, di fronte agli insuccessi nel campo professionale e lavorativo, deve per forza trovare il capro espiatorio.




Come ho già citato in altre occasioni, ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace e di aver raggiunto risultati che mi sono prefissata, molti anche in contesti prevalentemente maschili.
Di certo con qualche difficoltà maggiore rispetto a un uomo e con qualche rinuncia in più. PArte di queste rinunce sono normali, non possiamo avere sempre tutto.
Ma parte forse dovute a pregiudizi che ancora troviamo in alcuni contesti orgaizzativi, all'aspetto culturale e privato che implica la disponibilità al sostegno dell'altro (nella coppia e nella famiglia in generale) davanti a certe scelte.

Mi sono però sentita in dovere di queste precisazioni.


Ripeto, non è antagonismo, non facciamo la lotta ad oltranza ma non neghiamo le situazioni critiche tuttora presenti
Io son come loro in perpetuo volo

Avatar utente
kim90
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1821
Iscritto il: 14 gennaio 2006
Età: 60

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da kim90 » 08/06/2010, 23:27

bluver ha scritto:[...]


In molte hanno riconosciuto anche disegualianza a favore di uomini
Ribadisco che pur avendo a livello legislativo una serie di tutele di tutto rispetto ci sono ancora molte possibilità di elusione delle stesse.

Nei casi in cui
-ti senti dire "sappia che per questo posto sceglierò sempre un uomo anche se meno preparato" (non vi erano giustificazioni di sorta) o se sei dall'altra parte, mi raccomando vediamo di non prendere donne
- ti ritrovi a costruire sistemi di valutazione che premiano la presenza invece del risultato e questo va ad incidere sui livelli retributivi
- le organizzazionidelle attività sono fatte a misura d'uomo in termini di orari e programmazioni varie , anche in assenza di motivi che lo giustifichino
- e non continuo con altri esempi possibili, sia formalmente evidenti che più sottili e difficili da evidenziare.....

Io non ritengo che si possa parlare di effettiva parità raggiunta
Possiamo mascherarci dietro una presunta incapacità gestionale organizzativa di chi gestisce le organizzazioni? Può sicuramente essere ma possiamo negare che incidano ancora preconcetti culturali?

non è antagonismo, non facciamo la lotta ad oltranza ma non neghiamo le situazioni critiche tuttora presenti



Si mastica…si mastica senza mai arrivare all’osso.
In tutte le cose, come d'altronde anche in questo argomento, potremmo controbatterci all’infinito.
Per esempio ho lavorato in diverse ditte private, e posso darti per certo che il personale femminile (segretarie) veniva trattato con garbo dai responsabili, perché erano donne, noi dipendenti uomini invece il contrario, eravamo continuamente sottoposti a richiami ingiustificati e pressanti atteggiamenti quasi da caporalato.
Non parlo di casi isolati, è un fenomeno abbastanza frequente in molte ditte della mia regione.
Questa non è forse una discriminazione al contrario, verso gli uomini?

Ritornando per un attimo ai diritti sul divorzio, un altro esempio paradigmatico è il caso di un mio amico separato (tradito dalla moglie), per la legge ha dovuto cedere la casa alla sua ex, alimenti e sostenimento. Lei adesso vive con il suo compagno nella sua nuova casa.
Questo mio amico, che fa il cameriere, è stato costretto a ritornare a vivere con la sua mamma anziana, e buona parte del suo modesto guadagno deve cederlo per il sostenimento della moglie e le figlie (premesso che lei e il suo nuovo compagno sono entrambi impiegati pubblici) ma nonostante ciò la legge ha riconosciuto a lei i diritti di sostenimento. Roba dell’altro mondo!
Il malcontento e il senso di inadeguatezza della donna oggi non avrebbe ragione di esistere, ma in questa nuova epoca tutto fa brodo, allora sempre in prima linea per riempire i propri vuoti.

Se 10 uomini e 10 donne incontrano la medesima difficoltà in una data situazione, l’uomo incassa e persiste, la donna invece ben spesso non perde tempo ad attribuire la colpa alla disuguaglianza dei diritti.
Fra 1000 anni, se il pianeta terra esisterà ancora, la donna continuerà a rivendicare i propri diritti, se non addirittura gli attributi naturali maschili.
Così saremo tutti pari alla perfezione! ;)

Ciao

Ospite

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ospite » 09/06/2010, 22:14

tropicsnow ha scritto:[...]
altra cosa è il mantenimento in favore della moglie che non è sempre dovuto - come quello in favore dei figli - ma può essere disposto qualora il coniuge non abbia adeguati redditi propri che gli consentano di mantenere un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio e va quantificato tenendo conto dei reciproci redditi.
Esistono anche donne furbe che, una volta trovato il lavoro e uno stipendio fisso e decente, non comunicano nulla preferendo continuare a "salassare" l'ex marito come ripicca di separazione. Per non parlare di donne che non lavorano, ma magari sono di famiglia benestante e godono ampiamente di beni di lusso, ma pretendono egualmente cifre che pongono in seria difficoltà il bilancio mensile dell'uomo.
tropicsnow ha scritto:[...]
ricordo anche che ci sono molti mariti che non solo non passano l'assegno di mentenimento alla ex moglie ma neppure ai figli! questi uomini una volta che si son separati dimenticano che in un recente passato hanno avuto una famiglia ed è la donna a farsi completamente carico di tutto!
E' purtroppo vero. Qualche volta però, il comportamento non è mosso da incuria o disinteresse, ma da veri e propri problemi di far quadrare il proprio bilancio. Con uno stipendio di 1100 euro al mese, versarne 500 alla famiglia, costringe a sacrifici piuttosto notevoli.
Ci fosse ogni tanto un po' di più magnanimità e comprensione fra gli ex....

Ospite

Re: tra uomo e donna è parità?

Messaggio da Ospite » 10/06/2010, 14:42

tropicsnow ha scritto: secondo voi la parità esiste davvero? uomo e donna sono allo stesso livello?
in cosa lo sono e cosa ancora bisogna fare?
secondo me tutta questa battaglia è vana, perché la vera parità fra uomo e donna non può esistere. Penso che è perché donna e uomo fanno diverse funzioni nella società. Invece non nego che esiste la discriminazione di donne nella società moderna. Davvero spesso le donne guadagnano meno che gli uomini anche fanno più spesso il lavoro scarto. Non è giusto. E purtroppo non si vede il progresso nella lotta contro la discriminazione delle donne. Non so se in Italia le donne hanno qualche preferenze, ma sembra che di solito nel mondo le donne soffrono di più e quasi sempre hanno meno d'opportunità di trovare il buon lavoro fare la carriera ecc.

Credo che eliminare il problema non sia possibile, invece si può dissimularlo tramite la legge. Si deve vagare una legge che fa le condizioni più comode per le donne in lavoro. Anche credo che si deve mettere le donne saggi al Parlamento, affinché loro difendono meglio suoi diritti. Credo che così a forza del tempo la mentalità degli uomini si cambia pian piano ed anche la vita di donna sia più comoda.

riend
Nuovo Iscritto
Messaggi: 9
Iscritto il: 10 giugno 2010
Età: 66


Messaggio da riend » 12/06/2010, 0:15

premetto che il mio parere è personalissimo,ed è il seguente:attualmente le donne,anche dovuto al fatto che la società patriarcale è finita da poco,portano in serbo presunte differenze,che sostianzalmente non esistono più...(al tempo! non arrabbiatevi subito!!:::)
credo che uomini e donne siano su gradini posti sullo stesso livello,in grado di guardarsi reciprocamente negli occhi.
diverso è il modo di stare ognuno sul proprio gradino..
complementari,contrapposti,siamo esattamente uguali..
io ci credo.
l,importanza delle espressioni,l'irrazionalità coerente...boh?

Avatar utente
kim90
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1821
Iscritto il: 14 gennaio 2006
Età: 60


Messaggio da kim90 » 04/07/2010, 11:15

riend ha scritto:premetto che il mio parere è personalissimo,ed è il seguente:attualmente le donne,anche dovuto al fatto che la società patriarcale è finita da poco,portano in serbo presunte differenze,che sostianzalmente non esistono più...(al tempo! non arrabbiatevi subito!!:::)
credo che uomini e donne siano su gradini posti sullo stesso livello,in grado di guardarsi reciprocamente negli occhi.
diverso è il modo di stare ognuno sul proprio gradino..
complementari,contrapposti,siamo esattamente uguali..
io ci credo.
Concordo con te riend, infatti in questa epoca trovo desueto rivendicare ancora i diritti sulla parità... Oramai siamo sulla linea di bordo, a buon intenditor poche parole! ;)

stellacadente1957


Messaggio da stellacadente1957 » 04/07/2010, 22:13

Oggi guardavo un programma e un uomo che fa l'ostetric di mestiere, raccontava la sua difficolta a poter realizzare il suo sogno fi diventar ostetrico.
Raccontava come gli era nata la passione per questo lavoro e come sia stato difficile realizzare il suo sogno..perche' quel tipo di lavoro è solo per le donne...
Vedi come è strana la vita?