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quella strana paura
Inviato: 27/03/2010, 10:28
da messaggero
Non si capisce se sia bene raccontare o dare alcuni pensieri con la paura di essere importuno. Dire a proposito di questa difficolta' , non so quale effetto puo' avere. Ci sono parole che possono essere usate ed altre parole da non utilizzare? Oppure il fastidio di leggere qualcosa che genera ricordi o brutte emozioni? Il dubbio e' presente e non e' chiara la via d'uscita. Quali idee affrontare? Posso accennare quello che io vedo intorno a me? Ricevo indifferenza oppure un silenzio pieno di tolleranza? Non essendoci elementi per le deduzioni, non e' possibile conseguire alcuna soluzione. Quando si desidera raccontare, le parole potranno allietare chi le ascolta? Puo' essere bello se guardiamo un quadro, leggiamo una poesia, riflettiamo su una storia ascoltata? E perche' stare al telefono per cantarsi le canzoni? Le idee, i sentimenti, le emozioni di altri sono davvero un fastidio? Oppure c'e' qualcosa che non va nella mente di chi ascolta o legge che non va? Di certo costruire muri e barriere non giova al Bene comune.
Re: quella strana paura
Inviato: 27/03/2010, 11:10
da gian.k
messaggero ha scritto:Non si capisce se sia bene raccontare o dare alcuni pensieri con la paura di essere importuno. Dire a proposito di questa difficolta' , non so quale effetto puo' avere. Ci sono parole che possono essere usate ed altre parole da non utilizzare? Oppure il fastidio di leggere qualcosa che genera ricordi o brutte emozioni? Il dubbio e' presente e non e' chiara la via d'uscita. Quali idee affrontare? Posso accennare quello che io vedo intorno a me? Ricevo indifferenza oppure un silenzio pieno di tolleranza? Non essendoci elementi per le deduzioni, non e' possibile conseguire alcuna soluzione. Quando si desidera raccontare, le parole potranno allietare chi le ascolta? Puo' essere bello se guardiamo un quadro, leggiamo una poesia, riflettiamo su una storia ascoltata? E perche' stare al telefono per cantarsi le canzoni? Le idee, i sentimenti, le emozioni di altri sono davvero un fastidio? Oppure c'e' qualcosa che non va nella mente di chi ascolta o legge che non va? Di certo costruire muri e barriere non giova al Bene comune.
Ci hai hai girato un po al largo.... non è che si capisca bene il punto...
Re: quella strana paura
Inviato: 27/03/2010, 12:28
da arietina76
gian.k ha scritto:[...]
Ci hai hai girato un po al largo.... non è che si capisca bene il punto...
io non l'ho proprio capito, il punto....

Re: quella strana paura
Inviato: 27/03/2010, 17:25
da Ares87
messaggero ha scritto:Non si capisce se sia bene raccontare o dare alcuni pensieri con la paura di essere importuno. Dire a proposito di questa difficolta' , non so quale effetto puo' avere. Ci sono parole che possono essere usate ed altre parole da non utilizzare? Oppure il fastidio di leggere qualcosa che genera ricordi o brutte emozioni? Il dubbio e' presente e non e' chiara la via d'uscita. Quali idee affrontare? Posso accennare quello che io vedo intorno a me? Ricevo indifferenza oppure un silenzio pieno di tolleranza? Non essendoci elementi per le deduzioni, non e' possibile conseguire alcuna soluzione. Quando si desidera raccontare, le parole potranno allietare chi le ascolta? Puo' essere bello se guardiamo un quadro, leggiamo una poesia, riflettiamo su una storia ascoltata? E perche' stare al telefono per cantarsi le canzoni? Le idee, i sentimenti, le emozioni di altri sono davvero un fastidio? Oppure c'e' qualcosa che non va nella mente di chi ascolta o legge che non va? Di certo costruire muri e barriere non giova al Bene comune.
Ma che stai a dì????!!!!!!

Re: quella strana paura
Inviato: 27/03/2010, 20:16
da tropicsnow
gian.k ha scritto:[...]
Ci hai hai girato un po al largo.... non è che si capisca bene il punto...
in effetti non è molto chiaro...
forse messaggero si/ci chiedeva se è sempre un bene esprimere la propria opinione con il rischio di ferire l'interlocutore con le nostre parole soprattutto se costui vuole sentirsi dire altro rispetto alla verità e in che modo scegliere queste parole senza il rischio di richiamere alla mente dell'altro spiacevoli ricordi e urtare la sua sensibilità...
è questo il senso

Re: quella strana paura
Inviato: 28/03/2010, 17:59
da Eliosbm71
tropicsnow ha scritto:[...]
in effetti non è molto chiaro...
forse messaggero si/ci chiedeva se è sempre un bene esprimere la propria opinione con il rischio di ferire l'interlocutore con le nostre parole soprattutto se costui vuole sentirsi dire altro rispetto alla verità e in che modo scegliere queste parole senza il rischio di richiamere alla mente dell'altro spiacevoli ricordi e urtare la sua sensibilità...
è questo il senso

Ciao Messaggero
Anche io ho capito quello che ha scritto Tropic, ma credo che ci sia di piu', solo che se non porti esempi concreti e' difficile darti un'opinione calzante.
Poni degli interrogativi troppo generici e c'e' il rischio di scrivere fesserie.
va' a finire che poi non ti risponde piu' nessuno.
un abbraccio.
Inviato: 29/03/2010, 20:21
da Andyphone
Per cortesia cercate di aprire discussioni comprensibili o perlomeno spiegatevi meglio quando vi viene richiesto.
Grazie.