A proposito della Cappella Chigi, desidero ardentemente parlare in particolare della sua cupola perchè mi sta molto a cuore la sorte toccata ad alcuni personaggi in essa raffigurati

Motivo per cui mi dilungherò, se non vi secca troppo, almeno per una quarantina di pagine circa

(scherzo...).
Dunque: la cupola interna della cappella chigiana è decorata da cassettoni dorati che incorniciano mosaici eseguiti dal mosaicista veneto Luigi de Pace su disegno di Raffaello Sanzio (allo stesso Raffaello è ascrivibile in generale la progettazione dell'intera cappella in questione). Al centro della cupola troneggia la figura di Dio creatore del firmamento: circondato da deliziosi putti, con uno stregonesco e deciso gesto delle braccia (alzate e a mani aperte) mette in moto i pianeti dell'universo che si trovano sotto, raffigurati in basso e distribuiti intorno alla cupola (tra un pianeta e l'altro possiamo notare anche dei mosaici raffiguranti otto candelabri). I pianeti sono rappresentati da Raffaello non nella loro forma o stato naturale (solidi o gassosi) di corpi celesti (l'unico corpo raffigurato in forma "celeste" è un globo punteggiato di stelle), ma con le sembianze degli antichi Dèi pagani: troviamo quindi così raffigurati Marte, Mercurio, Giove, Saturno, ecc.
A proposito di questa scelta di Raffaello, questo si scrive nel libro di Lodovico Gruner* (le note tra parentesi quadre sono mie):
(...)
s'egli avesse voluto rappresentarli [il riferimento è qui ai pianeti]
tali quali sono in verità, non avrebbe potuto far altro che mettere sotto gli occhi [dell'osservatore]
una fila o un giro di globi, più o meno grandi, senza aver mezzo di dare anima e varietà al suo lavoro, e senza poter fare intendere qual fosse a modo di esempio, il Giove, qual Marte o Mercurio
Ma c'è di più: posizionato immediatamente al di sopra di ciascun pianeta-dio pagano si trova un angelo. Cioè, l'angelo è raffigurato insieme al dio pagano. Per questa ragione, nonostante il cielo della cupola sia stato sezionato da Raffaello secondo il sistema tolemaico (e non poteva essere diversamente - come fa notare lo stesso Gruner - considerato che si era allora nei primi decenni del Cinquecento), la presenza di un angelo per ogni pianeta induce Gruner a scrivere:
Ma pure nel cielo dipintone da Raffaelle io veggo sì novelle cose, che non temo di assicurare essergli stato, per avventure di quelle, non già Tolomeo, ma il nostro Dante guida e maestro. Perciocchè da chi se non da lui egli prese l’idea di far sì, che al cielo delle stelle e quelli de’ Pianeti presiedesse un Angelo, il quale ne regolasse il movimento, secondo il cenno e il voler
dell’Eterno?
Risulta così chiarito il motivo (e la funzione) della presenza dell'angelo:
l'Alighieri nel "Convivio" ritiene infatti che «li movitori del cielo della Luna siano dell’ordine degli Angeli, e quelli di Mercurio siano gli Arcangeli e quelli di Venere siano li Troni», e così di seguito fino ai sommi Serafini. In pratica, ogni cielo o pianeta ha per motore (non è specificato nel Convivio se diesel o a benzina) un angelo del genere di cui si è detto poco fa. Ciò spinge Gruner a concludere che la volta della cupola della cappella chigiana mostri "cose senza dubbio Dantesche".
*Lodovico Gruner, "I Mosaici della cupola nella Cappella Chigiana di S. Maria del Popolo in Roma inventati da Raffaelle Sanzio d'Urbino".
Questo libro è attualmente fuori commercio e ha un prezzo (464€). che ne incoraggia poco l'acquisto nelle librerie specializzate nel settore fuori commercio. Fortunatamente sono riuscito a trovarne alcuni stralci online su googlebooks.
P.S. I cartoni originali (sulla base dei quali De Pace ha eseguito i mosaici) disegnati da Raffaello sono purtroppo andati perduti (ci rimangono solo alcuni disegni preparatori di Dio creatore del firmamento conservati all'estero). Posto qui di seguito un disegno che riproduce fedelmente uno dei mosaici - quello raffigurante Giove - della cupola di Cappella Chigi:
http://imgur.com/rrV9jUa