Bellissima!Pallina5 ha scritto:[...]
La risposta sta tutta in una citazione:"....e' tutto un equilibrio sopra la follia"...

Il forum dove parlare un po' di tutto e di più ( o del + e del - ) Tutti assieme nella nostra piazza virtuale su MailAmici
Messaggio da Artemisia » 29/11/2012, 13:54
Bellissima!Pallina5 ha scritto:[...]
La risposta sta tutta in una citazione:"....e' tutto un equilibrio sopra la follia"...
Messaggio da teneramenteforte » 30/11/2012, 20:06
Follie...? Eccome se ne ho fatte!!! Tutte per amore, di quelle che ti fanno battere il cuore a 1000!!! E così, quasi 15 anni fa, durante il mio primo viaggio in Thailandia, mi sono innamorato di una donna thailandese. Abbiamo passato assieme 2 settimane fantastiche. Poi.... sarei dovuto tornare a trovarla tre mesi dopo, per le vacanze estive.... ma chi ha potuto resistere? Dovevo vederla e... subito! E così, a distanza di sole 4 settimane, eccomi di nuovo in volo! Avete presente la scena di "Ufficiale gentiluomo", quella in cui Richard Gere va nel laboratorio di lavanderia e prende in braccio la sua bella e se la porta "di peso" via? Quello era un film... solo che io l'ho fatto nella realtà (a parte la lavanderia!), dopo 14 ore di volo!!!Artemisia ha scritto:Vi piacerebbe vivere la vita con un po' piu' di follia, o e' meglio uniformarla in uno starndard di regole, pacatezza e buonsenso perenne?
Vi e' mai capitato di fare follie? Come vi siete sentiti dopo?
Messaggio da Bravik » 30/11/2012, 22:43
Messaggio da Artemisia » 30/11/2012, 22:46
Verissimo!!!!tante volte le persone hanno solo bisogno di stupirsi, di lasciarsi andare e di trovare la giusta dimensione di ciò che nella vita vorrebbero fare o essere perchè in tanti cercano solo di attirare l'attenzione su di sè facendo pazzie o cose pericolose pensando che tutto ciò le renda migliori.
Messaggio da Turbo » 01/12/2012, 1:01
Beh, quello si chiama "esibizionismo" (naturalmente non detto in maniera offensiva, ma letterale, cioè "esibirsi per attirare l'attenzione")...Bravik ha scritto:Dico così Artemisia anche perchè ci fu anche in me un periodo in cui pensavo che fare "pazzie" fosse utile ma in realtà volevo solo attirare l'attenzione ed evadere dalla prigione che mi ero costruito.
Messaggio da Bravik » 01/12/2012, 12:25
Messaggio da teneramenteforte » 01/12/2012, 13:38
Bhè... quanto a "donne dei paesi tuoi", come dire...?... "Ho già dato!"Artemisia ha scritto:Ma donne e buoi dei paesi tuoi no?
![]()
scherzo, grazie per aver raccontato le tue esperienze, non annoi affatto, anzi, e' molto bello leggere racconti di vita altrui.
Messaggio da Turbo » 01/12/2012, 20:00
Non è quello il punto. Vedi, a parte qualche differenza somatica dovuta ovviamente all'etnia che poi non significa niente, gli stranieri hanno differenze culturali che al primo confronto sembrano minime, ma vengono fuori piano piano fino a rendere impossibile la convivenza...teneramenteforte ha scritto:[...]
Bhè... quanto a "donne dei paesi tuoi", come dire...?... "Ho già dato!"
No, con questo non voglio dire che sono "chiuso" verso le donne italiane o che vada in cerca dell'esotico a tutti i costi. Non mi immaginare come il solito "vecchietto" che si invaghisce della badante russa (e spero mi perdoneranno il trito e ritrito "cliché" le brave ed insostituibili badanti di qualsivoglia Paese...!), non sono affatto così. Diciamo che è capitato....
Comunque, stai "sintonizzata" con me, perché la vita è ancora lunga e piena di sorprese: sono sicuro che presto ne avrò altre da raccontarti/vi, lascia/lasciate solo che sia ("Let it be", come dicevano "The Beatles").
Ovviamente se trovassi una dolce "matta" disposta a condividere con me tutto ("amore", nel rispetto della "privacy" e delle proprie legittime inclinazioni, è per me essenzialmente "condivisione"), il fatto che sia "italiana" non la pone certo in una condizione deteriore...
Grazie, comunque, a te e a chi mi ha dato il tuo stesso simpatico (ed un po' scontato) suggerimento: diciamo che ve l'ho servito su un piatto d'argento, dato il modo in cui ho presentato la cosa.
Arrivederci alla prossima puntata!
Messaggio da Turbo » 02/12/2012, 17:14
Ma infatti non è l'etnia il problema, ma come giustamente dici, la cultura dei posti in cui l'altra persona è vissuta.teneramenteforte ha scritto: [...]
Ciao, Turbo... grazie per l'articolato commento che condivido, almeno nella parte in cui ho avuto modo di "toccare con mano" determinate realtà; per il resto, non avendo una specifica conoscenza di costumi ed usanze, non volendo aderire ai soliti "clichés", prendo atto di quanto affermi.
Ritengo che ormai ci si vada globalizzando e rimanere attaccati a desueti modelli culturali, forse sarà rassicurante, ma anche alquanto anacronistico....
Durante un mio recente soggiorno di svariate settimane in Brasile, mi sono reso conto di quanto la realtà sia ormai, piaccia o meno, essenzialmente "multietnica". Personalmente, e bada bene, sono conscio che potrei sbagliarmi e sono pronto a ricredermi in ogni momento, attualmente credo che lo spartiacque non sia tanto l'etnia (elemento da non sottovalutare), quanto, piuttosto la cultura e l'estrazione sociale: non vorrei sembrare "classista" (non lo sono mai stato e non fa parte della mia storia personale esserlo), ma credo che UNA (non la sola) delle principali cause della fine di vari rapporti personali col gentil sesso, sia proprio la differenza nell'approccio culturale alla realtà; non direi, pertanto, che ci si dovrebbe limitare a "mogli e buoi dei paesi tuoi", quanto, piuttosto, a "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". E qui mi viene in mente un saggio proverbio siciliano che dice: "Mittiti cu chi è migghiu i tia i pagaci i spisi!" (letteralmente: "mettiti con chi è meglio di te e pagagli le spese", nel senso che si ha sempre da imparare quando si sta con qualcuno "migliore di te").
Nel mio recente matrimonio, certamente messo su in tutta fretta e con una certa superficialità, un ruolo determinante lo ha giocato il mio, mai sopito, desiderio di emigrare: non appena ne ho intravisto la possibilità (purtroppo sottovalutando le giuste differenze che tanto bene evidenziavi tu), mi sono "buttato a pesce", per cui ora non devo meravigliarmi se le cose si sono rivelate diverse (e ben peggiori) di come io me le ero (ingenuamente) immaginate. Vorrei poterti dire con fermezza che ho imparato la lezione, ma non ne sono tanto sicuro... in effetti ero davvero innamorato e tuttora provo molto affetto per la mia (per niente dolce) metà, ma non posso passare il tempo a difendermi dai continui soprusi ed attacchi da parte della mia consorte caraibica, tuttora molto innamorata di me ma (forse proprio per questo) sempre pronta a ripetere i propri violenti "exploits".
Non credo sia possibile parlare per categorie: le donne orientali sono così, le sudamericane cosà...; per esperienza personale, concordo sulle tue osservazioni sul mondo musulmano che conosco abbastanza bene (universo che ammiro e detesto contemporaneamente), ma non credo che per il resto sia così difficile andare d'accordo nelle coppie "miste". Lascia pure, amico Turbo, che si scontrino varie tradizioni, l'importante è avere una comune "buona educazione e cultura (ovviamente in senso lato) ".
Ad ogni modo, nonostante il mio matrimonio abbia i giorni contati, non mi sento a terra: so di essermi sempre comportato lealmente e con rispetto e la coscienza a posto mi dà una grande forza e carica. Non mi ritengo un superman, ma so di poter essere un buon marito/compagno, un amico fedele ed un padre presente. Sono sicuro che presto avrò modo di dare il meglio di me con la persona che saprà apprezzare le mie doti ed aiutarmi a diventare sempre migliore. Un caro saluto e presto!
Messaggio da arietina76 » 02/12/2012, 17:51
sono assolutamente d'accordo con te: hai espresso molto bene quello che intendi dire, e ripeto, la penso esattamente così anche io.Turbo ha scritto:[...]
Non è quello il punto. Vedi, a parte qualche differenza somatica dovuta ovviamente all'etnia che poi non significa niente, gli stranieri hanno differenze culturali che al primo confronto sembrano minime, ma vengono fuori piano piano fino a rendere impossibile la convivenza...
E parlo anche per i maschi.
faccio qualche esempio.
La gente dei paesi dell'est, hanno una cultura molto forte e dominante.
Parlando con qualche ragazza dell'est divorziata dal marito, questa si lamentava degli uomini del suo paese perchè, (lei diceva) che sono sembre ubriachi e picchiano le donne.
L'assunzione dell'alcol è tipica tra rimeni, moldavi, russi, ucraini e bulgari (il che da parte nostra che siamo italiani sembrerebbe una cosa gravissima mentre per loro è una cosa più che normale.
La violenza maschio Vs. femmna (che da noi in italia è una cosa assurda e deplorevole anche perchè seguiamo un modello culturale più "occidentale") da loro è una legge di convivenza. Loro hanno un carattere molto forte e dominante. La donna dell'est prova a "sottomettere" l'uomo in maniera abbastanza evidente (urlando, litigando, e non raramente alzando anche le mani o in maniera comunque violenta)...il maschio fa lo stesso per confermare il proprio dominio (un pò come succedeva nelle comunità preistoriche). Naturalmente avendo dei valori diversi, l'inizio del conflitto tra due persone di etnia diversa è solo questione di tempo (prendi ad esempio la cultura ROM secondo la quale il furto e la lotta è motivo di scalata sociale).
Per le etnie asiatiche entrano in gioco altri valori, quale la sudditanza della donna (in cina le femmine hanno l'usanza di sposarsi giovanissime, nei paesi arabi sono gli uomini a pagare il padre della sposa, la "comprano" in tenera età per sposarla quando hanno compiuto la maggiore età). Una donna araba (per araba intendo libica, giordana, irakena etc. non soltanto saudita) vissuta secondo la cultura della sudditanza, difficilmente sarà portata ad accantonare la propria cultura e i valori secondo i quali è cresciuta. Allo stesso modo i maschi che sposano le femmine italiane, sono portati a spingerle anche con l'uso della violenza (non per cattiveria, ma perchè secondo la loro cultura è così) a seguire la religione islamica e una volta cresciuti gli eventuali figli, il più delle volte (si conoscono a centinaia di questi casi) a sottrarre i figli maschi alle madri per portarseli al loro paese di origine e farli crescere secondo la loro cultura e insegnandogli i propri valori....
Il vero problema di una coppia mista non è la mancanza di valori o l'incapacità a venirsi incontro (ad esempio, nei paesi domenicani non hanno la stessa visione della parola "amore" che abbiamo noi in Italia) è la stessa INTEGRAZIONE
Certo, esistono casi eccezionali in cui una coppia mista riesce a vivere la vita d'amore e d'accordo ma sono casi fuori dai generis e molto ma molto rari.
Insomma, per concludere.... se le differenze culturali e comportamentali le ritroviamo (e sono abbastanza visibili) tra persone di regioni diverse anche se tutti italiani, come è possibile non tener conto di queste differenze parlando di coppie miste?
Messaggio da marcos76 » 05/12/2012, 17:59
Quoto in pieno...Turbo ha scritto:[...]
Non è quello il punto. Vedi, a parte qualche differenza somatica dovuta ovviamente all'etnia che poi non significa niente, gli stranieri hanno differenze culturali che al primo confronto sembrano minime, ma vengono fuori piano piano fino a rendere impossibile la convivenza...
E parlo anche per i maschi.
faccio qualche esempio.
La gente dei paesi dell'est, hanno una cultura molto forte e dominante.
Parlando con qualche ragazza dell'est divorziata dal marito, questa si lamentava degli uomini del suo paese perchè, (lei diceva) che sono sembre ubriachi e picchiano le donne.
L'assunzione dell'alcol è tipica tra rimeni, moldavi, russi, ucraini e bulgari (il che da parte nostra che siamo italiani sembrerebbe una cosa gravissima mentre per loro è una cosa più che normale.
La violenza maschio Vs. femmna (che da noi in italia è una cosa assurda e deplorevole anche perchè seguiamo un modello culturale più "occidentale") da loro è una legge di convivenza. Loro hanno un carattere molto forte e dominante. La donna dell'est prova a "sottomettere" l'uomo in maniera abbastanza evidente (urlando, litigando, e non raramente alzando anche le mani o in maniera comunque violenta)...il maschio fa lo stesso per confermare il proprio dominio (un pò come succedeva nelle comunità preistoriche). Naturalmente avendo dei valori diversi, l'inizio del conflitto tra due persone di etnia diversa è solo questione di tempo (prendi ad esempio la cultura ROM secondo la quale il furto e la lotta è motivo di scalata sociale).
Per le etnie asiatiche entrano in gioco altri valori, quale la sudditanza della donna (in cina le femmine hanno l'usanza di sposarsi giovanissime, nei paesi arabi sono gli uomini a pagare il padre della sposa, la "comprano" in tenera età per sposarla quando hanno compiuto la maggiore età). Una donna araba (per araba intendo libica, giordana, irakena etc. non soltanto saudita) vissuta secondo la cultura della sudditanza, difficilmente sarà portata ad accantonare la propria cultura e i valori secondo i quali è cresciuta. Allo stesso modo i maschi che sposano le femmine italiane, sono portati a spingerle anche con l'uso della violenza (non per cattiveria, ma perchè secondo la loro cultura è così) a seguire la religione islamica e una volta cresciuti gli eventuali figli, il più delle volte (si conoscono a centinaia di questi casi) a sottrarre i figli maschi alle madri per portarseli al loro paese di origine e farli crescere secondo la loro cultura e insegnandogli i propri valori....
Il vero problema di una coppia mista non è la mancanza di valori o l'incapacità a venirsi incontro (ad esempio, nei paesi domenicani non hanno la stessa visione della parola "amore" che abbiamo noi in Italia) è la stessa INTEGRAZIONE
Certo, esistono casi eccezionali in cui una coppia mista riesce a vivere la vita d'amore e d'accordo ma sono casi fuori dai generis e molto ma molto rari.
Insomma, per concludere.... se le differenze culturali e comportamentali le ritroviamo (e sono abbastanza visibili) tra persone di regioni diverse anche se tutti italiani, come è possibile non tener conto di queste differenze parlando di coppie miste?
Messaggio da marcos76 » 05/12/2012, 18:13
Messaggio da airlander » 05/12/2012, 18:29
vivere di follie è la cosa più equilibrata che si possa fare per poter affermare un giorno di aver goduto dei sapori più intensi che l'esistenza possa offrire.Artemisia ha scritto:Vi piacerebbe vivere la vita con un po' piu' di follia, o e' meglio uniformarla in uno starndard di regole, pacatezza e buonsenso perenne?
Vi e' mai capitato di fare follie? Come vi siete sentiti dopo?
Messaggio da Turbo » 05/12/2012, 19:31
Beh, sul bullismo potrei darti qualche dritta dato che da ragazzino e da giovane co la coattaggine c'andavo a braccetto.marcos76 ha scritto:Alcuni degli interventi prima del mio denotano una vita decisamente interessante complimenti sinceri ragazzi/e....(uno su tutti Turbo comunque)
Io ho un passato adolescenziale caratterizzato da atti di bullismo subiti a manetta e una fortissima timidezza conseguenziale..
Tutto ciò (insieme ad un rapporto con i genitori conflittuale) mi ha portato a chiudermi in me stesso e a rimanere molto bloccato in tutti quelli che erano i miei tentativi di provare e di "sbagliare"...
Io ho sempre (e ho tuttora un pochino) una paura folle per l'appunto di sbagliare temendo soprattutto le conseguenze derivate da una loro reazione negativa..
Ci ho messo tantissimo a scrollarmi di dosso questa zavorra ma alla fine ce l'ho fatta ed ultimamente sono riuscito a prendermi qualche gratificazione personale che mi ha aiutato indubbiamente a stare meglio..
L'ideale sarebbe continuare cosi...
Speriamo....
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