A questo punto la motivazione farebbe la differenza tra il fare la cosa giusta e non farla, piuttostochè la cosa in sèMarcello80 ha scritto:[...]
E non potrebbe essere egoismo quello di non far nascere una vita, solo perchè, conoscendo che questa non sarà come si desiderava, mette in conto una responsabilità enorme e fatica ai genitori?




Che valore date alla qualità della vita?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Kisin » 21/01/2012, 18:08
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da nimu » 21/01/2012, 18:08
io sinceramente non penso ai genitori, penso al bambino, a che vita farebbe....e sinceramente per me non è vita.Marcello80 ha scritto:[...]
E non potrebbe essere egoismo quello di non far nascere una vita, solo perchè, conoscendo che questa non sarà come si desiderava, mette in conto una responsabilità enorme e fatica ai genitori?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 21/01/2012, 18:52
Capisco, punti di vista...nimu ha scritto:[...]
io sinceramente non penso ai genitori, penso al bambino, a che vita farebbe....e sinceramente per me non è vita.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 21/01/2012, 19:02
Aggiungerei che forse io genitore mi sentirei forse anche molto in colpa per tutta la vita per un figlio che non riesce a vivere se non soffrendo.nimu ha scritto:[...]non potrebbe essere egoismo quello di un genitore che da alla luce un figlio ben sapendo che questa vita non potrà mai godersela?
Certo, son punti di vista, per questo ci stiamo confrontando

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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 22/01/2012, 11:15
Concordo...tarabas ha scritto:[...]
Aggiungerei che forse io genitore mi sentirei forse anche molto in colpa per tutta la vita per un figlio che non riesce a vivere se non soffrendo.
Certo, son punti di vista, per questo ci stiamo confrontando
Ci sono tanti casi e tante possibili vie da percorrere...
Non si tratta di egoismo o di prese di posizione, bisogna semplicemente valutare i casi: malformazioni gravi e fortemente compromettenti portano a scegliere l'aborto, soluzioni meno drastiche vengono scelte per malattie curabili o che comunque non ostacolano il normale svolgersi della vita...
Un genitore tenta di proteggere il proprio bambino e ovviamente se la situazione è così grave, può scegliere secondo voi di farlo soffrire? Credo proprio di no...
Ma restiamo sempre in un ambito ipotetico, nessuno di noi può rispondere con esattezza a questa domanda se prima non si trova a fare i conti con questo genere di realtà...
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da arietina76 » 22/01/2012, 17:12
ecco, è proprio questo il punto: secondo me non c'è una cosa giusta da fare o una cosa non giusta da evitare.Kisin ha scritto:[...]
A questo punto la motivazione farebbe la differenza tra il fare la cosa giusta e non farla, piuttostochè la cosa in sè
fermo restando ovviamente che ogni caso è a sè, non credo che ci sia una risposta univoca e assoluta a questa domanda: entrano in gioco troppi elementi, uno più delicato dell'altro...
e credo che in entrambe le scelte (portare avanti la gravidanza o interromperla) ci sia, malgrado tutto, un pò di egoismo: da qualunque punto si osservi il problema, un pò di egoismo c'è inevitabilemente.
quanto poi a come mi comporterei io, dico onestamente che non so se avrei il coraggio di portare a termine la gravidanza e di affrontare tutto quel che ne deriverebbe per me e per mio figlio.
come però giustamente detto da molti, sono risposte ipotetiche, perchè solo trovandosi in una simile situazione si potrebbe capire come comportarsi.....

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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da justeyes89 » 29/01/2012, 12:17
Sai,non credo si parli solo di responsabilità,ma di sofferenza.Non credo che i genitori che decidono di abortire,lo facciano solo perché non vogliono prendersi una responsabilità così grande,penso che la questione sia soprattutto:"Che vita farà mio figlio?Sarà una vita fatta solo di dolore?Limitato mentalmente e fisicalmente"?.Queste sono le domande che mi porrei.Io sono favorevole all'aborto e credo sia più egoista voler un figlio a tutti i costi,piuttosto che interrompere una gravidanza di un bambino con futuri problemi mentali e fisici.Marcello80 ha scritto:[...]
E non potrebbe essere egoismo quello di non far nascere una vita, solo perchè, conoscendo che questa non sarà come si desiderava, mette in conto una responsabilità enorme e fatica ai genitori?
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 30/01/2012, 10:36
Capisco. La decisione di avere un figlio oggi può creare diversi problemi e discussioni in una coppia. Immagina per un istante una coppia che ha deciso di avere un figlio. Questa vita comiicia a crescere dentro di lei si forma, si nutre, vive dentro di lei. Dopo 9 mesi nasce una creatura sana forte robusta. Splendido!!! Il miracolo della vita è avvenuto, questa coppia diventa ancora più unita grazie a questo figlio. Va tutto alla grande il primo anno. Poi il secondo anno viene diagnosticata una malattia incurabile alla creatura che gli farà vivere una vita da disabile. Cominciano i dibattiti fra la coppia. La coppia va in crisi.justeyes89 ha scritto:[...]
Sai,non credo si parli solo di responsabilità,ma di sofferenza.Non credo che i genitori che decidono di abortire,lo facciano solo perché non vogliono prendersi una responsabilità così grande,penso che la questione sia soprattutto:"Che vita farà mio figlio?Sarà una vita fatta solo di dolore?Limitato mentalmente e fisicalmente"?.Queste sono le domande che mi porrei.Io sono favorevole all'aborto e credo sia più egoista voler un figlio a tutti i costi,piuttosto che interrompere una gravidanza di un bambino con futuri problemi mentali e fisici.
Uno dei due comincia a pensare che era meglio non aver mai avuto questa creatura. Ora dovrà vivere fra mille sofferenze, delusioni e privazioni. L'altro/a pensa che sofferenze, delusioni, privazioni le avrebbe avute comunque anche se era completamente sano. Certo da disabile avrà una vita diversa, ma avrà una vita.
Magari penserai che sto cambiando discorso e che un bimbo/a già nato e diverso da uno che deve ancora nascere. Vedi forse lo faccio perché ho ll'idea che già al momento del concepimento si attiva quel miracolo che chiamiamo vita e mi è capitato di supportare, in particolare un'amica che perse un figlio con un'aborto naturale e la sofferenza era uguale alla perdita di un figlio già nato.
Decidere di avere un figlio è una decisione di responsabilità e giudizio. Perdere un figlio è un'esperienza atroce.
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Niobe85 » 30/01/2012, 12:30
Hai ragione Marcello, ma sai siam sempre al "solito discorso"... purtroppo dipende dai casi.Marcello80 ha scritto:[...]
Decidere di avere un figlio è una decisione di responsabilità e giudizio. Perdere un figlio è un'esperienza atroce.
Un figlio che si ammala dopo la nascita secondo me è una sofferenza anche peggiore per il genitore, non può più far nulla oramai per impedire che soffra... un figlio che ancora deve nascere e potrebbe avere gravi problemi di salute è un caso completamente diverso.
Nessuno mette in dubbio che entrameb le decisioni sono sofferte e che entrambi i casi sono drammatici, ma nel primo caso hai una piccola (seppur pessima) via di fuga

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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Marcello80 » 30/01/2012, 12:46
Mi piace argomentare per mantenere viva la conversazione. Non credo a chi vuole avere ragione a tutti i costi, ma solo a chi a punti di vista diversi dai miei da condividere, specie in un discorso come questo.Niobe85 ha scritto:[...]
Hai ragione Marcello, ma sai siam sempre al "solito discorso"... purtroppo dipende dai casi.
Un figlio che si ammala dopo la nascita secondo me è una sofferenza anche peggiore per il genitore, non può più far nulla oramai per impedire che soffra... un figlio che ancora deve nascere e potrebbe avere gravi problemi di salute è un caso completamente diverso.
Nessuno mette in dubbio che entrameb le decisioni sono sofferte e che entrambi i casi sono drammatici, ma nel primo caso hai una piccola (seppur pessima) via di fuga

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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da justeyes89 » 01/02/2012, 20:32
Ma non é una via di fuga,perché così si da' l'idea di "voler scappare",ma é un modo per evitare delle sofferenze.Niobe85 ha scritto:[...]
Hai ragione Marcello, ma sai siam sempre al "solito discorso"... purtroppo dipende dai casi.
Un figlio che si ammala dopo la nascita secondo me è una sofferenza anche peggiore per il genitore, non può più far nulla oramai per impedire che soffra... un figlio che ancora deve nascere e potrebbe avere gravi problemi di salute è un caso completamente diverso.
Nessuno mette in dubbio che entrameb le decisioni sono sofferte e che entrambi i casi sono drammatici, ma nel primo caso hai una piccola (seppur pessima) via di fuga
Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da cescoFran » 18/02/2012, 16:56
In linea di massima credo che per ammalarsi e stare male c'è sempre tempo, e purtroppo arrivano spesso e volentieri cose più o meno gravi nella vita di tutti, quindi mettere al mondo una persona che sò dovrà lottare da subito mi pare crudele, soprattutto sapendolo e potendoglielo evitare.Niobe85 ha scritto:Come da titolo, la mia domanda è molto semplice: che valore date alla qualità della vita?
Ipotizzando di ricevere una delle "sentenze" più difficili per un genitore, ovvero che vostro figlio nascerà malato, dunque vi viene suggerita come possibilità l'aborto, cosa fareste? E perchè?
Se poi invece mi assicurano che è una sciocchezza, che è curabile, allora direi di far partire questa nuova vita.
Messaggio da cescoFran » 18/02/2012, 17:34
Son daccordissimo.tarabas ha scritto:è straziante vedere una persona soffrire e non poter far nulla, straziante per il bambino, straziante per un genitore. Perchè condannarla alla sofferenza a vita? Metterla al mondo potrebbe essere una "non vita"
Sano...per ora; comunque è più debole, si spera non abbia mai ricadute, ma sicuro ha sofferto, e chissà che potrà succedere tra 5-10 anni.(toccata di palle antisfiga) Poi magari non può fare sport impegnativi che vorrebbe fare, e nemmeno nel lavoro può fare tutto..Niobe85 ha scritto:[...]
Grazie a te per aver risposto![]()
Vedi, anche io ho degli esempi cui guardare e che mi lasciano ancor più perplessa.
Condivido con voi questa situazione: circa sei anni fa, una donna che non conosco direttamente rimase incinta. A gravidanza inoltrata i medici scoprirono che il bambino aveva dei seri problemi al cuore e che una volta nato avrebbe dovuto subire tutta una serie di interventi per vivere una vita normale. Questo gettò nel panico tutta la loro famiglia e gran parte di essi propese per l'aborto. La donna ostinata decise di portare avanti la gravidanza e il bambino appena nato subì il primo intervento. Poi nel tempo tutti gli altri fino a quando, questa estate, l'ultimo intervento che lo ha reso "normale" (passatemi il termine, è un argomento delicato).
Il punto è questo: tutti l'hanno condannata per la sua scelta, giudicandola egoista, ma se quella donna non avesse lottato per la piccola vita che cresceva in lei, quel bambino che oggi è sano, non ci sarebbe...
![:( [smilie:(.gif]](./images/smilies/%28.gif)
A questo punto è vivere o sopravvivere?
No assolutamente, a me non darebbe fastidio vedere mio figlio che soffre, o la mia inadeguatezza, ma proprio il sapere che lui soffre, sicuramente chi sta peggio è il figlio che soffre fisicamente e mentalmente, e magari muore pure giovane, un genitore può soffrire mentalmente e anche molto, ma di certo non capire il dolore fisico del figlio.Kisin ha scritto:[...]
Io continuo a non capire, scusate.
Che significa dire "dò un immenso valore alla vita ma.."
la VITA è anche dolore, sofferenza. Non si puo negarlo, non si può nasconderlo.
C'è e basta. Potrei capire che vedere soffrire un figlio è una pugnalata al cuore però negargli la vita significa solo preservare la propria di vita.
E' vero che generalmente son cure dispediose, e non sempre si ci può permettere economicamente certe spese e bisogna fare sacrifici Non sempre è possibile.
Ma allora non si dica "io dò valore alla vita", si dica piuttosto io do valore alla "mia" vita.
e scusate lo sfogo
Insomma, il valore della vita a cui pensare è quella del figlio non la propria.
Altra frase con cui son daccordo.nimu ha scritto:[...]
non potrebbe essere egoismo quello di un genitore che da alla luce un figlio ben sapendo che questa vita non potrà mai godersela?
In questo caso si può e deve dare il meglio per far vivere bene il proprio figlio, ma sapendolo prima hai il potere di "salvargli" la vita fermandola.Marcello80 ha scritto:[...]
Capisco. La decisione di avere un figlio oggi può creare diversi problemi e discussioni in una coppia. Immagina per un istante una coppia che ha deciso di avere un figlio. Questa vita comiicia a crescere dentro di lei si forma, si nutre, vive dentro di lei. Dopo 9 mesi nasce una creatura sana forte robusta. Splendido!!! Il miracolo della vita è avvenuto, questa coppia diventa ancora più unita grazie a questo figlio. Va tutto alla grande il primo anno. Poi il secondo anno viene diagnosticata una malattia incurabile alla creatura che gli farà vivere una vita da disabile. Cominciano i dibattiti fra la coppia. La coppia va in crisi.
Uno dei due comincia a pensare che era meglio non aver mai avuto questa creatura. Ora dovrà vivere fra mille sofferenze, delusioni e privazioni. L'altro/a pensa che sofferenze, delusioni, privazioni le avrebbe avute comunque anche se era completamente sano. Certo da disabile avrà una vita diversa, ma avrà una vita.
Qui dipende il punto di vista.justeyes89 ha scritto:[...]
Ma non é una via di fuga,perché così si da' l'idea di "voler scappare",ma é un modo per evitare delle sofferenze.

Se si pensa alla propria vita..è una via di fuga
Se si pensa al bambino, per me è un'atto d'amore più grande del dargli la vita(sopravvivenza..forse).
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Messaggio da Niobe85 » 18/02/2012, 19:18
Alla prima domanda rispondo: non lo sai se non ci sei dentro, vivendolo...cescoFran ha scritto: Sano...per ora; comunque è più debole, si spera non abbia mai ricadute, ma sicuro ha sofferto, e chissà che potrà succedere tra 5-10 anni.(toccata di palle antisfiga) Poi magari non può fare sport impegnativi che vorrebbe fare, e nemmeno nel lavoro può fare tutto..![]()
A questo punto è vivere o sopravvivere?
[...]
Qui dipende il punto di vista.![]()
Se si pensa alla propria vita..è una via di fuga
Se si pensa al bambino, per me è un'atto d'amore più grande del dargli la vita(sopravvivenza..forse).
Alla seconda affermazione dico: mi pare un pò forte come affermazione

Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da Ospite » 18/02/2012, 19:56
E' anche una questione di responsabilità. Si tratta di qualcosa di ovviamente opinabile, ma qualcuno potrebbe anche non volere il male della propria creatura, e quindi evitarle una vita già perduta in partenza. Scelta dettata solo apparentemente da egoismo, ma invece fortemente motivata da un grande senso di coscienza. E non è detto non si tratti anche di un immenso dolore.Kisin ha scritto:[...]
Potrei capire che vedere soffrire un figlio è una pugnalata al cuore però negargli la vita significa solo preservare la propria di vita.
- tarabas
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Re: Che valore date alla qualità della vita?
Messaggio da tarabas » 18/02/2012, 20:47
Come si può leggere sopra, 'è il mio stesso pensiero questo. Hai detto bene: è anche questione di prendere una posizione di responsabilità e di amore insieme.Shadow750 ha scritto:[...]
E' anche una questione di responsabilità. Si tratta di qualcosa di ovviamente opinabile, ma qualcuno potrebbe anche non volere il male della propria creatura, e quindi evitarle una vita già perduta in partenza. Scelta dettata solo apparentemente da egoismo, ma invece fortemente motivata da un grande senso di coscienza. E non è detto non si tratti anche di un immenso dolore.
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