Birnam, vorrei che tu non la considerassi una faccenda personale, quella domanda era ironica e volevo cercare di non generare una "rissa virtuale" intorno a questa discussione.Birnam wood prophecy ha scritto:[...]
Dicevo allo spettro che non sono filosofo. Sono solo un umile dipendente di un rispettabile mattatoio comunale (mattatoio n.5, per la precisione).
Secondo Popper una teoria per poter essere considerata "scientifica" deve poter prestare il fianco ad eventuali tentativi di confutazione, falsificazione da parte di terzi. Per esempio: se Tizio sostiene la teoria secondo cui la terra è piatta, Caio circumnavigando il globo potrà falsificarla, confutarla, dimostrandone così l'inconsistenza. Se si domanda ad un credente perchè per esempio Dio non ha impedito che si consumasse la tragedia del campi di concentramento nazisti durante il secondo conflitto mondiale, il credente risponderà dicendo che la colpa è del diavolo, che siamo peccatori, che il disegno di Dio è misterioso, che Dio ha creato il modo e poi se ne è disinteressato (il dio ozioso), ecc. Tutte ipotesi non falsificabili.
Secondo Popper le teorie non falsificabili rientrano nel campo religioso, metafisico, ecc.
Alcuni baciapile hanno pensato bene di ritenere non falsificabile in senso popperiano la teoria dell'evoluzione darwiniana. Ma Haldane replicò che la teoria in questione è certamente falsificabile (e di conseguenza è una teoria scientifica): per Haldane rappresenterebbe infatti, inequivocabilmente, una prova contraria all’evoluzione il rinvenimento di "conigli fossili nel Precambriano".
Come ho già accennato il criterio di falsificabilità incontra comunque diversi limiti messi in evidenza da Lakatos, Feyerabend e compagnia bella per chi vuole approfondire il discorso.
Altri baciapile affermano poi che l'evoluzione sia inammissibile perchè non è osservabile in laboratorio. Ma, per caso la geologia, per esempio, è osservabile in laboratorio? Non parliamo quindi neanche dell'esperimento di Lenski...
A proposito di evoluzione una breve precisazione: l'evoluzione non è una "teoria", ma è un "fatto". Lo è, come è un "fatto" per esempio la forza di gravità. Allo stesso modo in cui bisogna distinguere tra il "fatto" della forza di gravità e le varie "teorie" che si sono succedute nel tempo (e che si succederanno in futuro) cercando di spiegare la forza di gravità, occorre distinguere tra il "fatto" dell'evoluzione e le "teorie" che cercano di descriverlo: teoria di Lamarck (che le sparava grosse sul collo delle giraffe), teoria di Huxley-Darwin (per selezione naturale), teoria neodarwiniana (ahimè anche le scempiaggini di Dawkins sui geni e su "memi"), teoria degli Equilibri punteggiati di Eldredge-Gould (lunghi periodi di stasi punteggiati da repentine speciazioni), ecc.
Questa precisazione è dovuta, in quanto, spesso, sento gente che dice che l'evoluzione sia solo una teoria. Di solito lasco cadere l’argomento perché si fa notte a parlarne. Inoltre anche intorno al termine “teoria”, comunemente sorgono degli equivoci. Infatti nel linguaggio comune, una “teoria” è una congettura, o una supposizione (fonte M. Smith, C. Sullivan). Invece nel linguaggio scientifico una teoria “è la spiegazione logica, comprovata e supportata da prove di una serie di fatti e quindi tutt’altro che una supposizione”.
Ovviamente ciò non significa che le teorie scientifiche siano dei dogmi. E’ valido infatti il discorso di Kuhn sul succedersi dei “paradigmi” scientifici nel corso dei secoli…
Sei molto preparato, è giusto riconoscertelo, e il fatto che tu non abbia un titolo accademico ufficiale per me non significa nulla, credimi.
Di certo, alcune risposte che mi hai dato sono uguali a quelle di un mio amico, filosofo appunto.
