Eppure...io all'esame di maturità, in filosofia andai benissimo, eh...mi sarò rinc******** nel frattempo.dies irae ha scritto:[...]
io li odio quando fanno così, perchè mi fanno sentire stupido

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Messaggio da tempest » 26/08/2011, 13:22
Eppure...io all'esame di maturità, in filosofia andai benissimo, eh...mi sarò rinc******** nel frattempo.dies irae ha scritto:[...]
io li odio quando fanno così, perchè mi fanno sentire stupido
Messaggio da arietina76 » 26/08/2011, 13:25
sai che stavo proprio pensando la stessa cosa, ovviamente riferita a me?tempest ha scritto:[...]
Eppure...io all'esame di maturità, in filosofia andai benissimo, eh...mi sarò rinc******** nel frattempo.
Messaggio da airlander » 27/08/2011, 20:46
To be, or not to be: that is the questionernesto ha scritto:[...]
Mi domando se un' esperienza di autosuggestione o di illusione della scienza"moderna" è la separazione Spirito-Materia
Non ho mai capito cosa si intende per dualità Spirito-Materia.
Possiamo dire che la dualità è necessariamente prodotta dall'Unità,credo che non possa esistere di per se stessa;ma come viene prodotta?Prendiamo per esempio la dualità fra Essere e Non-Essere se essi sono contenuti nella "Perfezione totale",è subito evidente che tale opposizione può essere solo apparente.Sarebbe dunque meglio parlare soltanto di distinzione;ma in che cosa consiste questa distinzione?Esiste in realtà indipendentemente da noi, o è semplicemente il risultato del nostro modo di considerare le cose?Se per Non-Essere s'intende solo il puro nulla,è inutile parlarne,perchè che cosa si può dire di ciò che è niente?Ma le cose stanno in tutt'altro modo se si considera il Non-Essere come possibilità di essere; l' Essere è la manifestazione del Non-Essere così inteso,ed è contenuto allo stato potenziale in questo Non-Essere.Il rapporto fra il Non-Essere e l' Essere è allora il rapporto fra il non-manifestato e il manifestato e si può dire che il non- manifestato è superiore al manifestato di cui è il principio,perchè contiene in potenza tutto il manifestato,più ciò che non è,non è mai stato e non sarà mai manifestato.Se per la Dualità è così sotto l'aspetto della distinzione fra l' Essere e il Non-Essere,lo stesso deve essere a maggior ragione,per tutti gli altri aspetti della Dualità.Già in questo è evidente quanto sia illusoria la distinzione fra Spirito e Materia,sulla quale pure è stato costruito,soprattutto in tempi moderni,un così gran numero di sistemi filosofici,come fosse una base incrollabile;se tale distinzione scompare, di tutti quei sistemi non rimane più niente?
Ciao
Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 28/08/2011, 17:27
Ciò però non significa che l'anima sia da considerare più "nobile" rispetto al corpo. La libertà dipende comunque anche dallo stato di salute del corpo: l'esempio estremo di un tetraplegico potrebbe testimoniarlo. PerThe mind ha scritto:[...]
L'uomo non è determinato dalla materia, che segue leggi necessarie, ma è libero, e questo implica una sua dimensione spirituale. E' evidente che nessun animale ha queste caratteristiche e che dunque l'uomo è l'unico caso di essere sia spirituale che materiale presente nel mondo (non allargo il discorso all'esistenza o meno degli alieni, perchè usciremmo dall'argomento). tutta la materia che conosciamo (quella di cui son fatta le piante, gli oggetti inanimati come i sassi, gli animali) non è libera, ma determinata da leggi precise: è evidente perciò che una caratteristica essenziale della materia è il determinismo. Perciò la libertà deve venire all'uomo necessariamente da un principio spirituale
Messaggio da ildilemmadelprigioniero » 28/08/2011, 17:46
La scienza moderna parla di dualismo a questo proposito?ernesto ha scritto:[...]
Mi domando se un' esperienza di autosuggestione o di illusione della scienza"moderna" è la separazione Spirito-Materia
Messaggio da giammy » 28/08/2011, 18:05
premesso che non capisco nemmeno io di cosa parli, ti rispondo a questa frase: la matematica parte da alcuni postulati e defnizioni ... e le definizioni sono arbitrarie. Puoi partire da altre definizioni e costruirti una matematica diversa se vuoi, se ti pare piu' bella, se ti pare piu' utile.ernesto ha scritto:[...]
Mi chiedo se la "Scienza analitica moderna" e addirittura certe definizioni matematiche non siano alquanto "illogiche" e quindi "profane"?
Facciamo un esempio il cosidetto "infinito" rappresentato con il segno oo
Ciao
Messaggio da airlander » 28/08/2011, 18:31
00 e se ovali....?giammy ha scritto:[...]
premesso che non capisco nemmeno io di cosa parli, ti rispondo a questa frase: la matematica parte da alcuni postulati e defnizioni ... e le definizioni sono arbitrarie. Puoi partire da altre definizioni e costruirti una matematica diversa se vuoi, se ti pare piu' bella, se ti pare piu' utile.
Da qui a dire "illogico" .... boh: una definizione e' un punto di partenza ... se e' coerente col resto della teoria cosa significa dire "illogica"?
E il simbolo dell'infinito ... e' un simbolo: si usa un segno grafico per rappresentare una cosa: se dico "MELA", quel grafismo non mi ricorda ina alcun modo il frutto ... e' solo il simbolo con cui indico un certo frutto ...
ciao
giammy
Messaggio da ernesto » 29/08/2011, 8:02
Mi chiedo se i pragmatisti "matematici" hanno voluto ignorare del tutto la "verità",e sopprimerla in un certo qual modo sostituendole l' "utilità";mi domando se in questo caso non si abbia una vera e propria caduta nel "soggettivismo",poichè è chiaro che l'utilità di una cosa non è affatto una qualità insita nella cosa stessa,ma dipende totalmente da colui che la osserva e che ne fa oggetto di una sorta di valutazione individuale,senza minimamente interessarsi di ciò che è quella cosa all' infuori di tale valutazione,insomma di tutto ciò che essa è in "realtà".giammy ha scritto:[...]
........................: la matematica parte da alcuni postulati e defnizioni ... e le definizioni sono arbitrarie. Puoi partire da altre definizioni e costruirti una matematica diversa se vuoi, se ti pare piu' bella, se ti pare piu' utile.
Da qui a dire "illogico" .... boh: una definizione e' un punto di partenza ... se e' coerente col resto della teoria cosa significa dire "illogica"?
..............
ciao
giammy
Messaggio da giammy » 29/08/2011, 17:23
beh, sei tu che ci vuoi mettere la "verita'" dentro la matematica.ernesto ha scritto:[...]
Mi chiedo se i pragmatisti "matematici" hanno voluto ignorare del tutto la "verità",e sopprimerla in un certo qual modo sostituendole l' "utilità";mi domando se in questo caso non si abbia una vera e propria caduta nel "soggettivismo",poichè è chiaro che l'utilità di una cosa non è affatto una qualità insita nella cosa stessa,ma dipende totalmente da colui che la osserva e che ne fa oggetto di una sorta di valutazione individuale,senza minimamente interessarsi di ciò che è quella cosa all' infuori di tale valutazione,insomma di tutto ciò che essa è in "realtà".
Ciao
Messaggio da TheEmptyFlow » 26/06/2012, 9:35
Stavo pensando di porre un quesito simile, pur se in maniera più terra-terra, ed ho trovato questo post....ernesto ha scritto:[...]
Mi chiedo se i pragmatisti "matematici" hanno voluto ignorare del tutto la "verità",e sopprimerla in un certo qual modo sostituendole l' "utilità";mi domando se in questo caso non si abbia una vera e propria caduta nel "soggettivismo",poichè è chiaro che l'utilità di una cosa non è affatto una qualità insita nella cosa stessa,ma dipende totalmente da colui che la osserva e che ne fa oggetto di una sorta di valutazione individuale,senza minimamente interessarsi di ciò che è quella cosa all' infuori di tale valutazione,insomma di tutto ciò che essa è in "realtà".
Ciao
Messaggio da giammy » 26/06/2012, 10:19
ciao,TheEmptyFlow ha scritto:[...]
Non ci siamo evoluti, o meglio, ci eravamo evoluti, fino a che non abbiamo iniziato a civilizzarci. Poi abbiamo abbandonato il vivere per dedicarci all'inseguimento di qualcosa di cui l'esistenza non ha bisogno...
Messaggio da TheEmptyFlow » 26/06/2012, 10:45
Non è che senza linguaggio non ti poni domande. Senza linguaggio non sei un lobotomizzato, ma hai la stessa intelligenza dei nostri antenati di 15000 anni fa, che bada bene, erano già evoluti al nostro stadio, mentre la civilizzazione è avvenuta 10000 o 5000 anni fa... Siamo stati 40000 anni Homo sapiens sapiens senza comunicare a parole..giammy ha scritto:[...]
ciao,
beh - esempi di persone "non civilizzate" ce ne sono, resta da vedere se e' preferibile o meno tale stato.
Tu ti stai ponendo delle domande e stai facendo delle riflessioni, che senza
linguaggio non ti porresti. E' meglio o e' peggio: se non ti poni tali problemi,
nemmeno ti accorgi della loro esistenza e vivi alla giornata: mangi e dormi e sopravvivi.
giammy ha scritto:[...]
Non ti saprei dire se questo sia meglio o peggio, certo che nessuno ti impedisce di trasferirti nella foresta amazzonica e provarlo!
(C'e' un bel film su un tema simile - non ricordo il titolo - tratto da una storia vera, quindi non saresti certo il primo!)
Il linguaggio ci permette di costruire qualcosa all'interno della società in cui siamo incastrati. E', tornando all'origine, una struttura che nasce per pura utilità, ma non per comprendere o osservare.. Quello lo facevamo già prima..giammy ha scritto:[...]
Per il linguaggio, io vedo ogni linguaggio come una infrastruttura che ci permette di costruire qualcosa.
Il qualcosa dipende dal tipo di linguaggio - anche questo e' stato visto: linguaggi strutturalemnte diversi dai nostri (europei) consentono l'esplorazione e la visione della realta' da un altro punto di vista.
Pero' tra vedere la realta' da un punto di vista, e vederla da nessun punto di vista, non so cosa sia meglio!
Messaggio da giammy » 26/06/2012, 10:58
Pensieri senza parole ... si secondo me non e' che ci siamo persi questa cosa: e' presente nelle esperienze mistiche di vario tipo: una persona riesce a vedere cose non spiegabili con il linguaggio, ma se provi qualcosa, hai dei pensieri, e non li esprimi resteranno in te, non potrai mai condividerli, e con te moriranno!TheEmptyFlow ha scritto:[...]
Senza linguaggio non è che non hai punti di vista. Ce li hai, ma non contenuti nelle regole della tua lingua.. Sono liberi.. Pensieri liberi che non hanno parole..
(parlo come un santoneo un cannato)
Messaggio da crazygipsy » 26/06/2012, 15:45
il mio pensiero: la conoscenza, e dico, ogni conoscenza è e resta allo stato "rudimentale" semplicemente per i limiti dell'intelletto umano che grazie a Dio, non si pone limiti ed è sempre alla ricerca di conoscenze nuove e più approfondite. ma come dicevo. si tratta di intelletto e di intelligenza umana che è limitata e destinata a perire con l' uomo stesso. mi viene per questo da pensare e da affermare che l'uomo fine a se stesso non è nulla nemmeno con una "conoscenza superiore" ma che una conoscenza superiore e quindi una verità di esistenza può fare dell'uomo non solo un essere vivente biologico, ma anche un essere vivente proiettato verso l'eternità e quindi verso la conoscenza superiore. ma il limite e l' "ego"ismo dell'uomo, questo egoismo, porta l'uomo stesso verso la verità?ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
Messaggio da ernesto » 26/06/2012, 22:29
Mi chiedo si può essere consapevoli di aver visto un cane solo "dopo" averlo visto,e tra l'istante della visione e quello della consapevolezza deve esserci un intervallo di tempo.TheEmptyFlow ha scritto:[...]
... Avete mai provato ad osservare qualcosa senza parlare mentalmente? ...
Messaggio da suffocation73 » 28/06/2012, 10:00
Tutto deriva dal superiore, perchè è la causa di tutte le cause e la fonte inesauribile di tutto ciò che esiste.ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
Messaggio da ghostbuster3 » 06/07/2012, 17:34
ernesto ha scritto:Si afferma in virtù di questa teoria,che ogni conoscenza sia stata dapprima a uno stato "rudimentale",a partire dal quale si sarebbe sviluppata ed elevata a poco a poco;si postula una sorta di "rozza" semplicità primitiva,che beninteso non può essere oggetto di alcuna constatazione e si pretende di far partire tutto dal basso,come se non fosse una contraddizione ammettere che il "superiore" possa derivare dall "inferiore"
Mi chiedo questa concezione non è semplicemente un errore qualunque ma rappresenta propriamente una "contro-verità"?
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