""Il mostro...", Charles Simic" | Dividevo la solitudine della mia infanzia con una gatta nera. Passavo ore e ore alla finestra, a guardare la strada deserta, mentre lei se ne stava sul letto a leccarsi il pelo. Quando scendeva la sera, io mi sdraiavo sul letto e lei scrutava la strada. Verso mezzanotte, il telefono della cabina all?angolo si metteva a squillare, squillava a lungo, ma nessuno andava mai a rispondere. Dopo, la coda della gatta cominciava a muoversi, avanti e indietro, per un bel pezzo, finchè mi addormentavo. Nel ... leggi e commenta |