Quale percezione avete della sicurezza?

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John Doe

Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 12/04/2011, 17:25

Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.

giammy
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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da giammy » 13/04/2011, 13:07

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
ciao,

io abito a Padova. Devo dire a me personalmente non e' mai capitato nulla di spiacevole: l'unico fatto a cui ho assistito e' stato uno scippo, ed era in una zona direi "tranquilla", ovvero senza particolare reputazioni, ne buone ne cattive.

C'era un quartiere particolarmente considerato insicuro, ove io son passato varie volte di giorno, mai di notte, ma non sono un animale notturno gia' per conto mio.

Nella cronaca poi ogni tanto si sentono di pestaggi vari, regolamenti di conti,
cose in cui non sono mai finito dentro!

Alla stazione ci sono stato raramente di notte: mi guardo in giro, non mi infratto in angolini per prudenza, ma non ho mai avuto rogne fin'ora e spero continui cosi'!

ah - l'anno scorso, sempre in zone ordinarie (quartiere residenziale) ho assistito a una lite, poi smorzatasi, e i cui partecipanti se ne sono andati.
Non ho chiesto lumi, ma a naso i motivi della discussione non erano proprio legali ...
E una volta ho avuto i ladri in casa ... mah - ritengo che la mia sia una citta' tutto sommato vivibile - non un paradiso, ma temo che di paradisi sia difficile trovarne, e nemmeno un inferno!

Poi adotto delel misure minime, a mio avviso, tipo non mettermi a tirar fuori e metter via il portafoglio nell'autobus, non mollo la borsa incustodita,
chiudo sempre la bici col lucchetto: insomma mi piacerebbe vivere in una citta' dope poter lasciare senza problemi le mie cose, come la bici, incustodite senza dovermi preoccupare, ma non so se un posto cosi' esista.

ciao
giammy
Giammy

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 13/04/2011, 15:41

giammy ha scritto:[...]



ciao,

io abito a Padova. Devo dire a me personalmente non e' mai capitato nulla di spiacevole: l'unico fatto a cui ho assistito e' stato uno scippo, ed era in una zona direi "tranquilla", ovvero senza particolare reputazioni, ne buone ne cattive......


ciao
giammy
Ciao giammy e grazie della tua risposta, ultimamente mi è venuta la curiosità su come gli altri, in luoghi diversi, percepiscano il proprio ambiente. Dalle mie parti (Pescara), ho notato un continuo degrado, la situazione, devo ammettere, non è mai stata rose e fiori ma ho la netta impressione ci sia un progressivo peggioramento in fatto di criminalità. Ovviamente non mi riferisco al furto di bici o cose di piccola entità, bensì a fatti più seri che, a volte, mi fanno impensierire per l'incolumità dei miei cari. Penso ad esempio alla mia ragazza, di corporatura piccola e minuta, quando, la sera, si ritrova costretta a prendere i mezzi pubblici e a bordo ci sono solo facce da foto segnaletica. Certo l'apparenza inganna, ma mi è capitato personalmente che individui simili attaccassero briga senza motivo. Ultimamente, poi, ho avuto modo di constatare un altro fenomeno: la delinquenza decentrata in piccole località di provincia anche sperdute.
Quindi, cronaca e media a parte, mi interessano le impressioni delle persone nel loro quotidiano per avere un'immagine, attraverso le loro opinioni, della situazione in genere nelle varie parti d'Italia.

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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da tropicsnow » 13/04/2011, 18:49

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
io vivo a Napoli e non mi sento tranquilla anche se a me personalmente non è mai capitato nulla perchè evito certe zone, scelgo gli orari in cui attraversarne altre, evito anche i mezzi pubblici quando posso e cerco di essere molto attenta a chi mi sta intorno... negli anni non è cambiato niente neppure quando il governo ha mandato i militari: operazione di facciata perchè di fatto la situazione non è cambiata e ciò che accadeva prima accade anche ora come nel caso dell'immondizia che sembrava un problema risolto e invece... :(

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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da serena82 » 13/04/2011, 19:22

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
Fino a qualche anno fa la mia zona era molto tranquilla... della serie che potevi uscire anche a notte fonda senza scorta ^_^
Ultimamente c'è stato un aumento di extra comunitari e, dopo una certa ora, è preferibile evitare di uscire se non si è in compagnia ;)
ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 11:55

tropicsnow ha scritto:[...]



io vivo a Napoli e non mi sento tranquilla anche se a me personalmente non è mai capitato nulla perchè evito certe zone, scelgo gli orari in cui attraversarne altre, evito anche i mezzi pubblici quando posso e cerco di essere molto attenta a chi mi sta intorno... negli anni non è cambiato niente neppure quando il governo ha mandato i militari: operazione di facciata perchè di fatto la situazione non è cambiata e ciò che accadeva prima accade anche ora come nel caso dell'immondizia che sembrava un problema risolto e invece... :(
Ciao Tropicsnow, immagino la frustrazione di non poter vivere appieno la tua bella città e vederla di fatto abbandonata a se stessa, assistere impotenti al degrado sociale ed ambientale che la divorano mentre chi di dovere pensa a sistemare le proprie situazioni e dichiara con nonchalanche che è tutto sistemato... Ogni tanto, poi, dopo il danno c'è la beffa di queste, come dici tu, operazioni di facciata. In questo modo si prendono due piccioni con una fava: il teatrino inscenato funge da propaganda e si ha un'altra scusa per spremere il contribuente. Ti ringrazio per la risposta e tieni duro, non accettare mai questa situazione come normale, si specula in maniera inaudita su Napoli e d'intorni a discapito della dignità delle persone... e la dignità è un diritto sacrosanto, non un privilegio!

Ares87
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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ares87 » 14/04/2011, 12:59

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
Direi che la mia città (Roma) non è molto sicura. Certi quartieri andrebbero evitati anche di giorno.. Per carità, io generalmente sono abbastanza tranquillo e non mi è mai capitato nulla di particolare se non l'assistere a qualche rissa.. Soprattutto per le donne, girare da sole, dopo una certa ora è veramente rischioso e infatti se ne sentono tantissimi di stupri purtroppo, anche in zone piuttosto centrali e (teoricamente) più tranquille. La cosa veramente importante è non andarsela a cercare, anche se purtroppo spesso questo non basta.

Teo Fazio

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Teo Fazio » 14/04/2011, 13:21

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
Passando da una grande città del nord a una media del centro le cose non cambiano molto ma vedo che la micro-criminalità - furti, risse, scippi, droga - siano aumentati mentre nella grandi città piuttosto stabilizzati o diminuiti.
Penso che se uno non può girare liberamente la città dove vive allora è inutile restarci. Cosa che ho fatto personalmente. Però la percezione del pericolo penso sia a livelli paranoici spesso e voluti dai media e politici. In linea generale le nostre città sono sicurissime, per quanto se ne dica. Anche se qui a Pescara per esempio c'è il racket delle bici e quindi rubano bici per mandarle all'est Europa e anche le auto. Quindi di certo non si può girare con la bici in fibra di carbonio fatta su misura..
Penso comunque che molti anni fa era molto più pericoloso andare in giro.

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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da tropicsnow » 14/04/2011, 13:42

John Doe ha scritto:
Ciao Tropicsnow, immagino la frustrazione di non poter vivere appieno la tua bella città e vederla di fatto abbandonata a se stessa, assistere impotenti al degrado sociale ed ambientale che la divorano mentre chi di dovere pensa a sistemare le proprie situazioni e dichiara con nonchalanche che è tutto sistemato... Ogni tanto, poi, dopo il danno c'è la beffa di queste, come dici tu, operazioni di facciata. In questo modo si prendono due piccioni con una fava: il teatrino inscenato funge da propaganda e si ha un'altra scusa per spremere il contribuente. Ti ringrazio per la risposta e tieni duro, non accettare mai questa situazione come normale, si specula in maniera inaudita su Napoli e d'intorni a discapito della dignità delle persone... e la dignità è un diritto sacrosanto, non un privilegio!
purtroppo non c'è rimedio, basta vedere i servizi delle Iene su Napoli: è tutto vero! è un meccanismo che non si spezzerà mai perchè le istituzioni non ci sono, la polizia gira per le strade giusto per far vedere mentre davanti a loro si svolgono diverse attività illecite! che speranza c'è? :rolleyes:
Napoli non è la mia città natale per cui come ci son arrivata così me ne andrò a meno che non cambi qualcosa nel frattempo... ma sto pensando di trasferirmi altrove: dopo aver vissuto qui penso di poter vivere da qualsiasi altra parte. ;)

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John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 13:57

serena82 ha scritto:[...]



Fino a qualche anno fa la mia zona era molto tranquilla... della serie che potevi uscire anche a notte fonda senza scorta ^_^
Ultimamente c'è stato un aumento di extra comunitari e, dopo una certa ora, è preferibile evitare di uscire se non si è in compagnia ;)
Ciao Serena, la tua è una testimonianza importante di una situazione che dovrebbe far riflettere e risvegliare il buon senso. Hai toccato un nervo scoperto per molti buonisti: l'immigrazione indiscriminata ed incontrollata, le lacunose procedure di identificazione per non parlare di quelle di espulsione che sono praticamente un colabrodo.
Non sono assolutamente razzista ma nel fare le cose occore cognizione di causa: non posso aiutare qualcuno se questo va a discapito di qualcun'altro verso il quale ho degli obblighi ed io stesso sono nei guai. l'Italia ha obblighi innanzitutto nei confronti dei propri cittadini, tra questi c'è anche la garanzia della pubblica sicurezza.
Si porta denaro pubblico in Tunisia perchè ci si lascia ricattare dalla minaccia di nuovi afflussi mentre situazioni drammatiche di casa nostra, come per esempio quella che illustrava Tropicsnow, vengono ignorate e addirittura negate.
Ma il problema non è nuovo, c'è sempre stato e volutamente ignorato, torna alla ribalta delle cronache adesso coi disordini in nord Africa, ma lo stesso accadde e continua ad accadere coi Balcani, i paesi dell'est e via dicendo. Non voglio entrare in polemiche, non appartengo ad alcuna fazione politica ne voglio uscire dal topic ma mi turbano profondamente racconti come il tuo Serena. Tutti abbiamo una mamma, una sorella, una moglie o una ragazza che vorremmo sapere il più al sicuro possibile anche quando è in giro da sola. Ciao e occhi aperti :O... perchè l'orco può essere chiunque straniero o italiano, palesemente outsider o un insospettabile.

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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da amicixia21 » 14/04/2011, 14:22

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
Ciao, io abito in Ticino (Svizzera Italiana) e la situazione non è ancora così degenerata. Se vai nei centri grandi allora li la sera c'è da stare attenti perché girano certe facce.
Diciamo che io sto in un paesino in un Valle e li puoi girare anche per tutta la notte da sola che non cè nessun pericolo.
È ??? vero che con tutto quello che si sente alla televisione si ha sempre un po di timore, un po di preoccupazione e paura per quel che potrebbe succedere.
Da quello che sento alla televisione (sopratutto in italia) io penso che negli ultimi anni sia davvero degenerata questa situazione e mi sa che peggiorerà sempre di più...anche qui da noi in svizzera!!

Ciao Ciao

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 14:37

Teo Fazio ha scritto:[...]


Passando da una grande città del nord a una media del centro le cose non cambiano molto ma vedo che la micro-criminalità - furti, risse, scippi, droga - siano aumentati mentre nella grandi città piuttosto stabilizzati o diminuiti.
Penso che se uno non può girare liberamente la città dove vive allora è inutile restarci. Cosa che ho fatto personalmente. Però la percezione del pericolo penso sia a livelli paranoici spesso e voluti dai media e politici. In linea generale le nostre città sono sicurissime, per quanto se ne dica. Anche se qui a Pescara per esempio c'è il racket delle bici e quindi rubano bici per mandarle all'est Europa e anche le auto. Quindi di certo non si può girare con la bici in fibra di carbonio fatta su misura..
Penso comunque che molti anni fa era molto più pericoloso andare in giro.
Non lasciarti ingannare dalla facciata di "rappresentanza" di Pescara che ha tra l'altro una criminalità molto peculiare: quella dei Rom che qui da generazioni sono stanziali e hanno la cittadinanza. Vivono completamente al di fuori della legalità, possiedono ville, guidano auto di lusso comprate coi proventi di: traffico di stupefacenti, strozzinaggio, sfruttamento della prostituzione, furto ecc. Non si tratta di casi sporadici, quartieri come S. Donato e Rancitelli sono praticamente di loro proprietà e che dire della mondana Via delle Caserme dove uno studente universitario foggiano è stato mandato in coma da un Rom per futili motivi. Sempre in prossimità qualche tempo prima una donna è stata stuprata. Nei dintorni di casa mia sempre piu ville e palazzine appartengono a zingari, qui, una casa per le ferie di proprietà di uno svizzero è stata usata come deposito per gli stupefacenti ovviamente a sua insaputa.
Se poi vogliamo parlare di prostituzione e di tutti i crimini ad essa legata nella mia zona ci vai a nozze. Le prostitute (soprattutto straniere) fino a pochissimo tempo fa battevano a frotte al calar del sole sul lungomare, ora un pò meno perchè alcune si sono trasferite nella strada che costeggia la pineta. Se ne vedono di tutti i colori specie la mattina prestissimo quando i pappa fanno il loro giro di controllo sbucando coi loro macchinoni dalle strade laterali non preoccupandosi di precedenze ne guardando se per caso sopraggiunge un altro veicolo. Ma te ne potrei dire di cose ancora, purtroppo non penso basti un blog...
Fidati, le bici sono una bazzecola.

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 14:57

Ares87 ha scritto:[...]



Direi che la mia città (Roma) non è molto sicura. Certi quartieri andrebbero evitati anche di giorno.. Per carità, io generalmente sono abbastanza tranquillo e non mi è mai capitato nulla di particolare se non l'assistere a qualche rissa.. Soprattutto per le donne, girare da sole, dopo una certa ora è veramente rischioso e infatti se ne sentono tantissimi di stupri purtroppo, anche in zone piuttosto centrali e (teoricamente) più tranquille. La cosa veramente importante è non andarsela a cercare, anche se purtroppo spesso questo non basta.
Hai ragione, è importante non andarsela a cercare ma purtroppo hai altrettanto ragione quando dici che spesso non basta e che spesso sono le donne i soggetti più a rischio, ma anche gli anziani. Anch'io mi preoccupo relativamente poco per la mia incolumità, bensì per le citate categorie più deboli. Grazie, un saluto a te e alla bella capitale

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 15:44

amicixia21 ha scritto:[...]



Ciao, io abito in Ticino (Svizzera Italiana) e la situazione non è ancora così degenerata. Se vai nei centri grandi allora li la sera c'è da stare attenti perché girano certe facce.
Diciamo che io sto in un paesino in un Valle e li puoi girare anche per tutta la notte da sola che non cè nessun pericolo.
È ??? vero che con tutto quello che si sente alla televisione si ha sempre un po di timore, un po di preoccupazione e paura per quel che potrebbe succedere.
Da quello che sento alla televisione (sopratutto in italia) io penso che negli ultimi anni sia davvero degenerata questa situazione e mi sa che peggiorerà sempre di più...anche qui da noi in svizzera!!

Ciao Ciao
Ciao amicixia, è davvero bello poter avere l'impressione di qualcuno che vede la situazione dal di fuori e avere l'opportunità di fare dei raffronti. Sono d'accordo con te sul fatto che qui la situazione andrà sempre peggio
ma non credo valga anche per la Svizzera se non in misura irrisoria. Soprattutto perchè da voi le istituzioni fanno gli interessi dei cittadini e non solo i propri, e quando un popolo si sente tutelato sviluppa anche un più profondo spirito civico. La scelta di non entrare in Europa, nel vostro caso, è stata vantaggiosa anche per quel che concerne la sicurezza: il mantenimento delle frontiere e il loro controllo è sicuramente un grande mezzo per arginare l'arrivo di criminalità dall'estero. Un saluto speciale a te e alla tua splendida terra che ho avuto il piacere di attraversare e visitare. Sono stato nel cantone tedesco a Schaffhausen dove ho potuto ammirare le incantevoli cascate del Reno. :ciao:

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 14/04/2011, 16:01

tropicsnow ha scritto:[...]

purtroppo non c'è rimedio, basta vedere i servizi delle Iene su Napoli: è tutto vero! è un meccanismo che non si spezzerà mai perchè le istituzioni non ci sono, la polizia gira per le strade giusto per far vedere mentre davanti a loro si svolgono diverse attività illecite! che speranza c'è? Rassegnato
Napoli non è la mia città natale per cui come ci son arrivata così me ne andrò a meno che non cambi qualcosa nel frattempo... ma sto pensando di trasferirmi altrove: dopo aver vissuto qui penso di poter vivere da qualsiasi altra parte. Occhiolino

ciau
Ah Tropic, tocchi degli argomenti scottanti che mi piacerebbe tanto ampliare... ce ne sarebbero di cose da dire a riguardo ma penso che come minimo verrei censurato... ad ogni modo condivido pienamente e ti auguro buona fortuna qualunque decisione tu prenda, partire o restare
:ciao:

giada

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da giada » 14/04/2011, 17:01

John Doe ha scritto:Girate tranquillamente per le strade della vostra città o ci sono quartieri che preferite evitare? Vi sentite poco sicuri o siete più guardinghi se uscite in certi orari o vi trovate sui mezzi pubblici? E' tutto sempre stato così o avete l'impressione che negli ultimi anni la situazione sia degenerata? Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni rispetto alla sicurezza nella città o paese in cui vivete (se possibile specificandola/o). Se volete raccontatemi eventuali disavventure capitate a voi o a vostri conoscenti.
A Roma la soglia del pericolo è sempre piuttosto elevata senza distinzione oggi fra quartieri bene e quartieri più degradati. Sono stata scippata un paio di volte: la prima di sera appena appena uscita dall'ufficio situato in zona Prati (e chi è di Roma sa bene di che quartiere si tratta) la seconda volta proprio sotto il portone di casa. Ci sarebbe un terzo evento particolarmente antipatico ma preferisco sorvolare.. in ogni caso per pura fortuna mi è sempre andata sempre piuttosto bene. Nel corso degli anni la microcriminalità è andata sempre espandendosi e differenziandosi, suppongo che a parte i clan che controllano i quartieri ci sia molta delinquenza tipicamente d'importazione. Per questo motivo evito di uscire di notte soprattutto se da sola e evito zone particolarmente a rischio. Beato chi vive in oasi di pace... purtroppo Roma è una delle mete preferite da gente poco onesta.. evidentemente c'è anche un buon mercato.
La cosa che mi rattrista di più è venire a conoscenza di fenomeni malavitosi cui la gente assiste senza far nulla per aiutare il malcapitato ...evidentemente di fronte a certi fatti ci si sente impotenti e si ha paura... mentre la sicurezza vacilla, non è sempre pronta e non riceve neanche finanziamenti sufficienti per coprire in maniera efficiente e capillare tutto il territorio.

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 15/04/2011, 13:30

giada ha scritto:[...]



A Roma la soglia del pericolo è sempre piuttosto elevata senza distinzione oggi fra quartieri bene e quartieri più degradati. Sono stata scippata un paio di volte: la prima di sera appena appena uscita dall'ufficio situato in zona Prati (e chi è di Roma sa bene di che quartiere si tratta) la seconda volta proprio sotto il portone di casa. Ci sarebbe un terzo evento particolarmente antipatico ma preferisco sorvolare.. in ogni caso per pura fortuna mi è sempre andata sempre piuttosto bene. Nel corso degli anni la microcriminalità è andata sempre espandendosi e differenziandosi, suppongo che a parte i clan che controllano i quartieri ci sia molta delinquenza tipicamente d'importazione. Per questo motivo evito di uscire di notte soprattutto se da sola e evito zone particolarmente a rischio. Beato chi vive in oasi di pace... purtroppo Roma è una delle mete preferite da gente poco onesta.. evidentemente c'è anche un buon mercato.
La cosa che mi rattrista di più è venire a conoscenza di fenomeni malavitosi cui la gente assiste senza far nulla per aiutare il malcapitato ...evidentemente di fronte a certi fatti ci si sente impotenti e si ha paura... mentre la sicurezza vacilla, non è sempre pronta e non riceve neanche finanziamenti sufficienti per coprire in maniera efficiente e capillare tutto il territorio.
Grazie Giada per aver raccontato le tue esperienze e fornito un'immagine piuttosto chiara del contesto.
E' più che conprensibile il tuo sconforto nel vedere gente che ha assistito a fatti delittuosi e che non interviene in soccorso del malcapitato ma questo probabilmente è dovuto anche al fatto che il cittadino si sente solo e indifeso... inoltre c'è chi dovrebbe essere preposto al controllo del territorio e alla repressione del crimine. Non mi trovi d'accordo invece sul fatto che le suddette autorità non ricevano sufficienti finanziamenti. Mi risulta, infatti, che in Italia non mancano le forze di polizia, ci sono molti più poliziotti e affini qui (secondo un'indagine Eurostat del 2005 il numero più alto d'Europa) che in altri paesi europei che hanno un tasso molto più alto di extracomunitari ed una superficie molto più ampia. Eppure, nonostante ciò, questi paesi non si sognano lontanamente l'entità dei problemi legati alla criminalità di vario genere esistenti qui. Se poi parliamo dei rapporti col cittadino il paragone è meglio non farlo: in altre nazioni europee l'agente di polizia è consapevole di essere al servizio del cittadino e si comporta di conseguenza, qui, invece, è molto diffuso un'atteggiamento di superiorità e, in alcuni casi, addirittura di maleducazione. Quindi, per quanto mi riguarda, non riesco a giustificarli in alcun modo...
Un saluto John [smilie=ciau.gif]

giada

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da giada » 15/04/2011, 15:13

John Doe ha scritto:[...]



Non mi trovi d'accordo invece sul fatto che le suddette autorità non ricevano sufficienti finanziamenti. Mi risulta, infatti, che in Italia non mancano le forze di polizia, ci sono molti più poliziotti e affini qui (secondo un'indagine Eurostat del 2005 il numero più alto d'Europa) che in altri paesi europei che hanno un tasso molto più alto di extracomunitari ed una superficie molto più ampia. Eppure, nonostante ciò, questi paesi non si sognano lontanamente l'entità dei problemi legati alla criminalità di vario genere esistenti qui.
Di solito non amo fare confronti con gli altri paesi probabilmente perchè le statistiche lasciano un pò il tempo che trovano. Io credo che non sia sufficiente farne una questione di numeri. Quello che è significativo per me è quanto lo Stato investe sulla sicurezza, cosa agevola e cosa penalizza. Che io sappia la sicurezza nel corso degli ultimi anni ha subito tagli alla spesa significativi che si sono tradotti in meno investimenti sulla formazione, sui carburanti e sui mezzi mobili disponibili. Inostre i mezzi non sono equamente distribuiti in ogni parte della nostra Penisola. Se in città grandi come Roma, Napoli ecc.. i mezzi disponibili sono più ingenti, in paesi più limitrofi (specialmente quelli di frontiera) si dispone ancora di mezzi obsoleti come la vecchia Panda. I buoni per l'acquisto dei carburanti sono una realtà parecchio scottante perchè ahimè spesso scarseggiano... per non parlare della manutenzione degli automezzi che non viene fatta a dovere e sistematicamente .. Il problema degli extracomunitari poi credo sia particolarmente sentito da noi con tutti gli sbarchi che avvengono ogni anno (visto che siamo un Paese che si affaccia sul Mare ed abbiamo una posizione strategica)e questa, converrai con me, è una realtà tutta italiana. Come gestire questo fenomeno è lasciato agli organi di Governo e non ad un operatore del settore...
John Doe ha scritto:[...]

Se poi parliamo dei rapporti col cittadino il paragone è meglio non farlo: in altre nazioni europee l'agente di polizia è consapevole di essere al servizio del cittadino e si comporta di conseguenza, qui, invece, è molto diffuso un'atteggiamento di superiorità e, in alcuni casi, addirittura di maleducazione. Quindi, per quanto mi riguarda, non riesco a giustificarli in alcun modo...
Un saluto John [smilie=ciau.gif]
Su questo non saprei risponderti, la corruzione e l'abuso di potere è diffuso secondo me in ogni paese perchè l'onestà appartiene al singolo a prescindere dal contesto in cui si è cresciuti.

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 15/04/2011, 17:37

giada ha scritto:[...]



Di solito non amo fare confronti con gli altri paesi probabilmente perchè le statistiche lasciano un pò il tempo che trovano. Io credo che non sia sufficiente farne una questione di numeri. Quello che è significativo per me è quanto lo Stato investe sulla sicurezza, cosa agevola e cosa penalizza. Che io sappia la sicurezza nel corso degli ultimi anni ha subito tagli alla spesa significativi che si sono tradotti in meno investimenti sulla formazione, sui carburanti e sui mezzi mobili disponibili. Inostre i mezzi non sono equamente distribuiti in ogni parte della nostra Penisola. Se in città grandi come Roma, Napoli ecc.. i mezzi disponibili sono più ingenti, in paesi più limitrofi (specialmente quelli di frontiera) si dispone ancora di mezzi obsoleti come la vecchia Panda. I buoni per l'acquisto dei carburanti sono una realtà parecchio scottante perchè ahimè spesso scarseggiano... per non parlare della manutenzione degli automezzi che non viene fatta a dovere e sistematicamente .. Il problema degli extracomunitari poi credo sia particolarmente sentito da noi con tutti gli sbarchi che avvengono ogni anno (visto che siamo un Paese che si affaccia sul Mare ed abbiamo una posizione strategica)e questa, converrai con me, è una realtà tutta italiana. Come gestire questo fenomeno è lasciato agli organi di Governo e non ad un operatore del settore...

[...]



Su questo non saprei risponderti, la corruzione e l'abuso di potere è diffuso secondo me in ogni paese perchè l'onestà appartiene al singolo a prescindere dal contesto in cui si è cresciuti.
E' male non fare confronti, perchè se altrove le cose sono possibili anche con meno risorse e qui no questo dimostra che si tratta di mancanza di volontà e non di altro. La statistica poi mi è servita soltanto ad avvalorare cose che sò di mio perchè ho avuto modo di viaggiare e vivere all'estero. Parlando di mezzi... da quelli che posso vedere non credo possano lamentarsi, non ne vedo di pandarelle in giro, solo belle alfa e subaru e vivo a Montesilvano (provincia di Pescara) ed anche altrove non mi è sembrato molto diverso. In Italia, come detto, vedo girare molte più forze di polizia. Comunque, se nonostante questo la benzina non dovesse bastare, i costi dei carburanti, lo Stato, li gonfia talmente di tasse che contando solo gli introiti di quello che si destina alla così detta "cultura" non sò per quanti decenni potrebbe far girare spensieratamente tutte le volanti che vuole. Per quanto riguarda il numero di extracomunitari in Italia è irrisorio rispetto a Francia e Germania e, nonstante ciò, un numero di forze dell'ordine notevolmente inferiore riesce a garantire un'ambiente sicuramente più vivibile (attenzione non ti sto parlando della gestione del fenomeno migratorio, bensì di ordine pubblico).
Poi non ho mai parlato di "abuso di potere" e "corruzione", a questo ci pensano già a sufficienza i nostri organi d'informazione, io ti parlavo del modo che la maggior parte ha di relazionarsi col cittadino.
Ti garantisco che non dappertutto è come qui, quello che qui è la consuetudine altrove è un episodio isolato.

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/04/2011, 13:47

Vivo una realtà periferica che posso definire essenzialmente tranquilla. Il tessuto sociale è forte di tradizioni e valori sani e robusti, così come la cultura e la mentalità di stampo operoso e morigerato, non consentono l'espandersi di situazioni di degrado e pericolo. In un contesto simile anche gli immigrati riescono più facilmente a inserirsi, nel senso che non trovano terreno fertile per attività malavitose legate ai lussi e ai divertimenti.
Ovviamente non è un Giardino dell'Eden. C'è la droga che però scorre lungo canali molto discreti e per certi tratti invisibili. E quindi la prostituzione, anch'essa però non troppo evidente, e molto riservata come spazi e orari.

Ho potuto notare come certe paure e timori, seppure presenti nei centri più grossi rispetto ai paesi di periferia, siano per lo più date da suggestioni e intuizioni non sempre razionali. Voglio dire che, un gruppo di immigrati che sta fra di loro bevendo e discutendo verso l'ora di sera, in tanti miei corregionali infonde subito senso di smarrimento e insicurezza. In realtà poi quelle stesse persone non aggrediscono nessuno. Già la presenza del "diverso" voglio dire, porta a maturare istintivamente un senso di timore e disagio per la propria sicurezza, tanto che nasce l'enfatizzazione di qualsiasi condotta che non sia contenuta e ordinaria. I disturbi notturni, l'alcolismo e l'estemporaneo verificarsi di qualche reato grave (ogni tanto succede anche qui...) fanno subito gridare all'emergenza, consentendo a talune frange politiche territoriali, di cavalcare la tigre per i loro scopi propagandistici.

giada

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da giada » 16/04/2011, 14:36

John Doe ha scritto:[...]

E' male non fare confronti, perchè se altrove le cose sono possibili anche con meno risorse e qui no questo dimostra che si tratta di mancanza di volontà e non di altro. La statistica poi mi è servita soltanto ad avvalorare cose che sò di mio perchè ho avuto modo di viaggiare e vivere all'estero.
Non ho toccato con mano la realtà estera se non attraverso le notizie dei TG e della carta stampata per cui posso parlare con certezza solo di Roma. Una realtà grande come la nostra dove la microcriminalità è piuttosto diffusa e molto praticata è difficile da gestire, idem ritengo per i casi mediamente gravi. Sono talmente numerosi i fatti segnalati che è impossibile gestirli con cura uno per uno per cui credo ci sia la tendenza ad occuparsi solo dei casi gravi, dove di solito c'è un morto di mezzo. Aggiungi a tutto ciò che non tutti coloro che vivono a Roma sono censiti, c'è un elevato tasso di clandestini.. la situazione quindi è piuttosto estrema e allarmante e, cosa ancor più grave, in crescita esponenziale. Credo che come gestire i fenomeni malavitosi in una citta grande come la nostra sia un problema di scelte oltre che una questione di strumenti... ci sono alcuni reati che malgrado vengano segnalati non vedono tutala alcuna nei confronti di chi li segnala. C'è nel nostro paese una forte lacuna culturale e di conseguenza giuridica che lega fortemente le mani a chi è preposto all'amministrazione dell'Ordine Pubblico e della Giustizia in genere. All'estero come si tutelano casi simili?

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 16/04/2011, 18:49

giada ha scritto:[...]



Non ho toccato con mano la realtà estera se non attraverso le notizie dei TG e della carta stampata per cui posso parlare con certezza solo di Roma. Una realtà grande come la nostra dove la microcriminalità è piuttosto diffusa e molto praticata è difficile da gestire, idem ritengo per i casi mediamente gravi. Sono talmente numerosi i fatti segnalati che è impossibile gestirli con cura uno per uno per cui credo ci sia la tendenza ad occuparsi solo dei casi gravi, dove di solito c'è un morto di mezzo. Aggiungi a tutto ciò che non tutti coloro che vivono a Roma sono censiti, c'è un elevato tasso di clandestini.. la situazione quindi è piuttosto estrema e allarmante e, cosa ancor più grave, in crescita esponenziale. Credo che come gestire i fenomeni malavitosi in una citta grande come la nostra sia un problema di scelte oltre che una questione di strumenti... ci sono alcuni reati che malgrado vengano segnalati non vedono tutala alcuna nei confronti di chi li segnala. C'è nel nostro paese una forte lacuna culturale e di conseguenza giuridica che lega fortemente le mani a chi è preposto all'amministrazione dell'Ordine Pubblico e della Giustizia in genere. All'estero come si tutelano casi simili?
Casi simili? Casi simili si verificano solo in Assurdistan.
Ti dico come fanno a funzionare le cose nell'Europa civile dicendoti semplicemente cosa non accade se non come episodio isolato e, se scoperto, severamente punito: chi governa non è padrone ma dipendente del popolo, non fa quindi gli interessi propri ma quelli della collettività alla quale è tenuto a rendere conto; gli impiegati statali civili, militari, forze dell'ordine non hanno possibilità di ricoprire i loro ruoli ricorrendo a conoscenze politiche, la meritocrazia pertanto non è un concetto astratto e non ci sono braccia rubate all'agricoltura (senza ad essa nulla togliere) a fare determinati mestieri. Il cittadino non è l'ultima ruota del carro, bensì sovrano e pertanto rispettato dalle istituzioni, anche da quelle di pubblica sicurezza. Il motto della polizia tedesca è:"Polizei dein Freund und Helfer" ossia polizia la tua amica e consigliera ed è apposto su tutte le volanti. Non sono solo sterili parole, mi sono trovato in circostanze in cui le autorità di polizia tedesche mi hanno aiutato molto più di quanto fossero tenute a fare e con grandissima umanità. Le forze dell'ordine pertanto non sono viste come entità punitiva e da temere, al di sopra del cittadino. Il rispetto, poi, genera altro rispetto e rende un popolo coeso, forte e consapevole.
La libertà d'informzione e l'indipendenza dei media sono sacrosante e garantite, premesso ciò:
-Mai mi è capitato di sentire di un poliziotto che uccida un civile senza motivo sparando da una carreggiata all'altra dell'autostrada rischiando, per giunta, di fare una strage per poi rimanere in servizio fino a prima del processo... dall'esito molto mite oltretutto (eufemismo)...
-Mai mi è capitato di sentire che un prigioniero morisse in seguito alle percosse subite dagli agenti della penitenziaria peraltro tentando di coprire il crimine con la complicità di medici dell'ospedale...
-Mai mi è capitato di sentire di militari preposti all'ordine pubblico registrare gli incontri intimi di un presidente di regione per ricattarlo e spillargli soldi...
-Mai mi è capitato di sentire che appartenenti alle forze dell'ordine, alla caccia di un bombarolo, non riuscendo a beccare il colpevole falsifichino prove per incastrare un'innocente...
-Mai mi è capitato che un membro delle forze dell'ordine si rivolgesse a me in maniera irrispettosa ed arrogante e pergiunta senza motivo.
-E non mi è mai capitato:
tropicsnow ha scritto:[...]


le istituzioni non ci sono, la polizia gira per le strade giusto per far vedere mentre davanti a loro si svolgono diverse attività illecite!
Potrei continuare fino a domattina dicendoti cosa non mi è accaduto lì, te ne dico un paio che possono sembrare inezie che invece mi sono accadute:
-Mi è capitato di vedere un solo agente della polizia autostradale nell'auto di pattuglia in procinto di fermare un'auto con targa dell'est i cui occupanti non ispiravano fiducia nemmeno a guardarli da lontano e mi è rimasto molto impresso...
-Mi è capitato di vedere Poliziotti mettere in sicurezza la sede stradale dopo aver fatto i rilevamenti di un incidente rimuovendo quanto più possibile i detriti in attesa dei vigili del fuoco...
Ora però una domanda voglio fartela io tornando a quanto non mi è capitato: "ipotizziamo esista un paese "X" nel quale invece certe cose accadono, come può un simile stato dirsi democratico e civile?"

John Doe


Messaggio da John Doe » 16/04/2011, 19:06

Shadow750 ha scritto:Vivo una realtà periferica che posso definire essenzialmente tranquilla. Il tessuto sociale è forte di tradizioni e valori sani e robusti, così come la cultura e la mentalità di stampo operoso e morigerato, non consentono l'espandersi di situazioni di degrado e pericolo. In un contesto simile anche gli immigrati riescono più facilmente a inserirsi, nel senso che non trovano terreno fertile per attività malavitose legate ai lussi e ai divertimenti.
Ovviamente non è un Giardino dell'Eden. C'è la droga che però scorre lungo canali molto discreti e per certi tratti invisibili. E quindi la prostituzione, anch'essa però non troppo evidente, e molto riservata come spazi e orari.

Ho potuto notare come certe paure e timori, seppure presenti nei centri più grossi rispetto ai paesi di periferia, siano per lo più date da suggestioni e intuizioni non sempre razionali. Voglio dire che, un gruppo di immigrati che sta fra di loro bevendo e discutendo verso l'ora di sera, in tanti miei corregionali infonde subito senso di smarrimento e insicurezza. In realtà poi quelle stesse persone non aggrediscono nessuno. Già la presenza del "diverso" voglio dire, porta a maturare istintivamente un senso di timore e disagio per la propria sicurezza, tanto che nasce l'enfatizzazione di qualsiasi condotta che non sia contenuta e ordinaria. I disturbi notturni, l'alcolismo e l'estemporaneo verificarsi di qualche reato grave (ogni tanto succede anche qui...) fanno subito gridare all'emergenza, consentendo a talune frange politiche territoriali, di cavalcare la tigre per i loro scopi propagandistici.
Ciao Shadow750 e grazie di aver scritto,
concordo con te sull'importanza del tessuto sociale.
E' ovvi che oggi giorno non possa più esistere un giardino dell'eden, probabilmente non è mai esistito ma penso che la tua sia una realtà davvero invidiabile da imputarsi sicuramente al lodevole attaccamento alle tradizioni e ai valori di cui parlavi.
Nello sperare che posti come quello in cui abiti tu possano sempre continuare ad esistere non posso che dirvi:"tenete duro e siate uniti." Ciao [smilie=ciau.gif]

Ospite

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ospite » 16/04/2011, 20:44

John Doe ha scritto:[...]
Ti dico come fanno a funzionare le cose nell'Europa civile dicendoti semplicemente cosa non accade se non come episodio isolato e, se scoperto, severamente punito: chi governa non è padrone ma dipendente del popolo, non fa quindi gli interessi propri ma quelli della collettività alla quale è tenuto a rendere conto; gli impiegati statali civili, militari, forze dell'ordine non hanno possibilità di ricoprire i loro ruoli ricorrendo a conoscenze politiche, la meritocrazia pertanto non è un concetto astratto e non ci sono braccia rubate all'agricoltura (senza ad essa nulla togliere) a fare determinati mestieri. Il cittadino non è l'ultima ruota del carro, bensì sovrano e pertanto rispettato dalle istituzioni, anche da quelle di pubblica sicurezza. Il motto della polizia tedesca è:"Polizei dein Freund und Helfer" ossia polizia la tua amica e consigliera ed è apposto su tutte le volanti. Non sono solo sterili parole, mi sono trovato in circostanze in cui le autorità di polizia tedesche mi hanno aiutato molto più di quanto fossero tenute a fare e con grandissima umanità. Le forze dell'ordine pertanto non sono viste come entità punitiva e da temere, al di sopra del cittadino. Il rispetto, poi, genera altro rispetto e rende un popolo coeso, forte e consapevole.
La libertà d'informzione e l'indipendenza dei media sono sacrosante e garantite, premesso ciò:
-Mai mi è capitato di sentire di un poliziotto che uccida un civile senza motivo sparando da una carreggiata all'altra dell'autostrada rischiando, per giunta, di fare una strage per poi rimanere in servizio fino a prima del processo... dall'esito molto mite oltretutto (eufemismo)...
-Mai mi è capitato di sentire che un prigioniero morisse in seguito alle percosse subite dagli agenti della penitenziaria peraltro tentando di coprire il crimine con la complicità di medici dell'ospedale...
-Mai mi è capitato di sentire di militari preposti all'ordine pubblico registrare gli incontri intimi di un presidente di regione per ricattarlo e spillargli soldi...
-Mai mi è capitato di sentire che appartenenti alle forze dell'ordine, alla caccia di un bombarolo, non riuscendo a beccare il colpevole falsifichino prove per incastrare un'innocente...
-Mai mi è capitato che un membro delle forze dell'ordine si rivolgesse a me in maniera irrispettosa ed arrogante e pergiunta senza motivo.
-E non mi è mai capitato:
[...]
Non posso non quotare tutto questo tuo intervento, in quanto lo trovo di una chiarezza e una lucidità veramente encomiabili. L'ho letto almeno tre volte, e vi è espressa tanta verità su quanto effettivamente succede.

Purtroppo da noi manca forse quella che io chiamo "coscienza comune", presente in maniera molto forte in altri stati della Comunità. Qui da noi sembra esista sempre una forma estenuante e irrinunciabile di critica e contradditorio, per non dire di giustificazione. Si creano sempre fazioni opposte di pensiero, anche laddove dovrebbe a mio parere esistere una sola visuale promossa dall'ordine, il rispetto e la legalità. Scaturisce quindi molto disorientamento nelle persone, e ciò che bene e ciò che è male è lasciato all'interpretazione del singolo. Daltronde le istituzioni in genere non pongono le basi per regole e certezze, mostrando quasi sempre il loro aspetto più misero di "tirare a campare", spesso contraddicendosi o facendo emergere la figura positiva dello scaltro e dell'infingardo rispetto all'onesto e al laborioso. :(

Ares87
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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ares87 » 16/04/2011, 21:55

John Doe ha scritto:[...]



Casi simili? Casi simili si verificano solo in Assurdistan.
Ti dico come fanno a funzionare le cose nell'Europa civile dicendoti semplicemente cosa non accade se non come episodio isolato e, se scoperto, severamente punito: chi governa non è padrone ma dipendente del popolo, non fa quindi gli interessi propri ma quelli della collettività alla quale è tenuto a rendere conto; gli impiegati statali civili, militari, forze dell'ordine non hanno possibilità di ricoprire i loro ruoli ricorrendo a conoscenze politiche, la meritocrazia pertanto non è un concetto astratto e non ci sono braccia rubate all'agricoltura (senza ad essa nulla togliere) a fare determinati mestieri. Il cittadino non è l'ultima ruota del carro, bensì sovrano e pertanto rispettato dalle istituzioni, anche da quelle di pubblica sicurezza. Il motto della polizia tedesca è:"Polizei dein Freund und Helfer" ossia polizia la tua amica e consigliera ed è apposto su tutte le volanti. Non sono solo sterili parole, mi sono trovato in circostanze in cui le autorità di polizia tedesche mi hanno aiutato molto più di quanto fossero tenute a fare e con grandissima umanità. Le forze dell'ordine pertanto non sono viste come entità punitiva e da temere, al di sopra del cittadino. Il rispetto, poi, genera altro rispetto e rende un popolo coeso, forte e consapevole.
La libertà d'informzione e l'indipendenza dei media sono sacrosante e garantite, premesso ciò:
-Mai mi è capitato di sentire di un poliziotto che uccida un civile senza motivo sparando da una carreggiata all'altra dell'autostrada rischiando, per giunta, di fare una strage per poi rimanere in servizio fino a prima del processo... dall'esito molto mite oltretutto (eufemismo)...
-Mai mi è capitato di sentire che un prigioniero morisse in seguito alle percosse subite dagli agenti della penitenziaria peraltro tentando di coprire il crimine con la complicità di medici dell'ospedale...
-Mai mi è capitato di sentire di militari preposti all'ordine pubblico registrare gli incontri intimi di un presidente di regione per ricattarlo e spillargli soldi...
-Mai mi è capitato di sentire che appartenenti alle forze dell'ordine, alla caccia di un bombarolo, non riuscendo a beccare il colpevole falsifichino prove per incastrare un'innocente...
-Mai mi è capitato che un membro delle forze dell'ordine si rivolgesse a me in maniera irrispettosa ed arrogante e pergiunta senza motivo.
-E non mi è mai capitato:
[...]


Potrei continuare fino a domattina dicendoti cosa non mi è accaduto lì, te ne dico un paio che possono sembrare inezie che invece mi sono accadute:
-Mi è capitato di vedere un solo agente della polizia autostradale nell'auto di pattuglia in procinto di fermare un'auto con targa dell'est i cui occupanti non ispiravano fiducia nemmeno a guardarli da lontano e mi è rimasto molto impresso...
-Mi è capitato di vedere Poliziotti mettere in sicurezza la sede stradale dopo aver fatto i rilevamenti di un incidente rimuovendo quanto più possibile i detriti in attesa dei vigili del fuoco...
Ora però una domanda voglio fartela io tornando a quanto non mi è capitato: "ipotizziamo esista un paese "X" nel quale invece certe cose accadono, come può un simile stato dirsi democratico e civile?"
Sono estremamente d'accordo sulla maggior parte delle cose che hai scritto. Ho sempre avuto una bassa opinione (e si sta abbassando sempre di più) delle forze dell'ordine in Italia, eccetto per chi viene mandato in missione all'estero per il quale nutro il massimo del rispetto. Ma chi invece rimane per strada è, nove volte su dieci, un individuo inutile. Io sarò estremo, ma abolirei tutte queste divise capaci a far cosa? Ad andare al bar e a togliere patenti. Nient'altro. Un'indagine non la sanno fare neanche a pagarli oro e di certo non sono qui a proteggerci da furti, scippi o stupri.. Per non parlare poi dell'atteggiamento arrogante e strafottente che quasi tutti loro hanno. E se sbagliano è facile che nemmeno paghino.. lasciamo perdere.

Non sono d'accordo però su questa contrapposizione così netta tra l'Italia e il resto del mondo che sento troppo spesso e mi dà fastidio. Sembra sempre che qui da noi è l'inferno e fuori c'è il paradiso. Per me questo non è esatto dirlo, visto che tutti hanno i loro problemi. Anche problemi che noi non abbiamo. Probabilmente la Germania è un pò "un caso a parte" riguardo la questione sicurezza, ma qualunque altra metropoli, da New York a Londra, ha gli stessi problemi di Roma. Almeno, così la vedo io.

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 17/04/2011, 18:17

Ares87 ha scritto:[...]



Sono estremamente d'accordo sulla maggior parte delle cose che hai scritto. Ho sempre avuto una bassa opinione (e si sta abbassando sempre di più) delle forze dell'ordine in Italia, eccetto per chi viene mandato in missione all'estero per il quale nutro il massimo del rispetto. Ma chi invece rimane per strada è, nove volte su dieci, un individuo inutile. Io sarò estremo, ma abolirei tutte queste divise capaci a far cosa? Ad andare al bar e a togliere patenti. Nient'altro. Un'indagine non la sanno fare neanche a pagarli oro e di certo non sono qui a proteggerci da furti, scippi o stupri.. Per non parlare poi dell'atteggiamento arrogante e strafottente che quasi tutti loro hanno. E se sbagliano è facile che nemmeno paghino.. lasciamo perdere.

Non sono d'accordo però su questa contrapposizione così netta tra l'Italia e il resto del mondo che sento troppo spesso e mi dà fastidio. Sembra sempre che qui da noi è l'inferno e fuori c'è il paradiso. Per me questo non è esatto dirlo, visto che tutti hanno i loro problemi. Anche problemi che noi non abbiamo. Probabilmente la Germania è un pò "un caso a parte" riguardo la questione sicurezza, ma qualunque altra metropoli, da New York a Londra, ha gli stessi problemi di Roma. Almeno, così la vedo io.
Già, hai ragione, tutte quelle divise a carico del contribuente...
Non mi risulta che i militari italiani vengano costretti ad andare in missione all'estero, anzi, si sgomita per partire vista la lauta retribuzione:
[img]http://www.informaveneto.it/images/articoli/paghe_soldati_missione.jpg[/img]
La Diaria, poi, dipende dallo scenario operativo, può dunque essere anche più alta. Bisognerebbe poi addizionare ulteriori indennità relative alle specializzazioni del reparto d'appartenenza (es. indennità di lancio per i paracadutisti).
Non vedo dunque il particolare valore dei militari impegnati in missioni all'estero considerando, per di più, che non si trovano lì per la difesa del suolo della patria.
Per quanto riguarda più in generale tutti i militari non dimentichiamoci che se vogliono possono usufruire di vitto e alloggio in caserma, dispongono di organismi sanitari dedicati ed altre agevolazioni, nonchè, a fine cariera, di pensioni più che cospique.
Credo che parecchi operai metalmeccanici del settore della carpenteria metallica pesante vorrebbero essere al loro posto ma non hanno avuto "l'aiuto necessario" e si ritrovano (per l'intero loro iter lavorativo e non solo occasionalmente) confrontati col rischio di gravissimi infortuni spesso dall'esito mortale. Nel mezzogiorno, poi, la sicurezza sul lavoro è una rarità e non sempre conviene lamentarsi visto che spesso, detti operai, sono precari dipendenti di agenzie di lavoro interinale verso i quali l'azienda utilizzatrice non ha alcun obbligo: persone con contratti che scadono di mese in mese, gente che non ha alcuna certezza del domani, figuriamoci di una pensione. Gente che deve pensare a come pagare l'affitto, le bollette, il cibo, i dottori (quantomeno il tiket se si può resistere qualche mese) se si fanno male (il che è sconsigliabile perchè se ti metti in malattia è facile che la prossima volta non ti venga rinnovato il contratto), ecc.
Tutto questo per l'esorbitante cifra di 900-1000 Euro al mese, finchè l'azienda non decide che non le servi più.
Onore agli eroi... l'esercito delle tute blu ai cui caduti non viene tributata alcuna gloria.
(Mi scuso di aver parlato solo del disagio dei metalmeccanici della carpenteria metallica pesante, ci sono tantissime altre categorie nelle stesse condizioni e forse peggiori, l'ho fatto perchè è una delle realtà che ho avuto modo di conoscere bene)
Per quanto concerne il confronto dell'Italia col resto del mondo non è mai stata mia intenzione confrontarla con l'Uganda: l'Italia è sicuramente meglio. Io la confronto con paesi facenti parte della comunità Europea e del G8 a cui anche l'italia si fregia di appartenere. E non ho mai detto che all'estero (parlo dell'estero di cui sopra) sia il paradiso: la grande, enorme, colossale differenza è che quelli che all'estero sono episodi isolati che suscitano scalpore e che vengono pesantemente puniti qui sono la consuetudine che passa in sordina e spesso rimane impunita. Non capisco poi perchè la Germania Debba essere un caso a parte, le metropoli e le grandi città non mancano: Amburgo, Berlino, Francoforte, Monaco, Stoccarda (dove ho vissuto) sono solo alcune. Qui il numero di extracomunitari è molto superiore e mentre l'italia solo di recente è diventata meta d'immigrazione la Germania lo è praticamente dalla nascita della Repubblica Federale. Negli anni 50'-60' i primi furono proprio gli italiani, poi i Turchi e poi da tutto il resto d'Europa: jugoslavi, greci, spagnoli, portoghesi, ecc. (Moltissimi degli italiani rimasti in Germania, che hanno cominciato con lavori come quello in fonderia, premiati dalla loro laboriosità, sono divenuti imprenditori stimati e di successo e la comunità italiana è senz'altro la più amata)
In epoca contemporanea, poi, col crollo del muro di Berlino e della cortina di ferro, la Germania si è fatta praticamente carico di un'altra nazione: la retrograda e poverissima DDR, per non parlare dell'immigrazione di massa da parte dei paesi dell'ex blocco sovietico di cui è meta privileggiata. Molte di queste comunità (italiana, jugoslava, russa, cinese) hanno portato con sè le loro malavite che, però, non hanno trovato terreno per attecchire e sono state aspramente represse divenendo fenomeni molto marginali confinati all'interno delle comunità d'appartenenza.
Non vedo dunque perchè la si debba ritenere un caso privilegiato, penso anzi che sia la nazione dopo gli Stati Uniti che più si è trovata confrontata con tali problematiche.
Ciao John [smilie=ciau.gif]

John Doe

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da John Doe » 17/04/2011, 18:55

Shadow750 ha scritto:[...]

Non posso non quotare tutto questo tuo intervento, in quanto lo trovo di una chiarezza e una lucidità veramente encomiabili. L'ho letto almeno tre volte, e vi è espressa tanta verità su quanto effettivamente succede.
Grazie mille, lo apprezzo molto, non tanto perchè condividi, visto che le opinioni sono soggettive, quanto per il fatto che mi sforzo sempre di corredare le mie tesi con fatti e cercando di rimanere il più obiettivo possibile ed è bello vederlo riconosciuto. E' senz'altro vero quanto dici:
Shadow750 ha scritto:[...]

Purtroppo da noi manca forse quella che io chiamo "coscienza comune", presente in maniera molto forte in altri stati della Comunità. Qui da noi sembra esista sempre una forma estenuante e irrinunciabile di critica e contradditorio, per non dire di giustificazione. Si creano sempre fazioni opposte di pensiero, anche laddove dovrebbe a mio parere esistere una sola visuale promossa dall'ordine, il rispetto e la legalità. Scaturisce quindi molto disorientamento nelle persone, e ciò che bene e ciò che è male è lasciato all'interpretazione del singolo. Daltronde le istituzioni in genere non pongono le basi per regole e certezze, mostrando quasi sempre il loro aspetto più misero di "tirare a campare", spesso contraddicendosi o facendo emergere la figura positiva dello scaltro e dell'infingardo rispetto all'onesto e al laborioso.

:(
Ma mi rincuorano molto testimonianze come la tua: di piccole comunità con un tessuto sociale ancora solido, attaccate a valori semplici che forniscono loro una visiona meno artefata delle cose... in poche parole sopravvive ancora quello che oggi ai più manca: il buonsenso popolare o come la chiami tu "la coscienza comune".
Da quanto ho potuto capire si fà di tutto oggi giorno per estirpare questa pericolosa qualità visto quelli che sono i modelli che i media ci propinano. La distinzione tra bene e male di cui parli diventa quindi, per la massa, sempre più difficile e le voci fuori dal coro sono sempre più frammentate e sentendosi sole finiscono per ammutolire.
Mentre proprio queste voci sono l'anima del paese per le quali vale ancora la pena di lottare.
:ciao:

Ares87
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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ares87 » 17/04/2011, 20:38

John Doe ha scritto:[...]



Già, hai ragione, tutte quelle divise a carico del contribuente...
Non mi risulta che i militari italiani vengano costretti ad andare in missione all'estero, anzi, si sgomita per partire vista la lauta retribuzione:
[img]http://www.informaveneto.it/images/articoli/paghe_soldati_missione.jpg[/img]
La Diaria, poi, dipende dallo scenario operativo, può dunque essere anche più alta. Bisognerebbe poi addizionare ulteriori indennità relative alle specializzazioni del reparto d'appartenenza (es. indennità di lancio per i paracadutisti).
Non vedo dunque il particolare valore dei militari impegnati in missioni all'estero considerando, per di più, che non si trovano lì per la difesa del suolo della patria.
Per quanto riguarda più in generale tutti i militari non dimentichiamoci che se vogliono possono usufruire di vitto e alloggio in caserma, dispongono di organismi sanitari dedicati ed altre agevolazioni, nonchè, a fine cariera, di pensioni più che cospique.
Credo che parecchi operai metalmeccanici del settore della carpenteria metallica pesante vorrebbero essere al loro posto ma non hanno avuto "l'aiuto necessario" e si ritrovano (per l'intero loro iter lavorativo e non solo occasionalmente) confrontati col rischio di gravissimi infortuni spesso dall'esito mortale. Nel mezzogiorno, poi, la sicurezza sul lavoro è una rarità e non sempre conviene lamentarsi visto che spesso, detti operai, sono precari dipendenti di agenzie di lavoro interinale verso i quali l'azienda utilizzatrice non ha alcun obbligo: persone con contratti che scadono di mese in mese, gente che non ha alcuna certezza del domani, figuriamoci di una pensione. Gente che deve pensare a come pagare l'affitto, le bollette, il cibo, i dottori (quantomeno il tiket se si può resistere qualche mese) se si fanno male (il che è sconsigliabile perchè se ti metti in malattia è facile che la prossima volta non ti venga rinnovato il contratto), ecc.
Tutto questo per l'esorbitante cifra di 900-1000 Euro al mese, finchè l'azienda non decide che non le servi più.
Onore agli eroi... l'esercito delle tute blu ai cui caduti non viene tributata alcuna gloria.
(Mi scuso di aver parlato solo del disagio dei metalmeccanici della carpenteria metallica pesante, ci sono tantissime altre categorie nelle stesse condizioni e forse peggiori, l'ho fatto perchè è una delle realtà che ho avuto modo di conoscere bene)
Non metto in dubbio il fatto che molti partano per soldi più che per altri motivi, ma vorrei vedere chi sono questi che dicono "eh.. quanto vorrei essere al loro posto..."
Mi ricordo che qualche tempo fa ci fu già una discussione simile sul forum e qualcun altro fece questo paragone con l'operaio. Massimo rispetto per l'operaio, ma la situazione è tutta un'altra. Chi è all'estero la sera non torna a casa dalla sua famiglia e il rischio che corre è ben diverso e molto più costante.
Poi entra in gioco anche un discorso patriottico che dipende se uno lo sente o meno... L'operaio italiano può morire sul lavoro in un incidente. Per colpa sua o per colpa di altri o perchè mancano le condizioni di sicurezza.
Il soldato italiano in missione invece muore perchè viene ucciso. E viene ucciso perchè è un italiano.
Questa per me è una differenza enorme che mi basta e avanza per riconoscerne il "particolare valore".

John Doe ha scritto:[...]

Per quanto concerne il confronto dell'Italia col resto del mondo non è mai stata mia intenzione confrontarla con l'Uganda: l'Italia è sicuramente meglio. Io la confronto con paesi facenti parte della comunità Europea e del G8 a cui anche l'italia si fregia di appartenere. E non ho mai detto che all'estero (parlo dell'estero di cui sopra) sia il paradiso: la grande, enorme, colossale differenza è che quelli che all'estero sono episodi isolati che suscitano scalpore e che vengono pesantemente puniti qui sono la consuetudine che passa in sordina e spesso rimane impunita. Non capisco poi perchè la Germania Debba essere un caso a parte, le metropoli e le grandi città non mancano: Amburgo, Berlino, Francoforte, Monaco, Stoccarda (dove ho vissuto) sono solo alcune. Qui il numero di extracomunitari è molto superiore e mentre l'italia solo di recente è diventata meta d'immigrazione la Germania lo è praticamente dalla nascita della Repubblica Federale. Negli anni 50'-60' i primi furono proprio gli italiani, poi i Turchi e poi da tutto il resto d'Europa: jugoslavi, greci, spagnoli, portoghesi, ecc. (Moltissimi degli italiani rimasti in Germania, che hanno cominciato con lavori come quello in fonderia, premiati dalla loro laboriosità, sono divenuti imprenditori stimati e di successo e la comunità italiana è senz'altro la più amata)
In epoca contemporanea, poi, col crollo del muro di Berlino e della cortina di ferro, la Germania si è fatta praticamente carico di un'altra nazione: la retrograda e poverissima DDR, per non parlare dell'immigrazione di massa da parte dei paesi dell'ex blocco sovietico di cui è meta privileggiata. Molte di queste comunità (italiana, jugoslava, russa, cinese) hanno portato con sè le loro malavite che, però, non hanno trovato terreno per attecchire e sono state aspramente represse divenendo fenomeni molto marginali confinati all'interno delle comunità d'appartenenza.
Non vedo dunque perchè la si debba ritenere un caso privilegiato, penso anzi che sia la nazione dopo gli Stati Uniti che più si è trovata confrontata con tali problematiche.
Ciao John [smilie=ciau.gif]
No ma io non intendevo dire che la Germania è stata privilegiata. Anzi, che è una caso a parte nel senso che è probabilmente uno dei paesi meglio organizzati e gestiti. Ma non è l'Italia ad essere diversa dalla Germania. Lo sono la maggior parte dei paesi "evoluti". Per me, in qualsiasi altra grande città, il furto, o il crimine in generale, non può essere definito un episodio isolato.
Per quanto riguarda la questione immigrazione vorrei farti una domanda: se la Grande Germania è stata così capace di gestire tale fenomeno per quale motivo ora se ne sta altamente lavando le mani? Roba che a sparpagliare 30000 immigrati per l'Europa uno nemmeno si accorgerebbe della loro presenza... e invece no...

Ospite

Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ospite » 17/04/2011, 21:50

Ares87 ha scritto:[...]
Ho sempre avuto una bassa opinione (e si sta abbassando sempre di più) delle forze dell'ordine in Italia, eccetto per chi viene mandato in missione all'estero per il quale nutro il massimo del rispetto. Ma chi invece rimane per strada è, nove volte su dieci, un individuo inutile. Io sarò estremo, ma abolirei tutte queste divise capaci a far cosa? Ad andare al bar e a togliere patenti. Nient'altro. Un'indagine non la sanno fare neanche a pagarli oro e di certo non sono qui a proteggerci da furti, scippi o stupri.. Per non parlare poi dell'atteggiamento arrogante e strafottente che quasi tutti loro hanno. E se sbagliano è facile che nemmeno paghino.. lasciamo perdere.
Rispetto la tua opinione, ma forse sei un pochino drastico e, per certi versi, sostenuto da certi luoghi comuni ultimamente molto propagandati da certa informazione di tendenza. Non dici neppure cose del tutto sbagliate, anche se ad esempio il fatto di non pagare per quanto viene illecitamente commesso, non mi sembra sia solo appannaggio delle forze dell'ordine. Ci sono pochi cittadini italiani che, a fronte di un'accusa rivolta loro dalla magistratura, si offrono sereni e rispettosi all'indagine al giudizio popolare.
Vorrei anche dire che, certo abbandono e deprecabile adagio di tanta parte degli operatori della sicurezza, è proprio frutto di uno sbandamento più ampio a livello istituzionale, di cui essi dovrebbero rappresentare la dignità e l'orgoglio, mentre finiscono per rifletterne le contraddizioni e diventare qualche volta i capri espiatori di scelte di comando tutt'altro che dettate dal dovere e dal buon senso.

Ares87
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Re: Quale percezione avete della sicurezza?

Messaggio da Ares87 » 17/04/2011, 22:42

Shadow750 ha scritto:[...]



Rispetto la tua opinione, ma forse sei un pochino drastico e, per certi versi, sostenuto da certi luoghi comuni ultimamente molto propagandati da certa informazione di tendenza. Non dici neppure cose del tutto sbagliate, anche se ad esempio il fatto di non pagare per quanto viene illecitamente commesso, non mi sembra sia solo appannaggio delle forze dell'ordine. Ci sono pochi cittadini italiani che, a fronte di un'accusa rivolta loro dalla magistratura, si offrono sereni e rispettosi all'indagine al giudizio popolare.
Vorrei anche dire che, certo abbandono e deprecabile adagio di tanta parte degli operatori della sicurezza, è proprio frutto di uno sbandamento più ampio a livello istituzionale, di cui essi dovrebbero rappresentare la dignità e l'orgoglio, mentre finiscono per rifletterne le contraddizioni e diventare qualche volta i capri espiatori di scelte di comando tutt'altro che dettate dal dovere e dal buon senso.
Hai ragione, infatti ho anche ammesso di essere un pò estremista su questo... :?
Però il mio concetto è che se io giro per la mia città ed incontro un malvivente che vuole rapinarmi, quello mi rapina e basta. Non c'è nessuno che possa impedirlo perchè tecnicamente impossibile come cosa... Allora che faccio? vado dal poliziotto a denunciarlo così dico, va beh, almeno lo beccano in modo che quello che è successo a me non succeda ad altri... Il più delle volte nemmeno ci provano a prenderlo. E se ci provano e miracolosamente ci riescono, a quel punto entrano in gioco anche altri illustri personaggi ed il malvivente rimane sempre in giro.. Quindi ci bado io alla mia sicurezza che se conto su sta gente qua sto fresco...