Amate il vostro lavoro?
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Amate il vostro lavoro?
Messaggio da big55 » 15/05/2007, 17:44
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Elle » 15/05/2007, 18:18
Per me è sempre stato irrilevante il tipo di lavoro, l'importante (vitale direi) è cambiare perché qualsiasi lavoro dopo un po' mi stanca.big55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
Sono stata per quasi vent'anni nella stessa azienda e ho ricoperto tutti i ruoli possibili: dall'aggiustare il fax, al data entry, al piano finanziario, alla produzione, al commerciale. Ho potuto farlo perché l'azienda era anche la mia e mi ritengo fortunata perché mi ha dato una formazione estremamente vasta.
Se anche facessi il Papa, dopo qualche tempo mi annoierei e sentirei l'esigenza di imparare a fare qualcosa d'altro, dal muratore al chirurgo plastico
Al momento faccio un lavoro che mi piace, viaggio molto e alterno periodi di impegno totale ad altri di relax completo. Vediamo quanto dura!
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Sanny » 29/05/2007, 12:12
Io lavoro da consulente finanziario in una società grande e sento che non sia molto interessante per me. Mi piace tanto una programmazione e uno studio delle lingue, ma se camberò il lavoro, allora perderò in soldi e in prospettivi. In genere, sogno lavorare da qualce rappresentante estero della ditta[img]http://www.forum.study.ru/images/smiles/rolleyes.gif[/img]big55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
Che voi fareste in questo caso? Che voi scegliereste, soldi e prospettivi o l'interesse dal lavoro e vita?
Ciao.
Alessandro.
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Cherry » 29/05/2007, 13:55
io amo il mio lavoro e lo metto davanti a tutto, primo perchè mi aspetta un lungo percorso secondo perchè mi ci realizzo.Il mio lavoro è un prolungamento del mio pensiero e ho la libertà di esprimermi, certo anche se per il momento sono ancora dipendente...mi piace, continuo ad imparare e a crescere, ho studiato e con le mie forze son arrivata qui, èun piccolo traguardo che mi permette di arrivare tutte le mattine(in ritardo) col sorriso.big55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
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Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da ruby.sunday » 29/05/2007, 20:41
Solo una volta ho letto un’intervista in cui un signore diceva che il suo lavoro era bellissimo, che lo divertiva, che coincideva col suo hobby e che restava estasiato perché lo pagavano, e pure assai bene, per fare esattamente ciò che avrebbe voluto fare. Quel signore era Franco Baresi. Per il resto io dubito fortemente di quanti asseriscono di divertirsi da pazzi mentre lavorano. Un lavoro è un lavoro.big55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Ospite » 30/05/2007, 9:32
Ciao ruby, io penso che ci siano persone che amino davvero il loro lavoro, persone che lo fanno con passione perchè non solo lo amano, ma anche perchè ci credono.ruby.sunday ha scritto:[...]
Solo una volta ho letto un’intervista in cui un signore diceva che il suo lavoro era bellissimo, che lo divertiva, che coincideva col suo hobby e che restava estasiato perché lo pagavano, e pure assai bene, per fare esattamente ciò che avrebbe voluto fare. Quel signore era Franco Baresi. Per il resto io dubito fortemente di quanti asseriscono di divertirsi da pazzi mentre lavorano. Un lavoro è un lavoro.
Poi ci sono quelli che al lavoro ci devono andare perchè se non si ha la bacchetta magica bisogna pur sempre avere uno stipendio per mangiare. Io, naturalmente, ti parlo per quello che vedo nel mio ambito lavorativo: arrivano già inc....ti perchè la sveglia li ha tirati giù dal letto, non solo perchè è lunedì ma anche perchè, magari in aggiunta, la loro squadra del cuore ha perso. Una volta seduti alla scrivania si parte con le telefonate alla mamma, al marito, a sorelle e fratelli, all'amante se lo si ha e, alla fine, perchè più dettagliata e quindi più lunga quella all'amica del cuore. Pausa caffè: passeggiata nei corridoi che manco a Via del Corso vedi tanta gente. Ma quanto dura di solito una pausa caffè? Ci si siede di nuovo alla scrivania perchè qualcosa si deve pur fare, ma lavorare al computer porta sempre qualche tentazione...vediamo se davvero il villaggio di cui ci parlava il collega è così trendy come dice !!! Svisata quindi sul villaggio della Sardegna, passando in rassegna anche però quelli della Puglia, della Calabria e di tutte le coste italiche. Le deviazioni estere sono rimandate al pomeriggio Si ritorna a lavorare trovando veramente insana l'aria dell'ufficio e con in testa il ritornello di Sognando California. Pausa pranzo: chi il pranzo se lo è portato, chi lo va a comprare, chi và a fare la spesa, chi preferisce lo shopping. Ma quanto dura la pausa pranzo? Si rientra e si ricomincia a lavorare già più stanchi perchè sono già 4....5 ore che si lavora! Entra il collega per una pratica e scatta l'invito per il caffè. Rifiutare è da maleducati. Sosta davanti alla macchinetta perchè il bar è sempre troppo pieno! sic Si rientra in ufficio perchè bisogna telefonare al figlio appena tornato dalla scuola (questa è l'unica telefonata che io permetterei!). Appena messo giù il telefono squilla il cellulare: è la sorella che ti ricorda che domenica sei invitata al compleanno del nipotino e, dal mometo che sei in ufficio perchè non ci pensi tu a dirlo anche a.......Si riprende sempre più svogliati a lavorare controllando con impazienza l'orologio (l'ultima ora non passa mai!!)
Naturalmente non intendo fare di un'erba un fascio.
Diciamo che è un modo filosofico di prendere il lavoro???eheheheh
Nemmeno io credo che ci sia qualcuno che possa divertirsi da pazzo a lavorare, dal momento che anche il comico deve pur lavorare sulle battute, sugli effetti e sulle pause. Ma chiaramente se il lavoro ci appassiona la fatica e l'impegno ci sono meno pesanti.
Ultima considerazione: se rispettiamo il nostro lavoro, qualunque esso sia e che ci piaccia o meno, riconoscendogli sempre una sua dignità di principio, acquisiamo sicuramente un rispetto maggiore verso noi stessi
Marilena
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Cherry » 30/05/2007, 10:01
ma rispondere parlando di se, invece di mettere in dubbio ciò che dicono gli altri?ruby.sunday ha scritto:[...]
Solo una volta ho letto un’intervista in cui un signore diceva che il suo lavoro era bellissimo, che lo divertiva, che coincideva col suo hobby e che restava estasiato perché lo pagavano, e pure assai bene, per fare esattamente ciò che avrebbe voluto fare. Quel signore era Franco Baresi. Per il resto io dubito fortemente di quanti asseriscono di divertirsi da pazzi mentre lavorano. Un lavoro è un lavoro.
Te dubita, io ho aspirazioni più grandi del lavorare per soldi.
Vai chiedere ad un fotografo, se ama il suo lavoro...ti dirà di si.
Vai a chiedere ad un animatore se ama il suo lavoro...ti dirà di sì.
Vai a chiedere ad un barman professionista se ama il suo lavoro..ti dirà di si.
Son solo alcuni esempi, ma se ciò che occupa maggiormente la mia vita deve essere un mezzo per potermi permettere qualcosa a fine giornata o nel weekend...si beh allora non mi sveglierei col sorriso nemmeno io.
Per alcuni il lavoro è un mezzo..per altri è il fine, e nessuno delle due cose è criticabile.
Ruby.Sunday c'è anche chi ha delle passioni e riesce a viverci, mi spiace che tu non sai cosa vuol dire.
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da elypv » 30/05/2007, 10:01
ruby.sunday ha scritto:[...]
Solo una volta ho letto un’intervista in cui un signore diceva che il suo lavoro era bellissimo, che lo divertiva, che coincideva col suo hobby e che restava estasiato perché lo pagavano, e pure assai bene, per fare esattamente ciò che avrebbe voluto fare. Quel signore era Franco Baresi. Per il resto io dubito fortemente di quanti asseriscono di divertirsi da pazzi mentre lavorano. Un lavoro è un lavoro.
Io invece ne conosco tantissimi... Per esempio il mio lavoro è anche la mia passione...sono spesso in giro, lavoro sopratutto nei week ma non mi pesa,mi diverto e poi amo quel che faccio!!! Ah...poi ci sono i pranzi o le cene gratis!!!
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Messaggio da ruby.sunday » 30/05/2007, 22:35
Cherry, è vero che hai diverse volte idee differenti dalle mie e ultimamente sempre (ma fattene una ragione, in giro puoi rischiare di incontrare chi non la pensa come te), ma non partire in quarta ogni volta senza sapere ciò che dici ("mi spiace che tu non sai cosa vuol dire"). Io non avevo parlato del mio lavoro e del mio modo di affrontarlo. Forse per il tuo lavoro - che ami - necessiti di tanti caffé? ps: puoi non rispondere, è una battuta (si capisce?), come lo era il mio intervento!!!
Elpv: sono contento per te, ma costruisci la tua vita anche su altro (magari già lo fai, spero).
A parte questo, come detto, io avevo fatto una battuta ma intendevo dire che penso che il lavoro non è tutto nella vita: diffido di chi ci si fionda e ci punta tutto. Un giorno telefonai a un amico perché era il suo ultimo giorno di lavoro, andava in pensione. Mi rispose quasi piangendo: "Mi prendi in giro? Per me è come se morissi. Ci tenevo tanto, ci andavo due ore prima per preparare le cose, uscivo sempre tardissimo, mi appassionava. Ora sono un uomo finito!". Il mio amico è andato in analisi e i dottori vedendo lo stato di prostrazione chiesero all'azienda dove lavorava di farlo entrare, come se lavorasse, per un paio di ore al giorno, poi via via a diradare...
Conosco colleghe che al secondo giorno di ferie meditano il suicidio perché non sanno più che fare e si annoiano. Ho fatto un corso di due giorni recentemente con colleghi tenuto da uno staff di psicologi. La domanda "che hobby avete fuori del lavoro?" è stata catastrofica: sono rimasto sorpreso, ero l'unico che ne poteva elencare a iosa. Che pena!
Questo volevo dire.
Per la cronaca, andando sul personale, il mio lavoro non mi dispiace, mi ci impegno, i risultati mi danno ragione, ho molta capacità di trattare con i colleghi e con i clienti. Sono agli antipodi dell'impiegato di Amaranta.
Però, amici miei, la mia vita batte altrove! Un lavoro è un lavoro!
Messaggio da Cherry » 31/05/2007, 9:02
ieri avevo risposto, credo che me lo abbiano cancellato, hanno fatto bene.In ogni caso penso ancora ciò che ho scritto...e ti dico, Ruby...lascia perdere.Il tuo discorso potrebbe essere giusto anche per teruby.sunday ha scritto: Cherry, è vero che hai diverse volte idee differenti dalle mie e ultimamente sempre (ma fattene una ragione, in giro puoi rischiare di incontrare chi non la pensa come te), ma non partire in quarta ogni volta senza sapere ciò che dici ("mi spiace che tu non sai cosa vuol dire"). Io non avevo parlato del mio lavoro e del mio modo di affrontarlo. Forse per il tuo lavoro - che ami - necessiti di tanti caffé? ps: puoi non rispondere, è una battuta (si capisce?), come lo era il mio intervento!!!
Non è la prima volta che leggo le tue lunghe discussioni con chi non la pensa come te.Amen.Non ho bisogno di farmene una ragione, non sei al centro della mia attenzione.Non ti preoccupare, da oggi non ti leggo e non ti rispondo.Non si può stare simpatici a tutti.
ps:ultimo consiglio, prima di dire agli altri che partono in quarta...rileggiti i tuoi commenti, e le battute si fanno per scherzare insieme, il sarcasmo per canzonare.Buona giornata.
Messaggio da elypv » 31/05/2007, 10:08
Il mio hobby fuori dal lavoro rimane sempre il mio lavoro...posso fotografare per lavoro oppure posso sempre farlo per piacere...l'importante è fare ciò che mi piace e imparare cose nuove ogni giorno..non ho bisogno di crearmi altri interessi..ho già tutto.ruby.sunday ha scritto:Simpatica Amaranta, anch'io ne conosco qualcuno così di impiegati. Davvero penosi e oltretutto irritanti.
Cherry, è vero che hai diverse volte idee differenti dalle mie e ultimamente sempre (ma fattene una ragione, in giro puoi rischiare di incontrare chi non la pensa come te), ma non partire in quarta ogni volta senza sapere ciò che dici ("mi spiace che tu non sai cosa vuol dire"). Io non avevo parlato del mio lavoro e del mio modo di affrontarlo. Forse per il tuo lavoro - che ami - necessiti di tanti caffé? ps: puoi non rispondere, è una battuta (si capisce?), come lo era il mio intervento!!!
Elpv: sono contento per te, ma costruisci la tua vita anche su altro (magari già lo fai, spero).
A parte questo, come detto, io avevo fatto una battuta ma intendevo dire che penso che il lavoro non è tutto nella vita: diffido di chi ci si fionda e ci punta tutto. Un giorno telefonai a un amico perché era il suo ultimo giorno di lavoro, andava in pensione. Mi rispose quasi piangendo: "Mi prendi in giro? Per me è come se morissi. Ci tenevo tanto, ci andavo due ore prima per preparare le cose, uscivo sempre tardissimo, mi appassionava. Ora sono un uomo finito!". Il mio amico è andato in analisi e i dottori vedendo lo stato di prostrazione chiesero all'azienda dove lavorava di farlo entrare, come se lavorasse, per un paio di ore al giorno, poi via via a diradare...
Conosco colleghe che al secondo giorno di ferie meditano il suicidio perché non sanno più che fare e si annoiano. Ho fatto un corso di due giorni recentemente con colleghi tenuto da uno staff di psicologi. La domanda "che hobby avete fuori del lavoro?" è stata catastrofica: sono rimasto sorpreso, ero l'unico che ne poteva elencare a iosa. Che pena!
Questo volevo dire.
Per la cronaca, andando sul personale, il mio lavoro non mi dispiace, mi ci impegno, i risultati mi danno ragione, ho molta capacità di trattare con i colleghi e con i clienti. Sono agli antipodi dell'impiegato di Amaranta.
Però, amici miei, la mia vita batte altrove! Un lavoro è un lavoro!
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Messaggio da ruby.sunday » 31/05/2007, 14:32
Che dire dopo questo tuo bel messaggio (m'immagino l'altro)?Cherry ha scritto:[...]
Non è la prima volta che leggo le tue lunghe discussioni con chi non la pensa come te.Amen.Non ho bisogno di farmene una ragione, non sei al centro della mia attenzione.Non ti preoccupare, da oggi non ti leggo e non ti rispondo.
Semplicemente... grazie!
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Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da senzaorario » 31/05/2007, 15:10
Allora , io penso che non solo Franco Baresi ma tutti i suoi colleghi e gli atleti in genere, soprattutto quelli che riescono ad esserlo arrivando a grandi livelli e a grandi traguardi, si sentano gratificati. Per forza : hanno capito al momento giusto che loro lo avevano , il talento necessario per svolgere il mestiere che era stato il loro sogno. Ci hanno cosi' creduto e il sogno è divenuto realta'. Soldi e gloria:cosa vuoi di piu?big55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
Vale questo per tutti quelli che svolgono mestieri di talento: cantanti, musicisti, attori , pittori, fotografi, scultori, e possono venirvene in mente altri: i classici mestieri che si sognano da bambino e che solo pochi eletti (fortunati e7o talentuosi) riescono a svolgere realmente.
Naturalmente ci sono lavori gratificanti ed interessanti anche nella sfera di professioni piu comuni. Non penso tuttavia che siano la maggioranza. Io non scrivo qui nel forum che mestiere svolgo, ma mi limito a dire che è stato non una vocazione, bensì un'ancora di salvataggio per uno come me educato ad una mentalita' secondo i cui dettami bisogna pianificare la vita, e il posto "sicuro" èstato finora e continua ad essere il mezzo ideale per riuscirci. E' una mentalità sbagliata se a giudicare è gente come Franco Baresi, ma quanti hanno tentato di buttarsi nel vuoto e ha poi scoperto di non avere le ali ? Io penso che costoro rimpiangano di non aver agito secondo tale mentalita'. A me fanno pena i miei colleghi appassionati e gratificati, magari al punto di non andare in pensione prima dei ...90 anni, visto quello che penso io del mio lavoro.
Pero' non ritengo sia stato un errore buttarmi in questo settore, visto che una modesta pagnotta, almeno quella , me la garantisce. Anzi oso dire che tra tuttoe le cose che ho fatto è la sola a non essere stata uno sbaglio.
Quanto all'andare al lavoro entusiasta come Cherry c'è stato un periodo che era così anche per me, ma non perchè mi piacesse il mestiere, bensi' perchè mi stimolava la suggestiva città in cui lavoravo (Verona) e tutto sommato c'era un gran bel rapporto coi colleghi.
Per il resto purtroppo la natura non mi ha dato talenti particolari: che colpa ne ho?
L.Pirandello
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Cherry » 31/05/2007, 15:35
giusto senzaorario!senzaorario ha scritto:[...]
Allora , io penso che non solo Franco Baresi ma tutti i suoi colleghi e gli atleti in genere, soprattutto quelli che riescono ad esserlo arrivando a grandi livelli e a grandi traguardi, si sentano gratificati. Per forza : hanno capito al momento giusto che loro lo avevano , il talento necessario per svolgere il mestiere che era stato il loro sogno. Ci hanno cosi' creduto e il sogno è divenuto realta'. Soldi e gloria:cosa vuoi di piu?
Vale questo per tutti quelli che svolgono mestieri di talento: cantanti, musicisti, attori , pittori, fotografi, scultori, e possono venirvene in mente altri: i classici mestieri che si sognano da bambino e che solo pochi eletti (fortunati e7o talentuosi) riescono a svolgere realmente.
Naturalmente ci sono lavori gratificanti ed interessanti anche nella sfera di professioni piu comuni. Non penso tuttavia che siano la maggioranza. Io non scrivo qui nel forum che mestiere svolgo, ma mi limito a dire che è stato non una vocazione, bensì un'ancora di salvataggio per uno come me educato ad una mentalita' secondo i cui dettami bisogna pianificare la vita, e il posto "sicuro" èstato finora e continua ad essere il mezzo ideale per riuscirci. E' una mentalità sbagliata se a giudicare è gente come Franco Baresi, ma quanti hanno tentato di buttarsi nel vuoto e ha poi scoperto di non avere le ali ? Io penso che costoro rimpiangano di non aver agito secondo tale mentalita'. A me fanno pena i miei colleghi appassionati e gratificati, magari al punto di non andare in pensione prima dei ...90 anni, visto quello che penso io del mio lavoro.
Pero' non ritengo sia stato un errore buttarmi in questo settore, visto che una modesta pagnotta, almeno quella , me la garantisce. Anzi oso dire che tra tuttoe le cose che ho fatto è la sola a non essere stata uno sbaglio.
Quanto all'andare al lavoro entusiasta come Cherry c'è stato un periodo che era così anche per me, ma non perchè mi piacesse il mestiere, bensi' perchè mi stimolava la suggestiva città in cui lavoravo (Verona) e tutto sommato c'era un gran bel rapporto coi colleghi.
Per il resto purtroppo la natura non mi ha dato talenti particolari: che colpa ne ho?
...liberi o meno di credermi...un mio carissimo amico ha mollato la scuola per fare il cameriere, ci si sente realizzato...prima stagioni su stagioni, poi si è trasferito all'estero sempre per fare il cameriere e ora a Londra è richiestissimo, le sue passioni vanno di pari passo con il suo lavoro e ora ha appena finito un corso per somelier, quando ci parli ti fa capire di quanto siamo stupidi noi italiani...il talento non è detto che sia talento solo perchè è maggiormente pagato...tutti abbiamo un talento in qualcosa...un'altra mia amica, progetta scenografie e gli piace da morire, si sente realizzata e le sue passioni camminano di pari passo al suo lavoro.. insomma ognuno è libero di andare al lavoro col sorriso o meno, ci mancherebbe e l'ambiente in cui si lavora vuol dire molto, ma lavorare per sldi è avvilente e riduttivo, certo lavorare con le proprie passioni significa sacrificio, ma poi si hanno soddisfazioni per la vita!Il lavoro nobilità l'uomo, è la verità!
Potrei citare altri mille amici che fanno lavori per cui si sentono realizzati, avvocati, architetti, commerciali, muratri e operai!Non è il lavoro è la passione che si mette nel farlo!Vi siete mai soffermati a parlare con i vecchi pescatori?o con i calzolai che a 70 anni sono ancora pronti ad aggiustarti borse e scarpe col sorriso?è questione di mentalità!
Messaggio da Blue75 » 31/05/2007, 15:50
l'ideale sarebbe che ognuno faccia ciò per cui è più portato, ciò che ama fare, ma purtroppo gli eventi spesso fanno sì che non accada!
Io per esempio adoro la natura e gli animali, e invece mi ritrovo un negozio di computer... non è proprio l'ideale ma è un lavoro dignitoso e con le difficoltà che vedo in giro nel trovare un lavoro, me lo tengo bello stretto
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Messaggio da senzaorario » 31/05/2007, 18:08
quoto, ribadendo pero' che molti di noi non amano troppo cio ' per cui sono portati: io ad esempio non ho coltivato il disegno, perchè ero attratto da altreBlue75 ha scritto:Bisognerebbe potere avere la.... fortuna?-abilità?-intelligenza?-intuito?-possibilità?... da piccoli per capire quale strada fa per noi ed imboccarla, perchè ognuno di noi è portato per fare qualcosa.
l'ideale sarebbe che ognuno faccia ciò per cui è più portato, ciò che ama fare, ma purtroppo gli eventi spesso fanno sì che non accada!
Io per esempio adoro la natura e gli animali, e invece mi ritrovo un negozio di computer... non è proprio l'ideale ma è un lavoro dignitoso e con le difficoltà che vedo in giro nel trovare un lavoro, me lo tengo bello stretto
possibilità.
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Messaggio da Blue75 » 31/05/2007, 18:35
effettivamente puntualizzo: l'ideale sarebbe seguire la strada per fare ciò che ci piace...una cosa per cui abbiamo una passione innata, e che quindi risulterebbe piacevole e che verrebbe molto spontanea... ma spesso si capisce quando è troppo tardi.senzaorario ha scritto:[...]
quoto, ribadendo pero' che molti di noi non amano troppo cio ' per cui sono portati: io ad esempio non ho coltivato il disegno, perchè ero attratto da altre
possibilità.
Per esempio io sin da piccolissima ho sempre avuto un amore immenso per gli animali, e fino ad oggi l'unica cosa che mi appassiona, che mi prende veramente anima e corpo, sono gli animali. per loro lavorerei anche sottopagata, ma sarei felice di passare il mio tempo con loro. penso che sia questo, essere appassionati del proprio lavoro.
ed è una bella fortuna
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Messaggio da ruby.sunday » 31/05/2007, 18:47
Secondo me oggi è già assai difficile trovare un lavoro. Seguire le proprie inclinazioni e le proprie passioni non sempre è facile, ci vuole coraggio e forse anche un pizzico di follia. Un mio cugino, ad esempio, sempre preso dalle arti marziali e dal suo idolo Bruce Lee, non è riuscito a tenersi un posto in banca, poi anche in un'azienda come ragioniere. Aveva continuato a studiare arti marziali come hobby. Si è lasciato mantenere dalla moglie nei lunghi periodi di disoccupazione in cui prendeva solo qualche lira insegnando Kung-fu. Poi cintura nera, maestro. Oggi ha allievi in tutta Italia, ha pubblicato libri, ha una villa dove ospita i suoi ragazzi per delle full immersion di arti marziali...Blue75 ha scritto:Bisognerebbe potere avere la.... fortuna?-abilità?-intelligenza?-intuito?-possibilità?... da piccoli per capire quale strada fa per noi ed imboccarla, perchè ognuno di noi è portato per fare qualcosa.
l'ideale sarebbe che ognuno faccia ciò per cui è più portato, ciò che ama fare, ma purtroppo gli eventi spesso fanno sì che non accada!
Io per esempio adoro la natura e gli animali, e invece mi ritrovo un negozio di computer... non è proprio l'ideale ma è un lavoro dignitoso e con le difficoltà che vedo in giro nel trovare un lavoro, me lo tengo bello stretto
Generalmente, però, vedo tanti giovani, laureati dopo tanti anni, con contratti a termine, sempre in ansia per un lavoro decente, mandare curriculum a destra e a manca spesso senza neppure ricevere risposte. Come si fa a scegliere il lavoro che gratifica? Ci vuole fortuna oppure follia come per il mio cugino... un po' come nel film "alla ricerca della felicità"...
Oppure caratterialmente si è sereni e vincenti. Allora puoi fare il ciabattino come il calciatore e sei la persona più solare e realizzata del mondo...
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Messaggio da senzaorario » 31/05/2007, 19:33
ruby.sunday ha scritto:[...]
Secondo me oggi è già assai difficile trovare un lavoro. Seguire le proprie inclinazioni e le proprie passioni non sempre è facile, ci vuole coraggio e forse anche un pizzico di follia. Un mio cugino, ad esempio, sempre preso dalle arti marziali e dal suo idolo Bruce Lee, non è riuscito a tenersi un posto in banca, poi anche in un'azienda come ragioniere. Aveva continuato a studiare arti marziali come hobby. Si è lasciato mantenere dalla moglie nei lunghi periodi di disoccupazione in cui prendeva solo qualche lira insegnando Kung-fu. Poi cintura nera, maestro. Oggi ha allievi in tutta Italia, ha pubblicato libri, ha una villa dove ospita i suoi ragazzi per delle full immersion di arti marziali...
Generalmente, però, vedo tanti giovani, laureati dopo tanti anni, con contratti a termine, sempre in ansia per un lavoro decente, mandare curriculum a destra e a manca spesso senza neppure ricevere risposte. Come si fa a scegliere il lavoro che gratifica? Ci vuole fortuna oppure follia come per il mio cugino... un po' come nel film "alla ricerca della felicità"...
Oppure caratterialmente si è sereni e vincenti. Allora puoi fare il ciabattino come il calciatore e sei la persona più solare e realizzata del mondo...
Hai colto nel segno: chi ci garantisce che poi sfonderemo? Io a suo tempo mi dichiaravo di essere disposto a "rischiare" per darmi alla musica, ma guarda caso poi non l'ho fatto. Qualcuno lo ha fatto e ha avuto successo , ma la maggioranza delle persone no. Visto che la vita non è una scienza esatta una soluzione potrebbe essere in questi casi quella di trovarsi un lavoretto normale, non troppo sfibrante, di riuscire a ridurre gli sprechi per rientrare nel budget ( a meno che non si sia di famiglia ricca o non si sia vinto a qualche lotteria o non si abbia quale che sia capitale di partenza) e di coltivare nel tempo libero la nostra passione: se son rose fioriranno.
Devo dire che pero' che personalmente anche scoprendo qualche qualità insospettata difficilmente lascerei la comoda logica del poco ma sempre , sempre alle prese col detto "chi lascia la via vecchia per la nuova....eccetera". Mi rendo conto che è una cosa
alquanto negativa, ma per me è cosi'.
Noto che questa discussione è molto accesa: strano davvero che un argomento cosi' non lo avesse proposto nessun altro prima.
L.Pirandello
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Messaggio da ruby.sunday » 31/05/2007, 19:42
Veramente argomenti simili erano già stati trattati, ad esempio su "e voi per che cosa lavorate?".senzaorario ha scritto:[...]
Noto che questa discussione è molto accesa: strano davvero che un argomento cosi' non lo avesse proposto nessun altro prima.
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chiedo scusa
Messaggio da senzaorario » 31/05/2007, 20:03
chiedo scusa: probabilmente era stata una discussione accesa quando ancora non c'ero, in questa community , ragion per cui mi era proprio sfuggita.ruby.sunday ha scritto:[...]
Veramente argomenti simili erano già stati trattati, ad esempio su "e voi per che cosa lavorate?".
L.Pirandello
Messaggio da Ospite » 01/06/2007, 22:04
ruby.sunday ha scritto:Simpatica Amaranta, anch'io ne conosco qualcuno così di impiegati. Davvero penosi e oltretutto irritanti.
Cherry, è vero che hai diverse volte idee differenti dalle mie e ultimamente sempre (ma fattene una ragione, in giro puoi rischiare di incontrare chi non la pensa come te), ma non partire in quarta ogni volta senza sapere ciò che dici ("mi spiace che tu non sai cosa vuol dire"). Io non avevo parlato del mio lavoro e del mio modo di affrontarlo. Forse per il tuo lavoro - che ami - necessiti di tanti caffé? ps: puoi non rispondere, è una battuta (si capisce?), come lo era il mio intervento!!!
Elpv: sono contento per te, ma costruisci la tua vita anche su altro (magari già lo fai, spero).
A parte questo, come detto, io avevo fatto una battuta ma intendevo dire che penso che il lavoro non è tutto nella vita: diffido di chi ci si fionda e ci punta tutto. Un giorno telefonai a un amico perché era il suo ultimo giorno di lavoro, andava in pensione. Mi rispose quasi piangendo: "Mi prendi in giro? Per me è come se morissi. Ci tenevo tanto, ci andavo due ore prima per preparare le cose, uscivo sempre tardissimo, mi appassionava. Ora sono un uomo finito!". Il mio amico è andato in analisi e i dottori vedendo lo stato di prostrazione chiesero all'azienda dove lavorava di farlo entrare, come se lavorasse, per un paio di ore al giorno, poi via via a diradare...
Conosco colleghe che al secondo giorno di ferie meditano il suicidio perché non sanno più che fare e si annoiano. Ho fatto un corso di due giorni recentemente con colleghi tenuto da uno staff di psicologi. La domanda "che hobby avete fuori del lavoro?" è stata catastrofica: sono rimasto sorpreso, ero l'unico che ne poteva elencare a iosa. Che pena!
Questo volevo dire.
Per la cronaca, andando sul personale, il mio lavoro non mi dispiace, mi ci impegno, i risultati mi danno ragione, ho molta capacità di trattare con i colleghi e con i clienti. Sono agli antipodi dell'impiegato di Amaranta.
Però, amici miei, la mia vita batte altrove! Un lavoro è un lavoro!
Io non solo sottoscrivo questa frase, ma ti faccio anche un applauso
Ruby, te lo dico in un'orecchio, quelli che ho descritto"so ministeriali"!!!!!
Io, non faccio parte della categoria.
Ao io so workinghe classe!
E proprio perchè so "workinghe classe" sottoscrivo e continuo ad applaudire ,:applause:
Un lavoro è un lavoro: inconfutabile come un dogma!
Marilena
Messaggio da Ospite » 03/06/2007, 16:35
AMARANTA ha scritto:[...]
[/size]Io non solo sottoscrivo questa frase, ma ti faccio anche un applauso
Ruby, te lo dico in un'orecchio, quelli che ho descritto"so ministeriali"!!!!!
Io, non faccio parte della categoria.
Ao io so workinghe classe!
E proprio perchè so "workinghe classe" sottoscrivo e continuo ad applaudire ,:applause:
Un lavoro è un lavoro: inconfutabile come un dogma!
Marilena
....però un pizzichino di amore aggiungiamocelo dai!!!!
Marilena
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Gianluca86 » 06/06/2007, 19:19
Sono al mio secondo lavoro, ancora non so come andrà a finire visto che sono qui da poco ma ti posso dire che dove ero prima era un vero schifo. Lavoravo 7 giorni su 7 e anche i giorni di festa senza ricevere un minimo di straordinario. Adesso almeno ho la domenica liberabig55 ha scritto:Più o meno tutti devono trovarsi un lavoro per guadagnarsi da vivere! C'è chi ha la fortuna (o l'abilita? non sò, ma è irrilevante) di avere un lavoro appagante ed è così soddisfatto, c'è chi invece il proprio lavoro lo trova odioso, credo che si possa definirlo in tal caso frustrato. Chi ha voglia di parlare della propria situazione nell'uno o nell'altro caso? Lo faccia, può essere interessante leggere differenti esperienze.
Comunque ora devo andare visto che sto postando dal mio posto di lavoro e se mi beccano dovrò cercarmene un altro
Re: Amate il vostro lavoro?
Messaggio da Ospite » 19/06/2007, 14:12
Gianluca86 ha scritto:[...]
Sono al mio secondo lavoro, ancora non so come andrà a finire visto che sono qui da poco ma ti posso dire che dove ero prima era un vero schifo. Lavoravo 7 giorni su 7 e anche i giorni di festa senza ricevere un minimo di straordinario. Adesso almeno ho la domenica libera
Comunque ora devo andare visto che sto postando dal mio posto di lavoro e se mi beccano dovrò cercarmene un altro
Mizziga, non è un capo, è un aguzzino!
Messaggio da nota » 26/06/2007, 22:39
Blue75 ha scritto:Bisognerebbe potere avere la.... fortuna?-abilità?-intelligenza?-intuito?-possibilità?... da piccoli per capire quale strada fa per noi ed imboccarla, perchè ognuno di noi è portato per fare qualcosa.
l'ideale sarebbe che ognuno faccia ciò per cui è più portato, ciò che ama fare, ma purtroppo gli eventi spesso fanno sì che non accada!
Io per esempio adoro la natura e gli animali, e invece mi ritrovo un negozio di computer... non è proprio l'ideale ma è un lavoro dignitoso e con le difficoltà che vedo in giro nel trovare un lavoro, me lo tengo bello stretto
Quoto!
Aggiungendo che non sempre -e sopratutto non per tuta la vita- si può fare ciò che piace di più...(secondo me...)
Io l'ho fatto per molto tempo:ero felice, amavo il mio lavoro (e questo è impagabile!) ma non mi dava un'autonomia economica...
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