tempest ha scritto:[...]
Il birdgardening , per chi non lo sapesse, è un hobby che consisite nell'offire postazioni ristoro agli uccellini selvatici in inverno, è pratica diffusa nel nord Europa. Io non ho neppure un giardino, quindi mi limito a sfamare i pennuti sul balcone. Ho avuto parecchi ospiti negli anni scorsi, quest'anno invece è un disastro.
Il mio primo cliente fu il mitico pettirosso
vengono le solite cinciallegre, quelle stanno sempre nei paraggi.
Molto carina questa cosa del birdgardening. In inverno è di grande aiuto. Cosa prevede il menu? Le classiche molliche di pane?
Vivendo pressochè in campagna vedo svolazzare parecchie specie di uccelli,
soprattutto gazze (una famigliola ha piantato le tende vicino casa mia l'anno scorso...il vicino che ha l'orto ne parlava con disprezzo perché sono nocive per le coltivazioni), tortore, civette e anche l'upupa (da noi la chiamano in dialetto "u pipituni"...nel reggino, di una persona poco sveglia si dice che è un
pipituni ; l'upupa era considerata un uccello del malaugurio (per via del suo canto lamentoso) non solo nelle credenze popolari ma anche nell'immaginario letterario, per es. in Carducci, Parini, ma anche in Foscolo ("I Sepolcri", vv. 79-87):
Senti raspar fra le macerie e i bronchi
la derelitta cagna ramingando
su le fosse e famelica ululando;
e uscir del teschio, ove fuggia la luna,
l'úpupa, e svolazzar su per le croci
sparse per la funerëa campagna
e l'immonda accusar col luttüoso
singulto i rai di che son pie le stelle
alle obblïate sepolture.
Montale, al contrario di Foscolo, considerava invece l'upupa un uccello "ilare" (Montale, "Ossi di seppia", "Upupa, ilare uccello..."): il suo arrivo preannuncia infatti la primavera, quella stagione di cui l'upupa stessa è all'oscuro non sapendone nulla (
e tu lo ignori)...in ciò, secondo Montale, risiede la magia di questo uccello.