La "relazione" è una cosa naturale?

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La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da TheEmptyFlow » 20/02/2014, 10:19

Che significa relazione? E' una cosa naturale o è solo un contratto virtuale deciso dagli umani-associati che imita il matrimonio e una monogamia probabilmente inesistente nella specie umana...e creata e tramandata principalmente dai poteri statali per controllare l'individuo-coppia e le relative nascite per fini alimentari e non..?

Vengo al pratico :DD dall'estate del 2012 ho conosciuto una ragazza con cui c'è stata da subito dell'intesa. Stesso modo di porsi nei confronti della vita, stesso tipo di parlantina, stesse turbe. Successivamente è venuto fuori che avevamo le stesse idee, gli stessi interessi. Per quasi due anni abbiamo continuato ad essere amici e a frequentarci in maniera naturale senza alcun interesse di sorta (o almeno, non sempre e non esplicitato)...
A fine gennaio avviene che ci si mette insieme ed entrambi (lei di più, io di meno), esprimiamo la preoccupazione che la cosa potrebbe perdere di "naturalità". Ed in effetti prima le uscite venivano in maniera naturale...e sì, anche ora, però lo "stare insieme" può essere che ci imponga di vedersi più spesso....il che è cosa che io (e parrebbe anche lei) auspico alla grande... Ora la cosa è fresca e forse i "dubbi" vengono da una fase di assestamento e dalle poche occasioni che abbiamo avuto per vivere come prima. Il punto principale è che mi domando se tutte le cose che prima avevamo in comune non siano svanite a causa della concentrazione sulla relazione, che ci rende nulla più che una normale coppia, priva di quelle caratteristiche che quando eravamo amici ci rendevano alleati e "insoliti"..... Ovviamente le attività che avremo saranno sicuramente supportate dai reciproci gusti, però, appunto, non vorrei che sparisse ciò che ci legava prima, e che quindi, rimasto solo il "contratto relazionale" ci siano più probabilità di perdersi.... Diciamo che da parte mia non c'è questo rischio...ma temo che da parte sua potrebbe verificarsi questo meccanismo mentale.. :P e mi chiedo e credo che/se nel caso avrebbe ragione....e dunque se una relazione non vada a rovinare la naturalità di un rapporto che già funzionava..

Bene.. :DD se ci avete capito qualcosa. Datemi una vostra opinione..
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da Airali » 20/02/2014, 10:55

TheEmptyFlow ha scritto:Che significa relazione? E' una cosa naturale o è solo un contratto virtuale deciso dagli umani-associati che imita il matrimonio e una monogamia probabilmente inesistente nella specie umana...e creata e tramandata principalmente dai poteri statali per controllare l'individuo-coppia e le relative nascite per fini alimentari e non..?

Vengo al pratico :DD dall'estate del 2012 ho conosciuto una ragazza con cui c'è stata da subito dell'intesa. Stesso modo di porsi nei confronti della vita, stesso tipo di parlantina, stesse turbe. Successivamente è venuto fuori che avevamo le stesse idee, gli stessi interessi. Per quasi due anni abbiamo continuato ad essere amici e a frequentarci in maniera naturale senza alcun interesse di sorta (o almeno, non sempre e non esplicitato)...
A fine gennaio avviene che ci si mette insieme ed entrambi (lei di più, io di meno), esprimiamo la preoccupazione che la cosa potrebbe perdere di "naturalità". Ed in effetti prima le uscite venivano in maniera naturale...e sì, anche ora, però lo "stare insieme" può essere che ci imponga di vedersi più spesso....il che è cosa che io (e parrebbe anche lei) auspico alla grande... Ora la cosa è fresca e forse i "dubbi" vengono da una fase di assestamento e dalle poche occasioni che abbiamo avuto per vivere come prima. Il punto principale è che mi domando se tutte le cose che prima avevamo in comune non siano svanite a causa della concentrazione sulla relazione, che ci rende nulla più che una normale coppia, priva di quelle caratteristiche che quando eravamo amici ci rendevano alleati e "insoliti"..... Ovviamente le attività che avremo saranno sicuramente supportate dai reciproci gusti, però, appunto, non vorrei che sparisse ciò che ci legava prima, e che quindi, rimasto solo il "contratto relazionale" ci siano più probabilità di perdersi.... Diciamo che da parte mia non c'è questo rischio...ma temo che da parte sua potrebbe verificarsi questo meccanismo mentale.. :P e mi chiedo e credo che/se nel caso avrebbe ragione....e dunque se una relazione non vada a rovinare la naturalità di un rapporto che già funzionava..

Bene.. :DD se ci avete capito qualcosa. Datemi una vostra opinione..
Mah....per me l'unico contratto in qualche modo vincolante si chiama matrimonio. Se pensassi che le relazioni di natura amorosa possano essere vissute come impliciti contratti, l'angoscia mi attanaglierebbe :)
Non so darti risposte francamente, difficile prevedere i meccanismi mentali....ma ciò che traspare dal tuo dilemma è, a mio avviso, una mancanza di naturalezza e spontaneità, non so se solo nella tua testa o nel rapporto con questa persona...

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da tropicsnow » 20/02/2014, 13:46

TheEmptyFlow ha scritto: Bene.. :DD se ci avete capito qualcosa. Datemi una vostra opinione..

io capisco soltanto che ti stai facendo una serie di seghe mentali inutili :P .

credo sia naturale che il rapporto si trasformi e che non sia più come prima. questo non significa necessariamente far venire meno ciò che prima vi legava, significa soltanto che è diverso.

vivi questa relazione e basta, senza sta lì a pensare "se poi deve finire meglio non iniziarla", "se poi non ci dovesse essere più naturalezza meglio chiderla prima", "se capitasse di perdersi che senso avrebbe avuto cambiare il nostro rapporto" "se..." "se...". queste ipotesi fondate sul nulla o meglio dettate solo dalla paura di soffrire o perdere la persona amata, non fanno che stancare l'anima e di conseguenza anche il rapporto che andrà proprio nella direzione in cui non vorresti :P


c'è un sentimento, ci stai, ti piace, vai avanti con serenità. nessuna relazione potrà darti mai la garanzia che proseguirà finchè morte non vi separi, anche se dovesse iniziare nel migliore dei modi. è un rischio, accettalo per quello che è senza troppe paranoie. affronta le cose volta per volta, ma soprattutto se e quando si presenteranno.

auguri ;)
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da Ares.87 » 20/02/2014, 14:28

TheEmptyFlow ha scritto:Che significa relazione? E' una cosa naturale o è solo un contratto virtuale deciso dagli umani-associati che imita il matrimonio e una monogamia probabilmente inesistente nella specie umana...e creata e tramandata principalmente dai poteri statali per controllare l'individuo-coppia e le relative nascite per fini alimentari e non..?

Vengo al pratico :DD dall'estate del 2012 ho conosciuto una ragazza con cui c'è stata da subito dell'intesa. Stesso modo di porsi nei confronti della vita, stesso tipo di parlantina, stesse turbe. Successivamente è venuto fuori che avevamo le stesse idee, gli stessi interessi. Per quasi due anni abbiamo continuato ad essere amici e a frequentarci in maniera naturale senza alcun interesse di sorta (o almeno, non sempre e non esplicitato)...
A fine gennaio avviene che ci si mette insieme ed entrambi (lei di più, io di meno), esprimiamo la preoccupazione che la cosa potrebbe perdere di "naturalità". Ed in effetti prima le uscite venivano in maniera naturale...e sì, anche ora, però lo "stare insieme" può essere che ci imponga di vedersi più spesso....il che è cosa che io (e parrebbe anche lei) auspico alla grande... Ora la cosa è fresca e forse i "dubbi" vengono da una fase di assestamento e dalle poche occasioni che abbiamo avuto per vivere come prima. Il punto principale è che mi domando se tutte le cose che prima avevamo in comune non siano svanite a causa della concentrazione sulla relazione, che ci rende nulla più che una normale coppia, priva di quelle caratteristiche che quando eravamo amici ci rendevano alleati e "insoliti"..... Ovviamente le attività che avremo saranno sicuramente supportate dai reciproci gusti, però, appunto, non vorrei che sparisse ciò che ci legava prima, e che quindi, rimasto solo il "contratto relazionale" ci siano più probabilità di perdersi.... Diciamo che da parte mia non c'è questo rischio...ma temo che da parte sua potrebbe verificarsi questo meccanismo mentale.. :P e mi chiedo e credo che/se nel caso avrebbe ragione....e dunque se una relazione non vada a rovinare la naturalità di un rapporto che già funzionava..

Bene.. :DD se ci avete capito qualcosa. Datemi una vostra opinione..
Proprio questa mattina pensavo a qualcosa del genere. Pensavo a come noi esseri umani cerchiamo continuamente di affermare la nostra individualità, in tutti i campi, ma allo stesso tempo abbiamo un disperato bisogno degli altri, della loro approvazione e soprattutto di qualcuno che ci capisca, che ci dia il suo affetto e che, in qualche modo, ci completi. Comunque sulla natura umana e sul matrimonio come "contratto" sono caduti i più grandi filosofi della storia occidentale quindi meglio venire al pratico...

Dare un consiglio è difficile, potrei raccontare quello che è capitato a me, in quanto ravviso alcune cose comuni, ma non voglio occupare spazio inutile. Ti dico cosa penso. Io credo che lo stare insieme comporti effettivamente alcune cose, "regole", "doveri", "clausole contrattuali" non so come chiamarle, che possono far sembrare che la naturalità del rapporto sia venuta meno, o che rischi di venire meno. Tuttavia, secondo me, si tratta di un'apparenza che è tipica della prima fase di un rapporto che è nato da una precedente amicizia. Bisogna cioè "abituarsi" alla relazione che richiede comunque un po' di tempo per acquisire la sua naturalità, che non sarà poi così diversa da quella che c'era prima. Non vedo perché il "contratto relazionale" dovrebbe escludere ciò che prima vi legava, anzi, io credo che ogni storia d'amore si fondi sull'amicizia prima che su ogni altra cosa e che quindi possa rafforzare ciò che vi rendeva "alleati e insoliti". Del resto, se ci fai caso, ogni coppia crede di esserlo e come si suol dire l'importante è crederci!

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da airlander » 20/02/2014, 17:21

tropicsnow ha scritto:[...]
io capisco soltanto che ti stai facendo una serie di seghe mentali inutili :P .
credo sia naturale che il rapporto si trasformi e che non sia più come prima. questo non significa necessariamente far venire meno ciò che prima vi legava, significa soltanto che è diverso.
vivi questa relazione e basta, senza sta lì a pensare "se poi deve finire meglio non iniziarla", "se poi non ci dovesse essere più naturalezza meglio chiderla prima", "se capitasse di perdersi che senso avrebbe avuto cambiare il nostro rapporto" "se..." "se...". queste ipotesi fondate sul nulla o meglio dettate solo dalla paura di soffrire o perdere la persona amata, non fanno che stancare l'anima e di conseguenza anche il rapporto che andrà proprio nella direzione in cui non vorresti :P
c'è un sentimento, ci stai, ti piace, vai avanti con serenità. nessuna relazione potrà darti mai la garanzia che proseguirà finchè morte non vi separi, anche se dovesse iniziare nel migliore dei modi. è un rischio, accettalo per quello che è senza troppe paranoie. affronta le cose volta per volta, ma soprattutto se e quando si presenteranno.
auguri ;)
:DD mi hai tolto le parole di bocca :DD :DD
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da arietina76 » 20/02/2014, 19:05

airlander ha scritto:[...]



:DD mi hai tolto le parole di bocca :DD :DD
idem: Tropic mi ha letto nel pensiero.
ho pensato anche io che sono le classiche seghe mentali di chi ha paura: nello specifico, paura che la storia non vada nel verso giusto e si comprometta il rapporto di amicizia che già c'era.
però su questo devo farvi una rivelazione: nel momento in cui nasce qualcosa di diverso (un sentimento, o anche una semplice attrazione fisica), l'amicizia di fatto è già finita. :DD
per cui, non state a fasciarvi la testa prima che sia rotta: vivete giorno per giorno il vostro rapporto (se avete voglia di vedervi fatelo, se non avete voglia non fatelo) e vedete come va.

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da Airali » 20/02/2014, 19:09

arietina76 ha scritto:[...]



idem: Tropic mi ha letto nel pensiero.
ho pensato anche io che sono le classiche seghe mentali di chi ha paura: nello specifico, paura che la storia non vada nel verso giusto e si comprometta il rapporto di amicizia che già c'era.
però su questo devo farvi una rivelazione: nel momento in cui nasce qualcosa di diverso (un sentimento, o anche una semplice attrazione fisica), l'amicizia di fatto è già finita. :DD
per cui, non state a fasciarvi la testa prima che sia rotta: vivete giorno per giorno il vostro rapporto (se avete voglia di vedervi fatelo, se non avete voglia non fatelo) e vedete come va.
Anche secondo me, e per esperienza, difficile poi se le cose vanno male ricreare il rapporto di amicizia. Almeno nell'immediato. Ma non fasciarti la testa ora, goditi questo rapporto senza paure.

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da airlander » 20/02/2014, 19:34

arietina76 ha scritto:[...]



idem: Tropic mi ha letto nel pensiero.
ho pensato anche io che sono le classiche seghe mentali di chi ha paura: nello specifico, paura che la storia non vada nel verso giusto e si comprometta il rapporto di amicizia che già c'era.
però su questo devo farvi una rivelazione: nel momento in cui nasce qualcosa di diverso (un sentimento, o anche una semplice attrazione fisica), l'amicizia di fatto è già finita. :DD
per cui, non state a fasciarvi la testa prima che sia rotta: vivete giorno per giorno il vostro rapporto (se avete voglia di vedervi fatelo, se non avete voglia non fatelo) e vedete come va.
"l'abilità" sta nel fatto di saperla trasformare in complicità e quando riesce l'evoluzione è ancora più appagante, poi ovviamente tutto sta poi nel saperla alimentare, in caso contrario decade e si esaurisce.
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da TheEmptyFlow » 20/02/2014, 19:58

Ares.87 ha scritto:[...]



Proprio questa mattina pensavo a qualcosa del genere. Pensavo a come noi esseri umani cerchiamo continuamente di affermare la nostra individualità, in tutti i campi, ma allo stesso tempo abbiamo un disperato bisogno degli altri, della loro approvazione e soprattutto di qualcuno che ci capisca, che ci dia il suo affetto e che, in qualche modo, ci completi. Comunque sulla natura umana e sul matrimonio come "contratto" sono caduti i più grandi filosofi della storia occidentale quindi meglio venire al pratico...

Dare un consiglio è difficile, potrei raccontare quello che è capitato a me, in quanto ravviso alcune cose comuni, ma non voglio occupare spazio inutile. Ti dico cosa penso. Io credo che lo stare insieme comporti effettivamente alcune cose, "regole", "doveri", "clausole contrattuali" non so come chiamarle, che possono far sembrare che la naturalità del rapporto sia venuta meno, o che rischi di venire meno. Tuttavia, secondo me, si tratta di un'apparenza che è tipica della prima fase di un rapporto che è nato da una precedente amicizia. Bisogna cioè "abituarsi" alla relazione che richiede comunque un po' di tempo per acquisire la sua naturalità, che non sarà poi così diversa da quella che c'era prima. Non vedo perché il "contratto relazionale" dovrebbe escludere ciò che prima vi legava, anzi, io credo che ogni storia d'amore si fondi sull'amicizia prima che su ogni altra cosa e che quindi possa rafforzare ciò che vi rendeva "alleati e insoliti". Del resto, se ci fai caso, ogni coppia crede di esserlo e come si suol dire l'importante è crederci!
In realtà più che seghe mentali la mia voleva essere un'analisi.. :) e che sull'esempio della mia esperienza voleva provare a capire quanto la "relazione", in quanto concetto che probabilmente (domanda) in natura non esiste, può essere reale, e influenzare un rapporto naturale, che privo di schemi e definizioni, avrebbe avuto uno sviluppo uguale(?) o diverso(?)....tralasciando comunque i blocchi che non consentono attività coccolose (o almeno di norma) se non ci si definisce ufficialmente insieme...
Ringrazio Ares, che credo sia quello che ha colto di più quello che volevo dire, e mi ritrovo molto su questa linea, che è poi la stessa che avevo spiegato a lei... Io credo che in una società fatta di limitazioni il "contratto relazionale" aiuti forse a legare persone che in una società civilizzata, massiva, alienante e "distanziante", si incontrerebbero un giorno e poi si perderebbero nel marasma dopo qualche tempo, e che dopo una prima fase di assestamento, in cui si fa largo l'attrazione fisica, la paranoia, l'ansia, e l'iperconcentrazione, si ritroveranno probabilmente allo stato "pre-contrattuale", arricchito della confidenza fisica e dell'alleanza.. O almeno questo è quello che spero.. :DD
Non nego di non avere paranoie.... ma il mio discorso voleva essere altro e non ho scritto per cercare incoraggiamento o consolazione..
;)
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da tropicsnow » 20/02/2014, 20:34

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



In realtà più che seghe mentali la mia voleva essere un'analisi.. :) e che sull'esempio della mia esperienza voleva provare a capire quanto la "relazione", in quanto concetto che probabilmente (domanda) in natura non esiste, può essere reale, e influenzare un rapporto naturale, che privo di schemi e definizioni, avrebbe avuto uno sviluppo uguale(?) o diverso(?)....tralasciando comunque i blocchi che non consentono attività coccolose (o almeno di norma) se non ci si definisce ufficialmente insieme...
Ringrazio Ares, che credo sia quello che ha colto di più quello che volevo dire, e mi ritrovo molto su questa linea, che è poi la stessa che avevo spiegato a lei... Io credo che in una società fatta di limitazioni il "contratto relazionale" aiuti forse a legare persone che in una società civilizzata, massiva, alienante e "distanziante", si incontrerebbero un giorno e poi si perderebbero nel marasma dopo qualche tempo, e che dopo una prima fase di assestamento, in cui si fa largo l'attrazione fisica, la paranoia, l'ansia, e l'iperconcentrazione, si ritroveranno probabilmente allo stato "pre-contrattuale", arricchito della confidenza fisica e dell'alleanza.. O almeno questo è quello che spero.. :DD
Non nego di non avere paranoie.... ma il mio discorso voleva essere altro e non ho scritto per cercare incoraggiamento o consolazione..
;)

se questa dissertazione filosofica non è una sega mentale, cos'è :?:
se poi l'hai pure spiegata a lei e non è scappata, direi che sei già sulla buona strada affinchè la relazione duri :DD

scherzo... :D


se non ci fosse ciò che tu chiami "contratto-relazionale" cosa ci distinguerebbe dagli animali?

inoltre, vorrei porre io una domanda se possibile :P : perchè voi uomini appena vi legate un po' a una donna vi spaventate così tanto di questo "contratto-relazionale" :?:
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da airlander » 20/02/2014, 21:22

tropicsnow ha scritto:[...]
...
inoltre, vorrei porre io una domanda se possibile :P : perchè voi uomini appena vi legate un po' a una donna vi spaventate così tanto di questo "contratto-relazionale" :?:
attenzione a non confondere gli "uomini sempre bambini" con la specie dei
" mai cresciuti come adulti " ... ;)
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da Etere » 20/02/2014, 21:43

TheEmptyFlow ha scritto:Che significa relazione? E' una cosa naturale o è solo un contratto virtuale deciso dagli umani-associati che imita il matrimonio e una monogamia probabilmente inesistente nella specie umana...e creata e tramandata principalmente dai poteri statali per controllare l'individuo-coppia e le relative nascite per fini alimentari e non..?

se ci avete capito qualcosa. Datemi una vostra opinione..
Leggi meno romanzi distopici :DD
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da TheEmptyFlow » 21/02/2014, 9:14

tropicsnow ha scritto:[...]


se non ci fosse ciò che tu chiami "contratto-relazionale" cosa ci distinguerebbe dagli animali?

inoltre, vorrei porre io una domanda se possibile :P : perchè voi uomini appena vi legate un po' a una donna vi spaventate così tanto di questo "contratto-relazionale" :?:
Ma noi siamo animali.. :? e nulla ci distingue dagli (altri) animali. E perché dovremmo distinguerci visto che, contrariamente a quanto la sbrodolata antropocentrica ci ha indottrinato fin dalla nascita, "animali" non è una parolaccia e la natura ci ha fatto nascere come tali? E guardacaso tutti i danni comunitari e individuali nascono quando ci forziamo a non essere animali (un controsenso alla nostra esistenza stessa)...

Sulla tua domanda non so risponderti perché io, come già detto precedentemente (e spero che alla terza il concetto entri.. :rolleyes: ) , non sono spaventato dal contratto relazionale, ma anzi, lo sto sfruttando per evitare di essere lasciato... E io l'ho spiegato a lei perché lei è stata la prima a pormi il quesito (e lei è donna e non uomino)..
Il punto è che se non si esce dallo schema mentale del "porsi quesiti=sega mentale=lascia perdere" (ma a me un forum di "discussione" piaceva perché potevo sollevare "discussioni") e se non si molla l'idea della struttura sociale a cui siamo abituati presa come ovvia, non si capirà mai qual'è la domanda che sto facendo.....e continuerete a dirmi "vai traa bbro, non aver paura!! non farti para!!! carpe dieem!!!" :DD

Etere, noi siamo in un romanzo distopico.. :DD :DD
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da arietina76 » 21/02/2014, 13:03

TheEmptyFlow ha scritto:[...]

Sulla tua domanda non so risponderti perché io, come già detto precedentemente (e spero che alla terza il concetto entri.. :rolleyes: ) , non sono spaventato dal contratto relazionale, ma anzi, lo sto sfruttando per evitare di essere lasciato... E io l'ho spiegato a lei perché lei è stata la prima a pormi il quesito (e lei è donna e non uomino)..
Il punto è che se non si esce dallo schema mentale del "porsi quesiti=sega mentale=lascia perdere" (ma a me un forum di "discussione" piaceva perché potevo sollevare "discussioni") e se non si molla l'idea della struttura sociale a cui siamo abituati presa come ovvia, non si capirà mai qual'è la domanda che sto facendo.....e continuerete a dirmi "vai traa bbro, non aver paura!! non farti para!!! carpe dieem!!!" :DD

Etere, noi siamo in un romanzo distopico.. :DD :DD
questa non l'ho proprio capita.... :rolleyes: [/u]

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da TheEmptyFlow » 21/02/2014, 14:31

arietina76 ha scritto:[...]



questa non l'ho proprio capita.... :rolleyes: [/u]
TheEmptyFlow ha scritto: [...]
Io credo che in una società fatta di limitazioni il "contratto relazionale" aiuti forse a legare persone che in una società civilizzata, massiva, alienante e "distanziante", si incontrerebbero un giorno e poi si perderebbero nel marasma dopo qualche tempo [...]
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da arietina76 » 21/02/2014, 19:14

Ah ecco... Adesso ho capito anche meno....

:rolleyes:

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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da tropicsnow » 21/02/2014, 20:25

airlander ha scritto:[...]


attenzione a non confondere gli "uomini sempre bambini" con la specie dei
" mai cresciuti come adulti " ... ;)


mi rendo conto che in qualunque modo la si metta è una questione di immaturità :rolleyes:

il punto è che a parole ci si dichiara tutti uomini e poi nei fatti ci si comporta come dei ragazzini :rolleyes:
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da tropicsnow » 21/02/2014, 20:28

TheEmptyFlow ha scritto:
....ma a me un forum di "discussione" piaceva perché potevo sollevare "discussioni"

qui siamo esperti solo in psicodrammi :DD


...come confermato anche dalla risposta di arietina
arietina76 ha scritto:Ah ecco... Adesso ho capito anche meno....

:rolleyes:
[smilie=rotflmao.gif]
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Re: La "relazione" è una cosa naturale?

Messaggio da Ospite » 11/03/2014, 21:33

TheEmptyFlow ha scritto: Il punto principale è che mi domando se tutte le cose che prima avevamo in comune non siano svanite a causa della concentrazione sulla relazione, che ci rende nulla più che una normale coppia, priva di quelle caratteristiche che quando eravamo amici ci rendevano alleati e "insoliti".....
Sai quanti dubbi se magari un giorno decideste di convivere, magari di sposarvi e perfino fare qualche bambino. Come dici? meglio restare amici e vivere eternamente quella fase del tipo "mi piacerebbe, ma così rovinerei l'amicizia, però questa me la farei anche volentieri..." 8) :D ;)
tropicsnow ha scritto:
...il punto è che a parole ci si dichiara tutti uomini e poi nei fatti ci si comporta come dei ragazzini Rassegnato
Ahhh, questo "peterpanismo" maschile difficile da rimuovere... 8) ;)

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Messaggio da fotoamatore65 » 26/03/2014, 19:59

siamo animali e in particolare, apparteniamo alla famiglia dei "primati".
siamo animali sociali e quindi abbiamo bisogno di relazionarci con gli altri.
ora il quesito è: siamo tendenzialmente "monogami" o no?
questa è la domanda. :?:

secondo la mia esperienza e vedendo gli altri rapporti... l'amore vissuto come contratto e anche come scelta (convivenza) non porta a vivere una storia d'amore appagante alla lunga.

intendiamoci: si vive benissimo in due e si apprezzeranno i tanti momenti intimi (esempio abbracciarsi durante la notte, baciarsi più volte durante la giornata) però la "passione" che si viveva nei primi giorni, mesi... andrà scemando.
dicono che al massimo dura 3 anni (i più fortunati) questa passione e poi si vive "abituandosi" al rapporto.
questa è la mia esperienza.

l'ideale sarebbe quello di vivere insieme per brevi periodi alternando periodi a casa propria.
ci sono coppie (raro) che hanno la loro stanza personale nella stessa abitazione e quando hanno voglia di stare "insieme"... lo fanno.

comunque io penso che l'Amore, quello che ci rapisce e ci fa perdere la testa non possiamo provarlo sempre con la stessa persona; diventa anche normale provare attrazioni extra coniugali o extra conviventi perché nelle "relazioni passionali" riusciamo a metterci in gioco completamente.
diventa complicato "giocare" se invece nella relazione cerchiamo la stabilità, la tranquillità, le comode abitudini, la sicurezza... che poco hanno a che fare con quell'energia che chiamiamo Amore.

in pratica quando incominciamo a pianificare il rapporto ecco che l'amore tende a scemare.
sarebbe bello essere liberi di esplorare anche amori extra senza compromettere il rapporto che si vive in quel momento; complicato, visto che pensiamo (ce l'hanno inculcato) che ciò significa "tradire" l'amato/a.
in realtà non possediamo nulla; siamo venuti da soli in questo mondo e da soli ce ne andremo; ricordiamocelo sempre.

il vero Amore non possiede nulla: è solo un donare senza pretendere lo stesso dal partner.
donarsi completamente e essere felici se il partner è felice.
essere più che avere.
paradossalmente costringersi ad amarsi e vivere insieme (per la gente, perché si da per scontato che la passione cambi in qualcos'altro... ) rovina le migliori storie d'Amore.

miei pensieri detti ad alta voce e nulla più.

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Messaggio da Airali » 26/03/2014, 20:29

fotoamatore65 ha scritto:siamo animali e in particolare, apparteniamo alla famiglia dei "primati".
siamo animali sociali e quindi abbiamo bisogno di relazionarci con gli altri.
ora il quesito è: siamo tendenzialmente "monogami" o no?
questa è la domanda. :?:

secondo la mia esperienza e vedendo gli altri rapporti... l'amore vissuto come contratto e anche come scelta (convivenza) non porta a vivere una storia d'amore appagante alla lunga.

intendiamoci: si vive benissimo in due e si apprezzeranno i tanti momenti intimi (esempio abbracciarsi durante la notte, baciarsi più volte durante la giornata) però la "passione" che si viveva nei primi giorni, mesi... andrà scemando.
dicono che al massimo dura 3 anni (i più fortunati) questa passione e poi si vive "abituandosi" al rapporto.
questa è la mia esperienza.

l'ideale sarebbe quello di vivere insieme per brevi periodi alternando periodi a casa propria.
ci sono coppie (raro) che hanno la loro stanza personale nella stessa abitazione e quando hanno voglia di stare "insieme"... lo fanno.

comunque io penso che l'Amore, quello che ci rapisce e ci fa perdere la testa non possiamo provarlo sempre con la stessa persona; diventa anche normale provare attrazioni extra coniugali o extra conviventi perché nelle "relazioni passionali" riusciamo a metterci in gioco completamente.
diventa complicato "giocare" se invece nella relazione cerchiamo la stabilità, la tranquillità, le comode abitudini, la sicurezza... che poco hanno a che fare con quell'energia che chiamiamo Amore.

in pratica quando incominciamo a pianificare il rapporto ecco che l'amore tende a scemare.
sarebbe bello essere liberi di esplorare anche amori extra senza compromettere il rapporto che si vive in quel momento; complicato, visto che pensiamo (ce l'hanno inculcato) che ciò significa "tradire" l'amato/a.
in realtà non possediamo nulla; siamo venuti da soli in questo mondo e da soli ce ne andremo; ricordiamocelo sempre.

il vero Amore non possiede nulla: è solo un donare senza pretendere lo stesso dal partner.
donarsi completamente e essere felici se il partner è felice.
essere più che avere.
paradossalmente costringersi ad amarsi e vivere insieme (per la gente, perché si da per scontato che la passione cambi in qualcos'altro... ) rovina le migliori storie d'Amore.

miei pensieri detti ad alta voce e nulla più.
Ampiamente condivisibili, almeno per quanto mi riguarda, e almeno da un punto di vista strettamente teorico...

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Messaggio da Etere » 26/03/2014, 20:36

fotoamatore65 ha scritto:siamo animali e in particolare, apparteniamo alla famiglia dei "primati".
No. Quello dei primati è l' "ordine".
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Messaggio da Etere » 26/03/2014, 20:52

fotoamatore65 ha scritto:
sarebbe bello essere liberi di esplorare anche amori extra senza compromettere il rapporto che si vive in quel momento; complicato, visto che pensiamo (ce l'hanno inculcato) che ciò significa "tradire" l'amato/a.
Non è una questione di condizionamento educazionale.
Ho incontrato dopo tanti anni che non lo vedevo un mio caro amico che lavora al Nord. Convive con una donna. Mi dice: "Convivo, ma abbiamo un rapporto aperto". Gli chiedo: "Aperto? In che senso?" (nel frattempo pensavo sorpreso: "Possibile che tolleri che la sua donna vada a letto con un altro?"). Risponde: "Nel senso che io vado anche con altre donne". Ah, ma allora è aperto solo unilateralmente :DD - ho ribattuto - e suppongo che lei non lo sappia (altrimenti...).
Anche tu aneli a un rapporto "aperto" di questo genere? Oppure sei per la par condicio? ;)
Senza il sol nulla son io

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Messaggio da Airali » 26/03/2014, 21:14

Etere ha scritto:[...]


Non è una questione di condizionamento educazionale.
Ho incontrato dopo tanti anni che non lo vedevo un mio caro amico che lavora al Nord. Convive con una donna. Mi dice: "Convivo, ma abbiamo un rapporto aperto". Gli chiedo: "Aperto? In che senso?" (nel frattempo pensavo sorpreso: "Possibile che tolleri che la sua donna vada a letto con un altro?"). Risponde: "Nel senso che io vado anche con altre donne". Ah, ma allora è aperto solo unilateralmente :DD - ho ribattuto - e suppongo che lei non lo sappia (altrimenti...).
Anche tu aneli a un rapporto "aperto" di questo genere? Oppure sei per la par condicio? ;)
Ah beh, gagliardo il tuo amico :D

fotoamatore65
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Messaggio da fotoamatore65 » 26/03/2014, 22:42

Etere ha scritto:[...]


.... Gli chiedo: "Aperto? In che senso?" (nel frattempo pensavo sorpreso: "Possibile che tolleri che la sua donna vada a letto con un altro?"). Risponde: "Nel senso che io vado anche con altre donne". Ah, ma allora è aperto solo unilateralmente :DD - ho ribattuto - e suppongo che lei non lo sappia (altrimenti...).
Anche tu aneli a un rapporto "aperto" di questo genere? Oppure sei per la par condicio? ;)
mi capita, oggi a quasi cinquantanni, esattamente il contrario.
spiego: io sono sempre stato "fedele" e continuo a esserlo perché non riesco ad avere più rapporti nello stesso tempo e comunque... non riesco a dire più di tanto le bugie. :)

però penso che non avrei problemi a vivere un rapporto veramente "aperto" con una donna che mi amasse e nello stesso tempo amasse altre persone; l'apertura vale per entrambi, altrimenti non vale.
amo troppo la libertà e comunque non sono per nulla possessivo con la mia amata.
già dire "mia" è uno sforzo: come diavolo facciamo a dire "mia, tua... " se alla fine sono solo seghe mentali dettate (per me) dalla nostra insicurezza ovvero paura ad amare?


ho detto alla mia attuale compagna che potrebbe conoscere nuovi maschietti senza tanti patemi.
so che è fedele e le amicizie (ci) insegnano molto: siamo qui per imparare.
comunque per me è importante la sua felicità e quindi se trovasse più attraente un altro uomo... contento per lei.
perché deve essere "costretta" a rimanere con me?
mistero.

per lei la fedeltà è un principio cardine nel suo modo di vedere l'amore e non crede nell'amicizia uomo-donna.
è anche molto sensuale e quindi trova sempre persone attente alla sua femminilità e da qui le sue opinioni.

per me l'amicizia uomo-donna è possibile e quindi non vedo particolari problematiche: questo è motivo di discussione e alla fine lascio perdere... ognuno rimane con le sue (sacrosante) opinioni.

attualmente sono solo soletto a casa mia e lei a casa sua: spesso conviviamo a casa sua (ogni tanto viene in "vacanza" a casa mia) e per adesso andiamo avanti (bene) così.
del domani non c'è certezza e quindi nulla posso dire. :)


ps: ho conosciuto una coppia di amici veramente aperti (entrambi per nulla gelosi) e praticavano anche il "tantra" come disciplina esoterica.
so che si sono separati, ma conoscendoli saranno rimasti "aperti" anche con i loro rispettivi attuali compagni.

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Messaggio da Ospite » 01/05/2014, 18:13

fotoamatore65 ha scritto:
miei pensieri detti ad alta voce e nulla più.
Molto belli e interessanti.

:applause:

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 18/05/2014, 13:25

fotoamatore65 ha scritto:
sarebbe bello essere liberi di esplorare anche amori extra senza compromettere il rapporto che si vive in quel momento; complicato, visto che pensiamo (ce l'hanno inculcato) che ciò significa "tradire" l'amato/a.
in realtà non possediamo nulla; siamo venuti da soli in questo mondo e da soli ce ne andremo; ricordiamocelo sempre.

Concordo, non possediamo nessuno e soprattutto non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi.

Sul tradimento... personalmente non è l'azione in sé che considero "tradimento"; mi sentirei tradita se qualcuno mi dicesse(e volesse farmi credere) di essere l'unica al mondo in grado di farlo sentire amato di fargli provare date sensazioni...che non esiste altra persona all'infuori di me...e invece in sostanza non è così...

Insomma è come se mio figlio mi dicesse che va al Parco vicino casa a giocare e poi invece si reca a quello che è dall'altra parte del Paese: non è il fatto che sia andato a giocare al parco più lontano che mi urta, ma che mi abbia mentito....

Spero di essermi spiegata :rolleyes:

Comunque ,data la fatica che ci si mette nell'amare qualcuno(almeno per me), figurati se ci si deve impegolare con più persone:O al tempo stesso!!

No,no, uno alla volta per favore :DD

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Messaggio da arietina76 » 19/05/2014, 8:49

*pallina5* ha scritto:[...]


No,no, uno alla volta per favore :DD
anzi, a volte già amarne una è fin troppo impegnativo! :DD

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Messaggio da Ospite » 23/05/2014, 16:30

*pallina5* ha scritto:[...]
Sul tradimento... personalmente non è l'azione in sé che considero "tradimento"; mi sentirei tradita se qualcuno mi dicesse(e volesse farmi credere) di essere l'unica al mondo in grado di farlo sentire amato di fargli provare date sensazioni...che non esiste altra persona all'infuori di me...e invece in sostanza non è così...
Credo sia lodevole da parte tua, apprezzare una simile schiettezza, ma molta gente preferisce sentirsi al centro di un'esclusività amorosa, anche come baluardo di sicurezza per i proprio sentimenti. Credo sia anche normale, sebbene poi a mente fredda, si arriva inevitabilmente alla tua stessa conclusione.

Non penso però che neppure possa considerarsi un tradimento, una cosa come quella che hai descritto. Sono esternazioni di chi è molto innamorato, e in tanti casi fa piacere dirle, così come anche riceverle senza troppa ponderazione e razionalità.